Recensioni per
221B Bake Off Street
di Clockwise
Seconda recensione premio per il contest: Mr. Holmes, I suppose |
*arriva mooolto in ritardo* |
Ciao Clock! |
Ok, questa era fantastica. E dolce (in tutti i sensi!). Adoro John e Sherly (e qui "Sherly" ci sta tutto), ho riso e sorriso. Good job e thumbs up per te, anche perché lo sai che mi piace fare dolci, quindi... |
“…muffin…tartufini…torta alle ciliegie…meringhe…ecc…”: è un sentiero delizioso e dolcissimo quello che si snoda attraverso la tua storia e che ci porta dritti verso il cuore di Sh. Originale e piacevole la tua idea di concretizzare in prelibatezze il corteggiamento di John da parte di un consulting sempre affascinante, anche impegnato in lavori culinari e protetto da un grembiule alquanto civettuolo ed invitante. Questo, che fai muovere con elegante destrezza anche ai fornelli, sicuro e geniale come fosse sulla scena di uno dei tanti casi che mettono alla prova la sua intelligenza, sembrerebbe, a prima vista, un Holmes ben diverso dalla gigantesca figura malinconica e tormentata di “Nostos” ma, secondo me, sono le facce della stessa medaglia. Infatti qui non rappresenti una divertente controfigura dell’altro: entrambi sono uniti dal loro essere IC, cioè espressione di credibili variazioni della complessa personalità di Sh che sarebbe perfettamente capace di combinare quello che tu descrivi per attirare l’attenzione e l’affetto di John. In effetti, nulla può sfuggire all’esame spietato della sua razionalità e, come per la soluzione di un caso, così diventa semplice per lui combinare ingredienti e tempi di cottura come fossero sostanze coinvolte in un esperimento chimico. Watson è la fortunata vittima di questo dolcissimo tranello, in cui la sua umanità, sicuramente più lineare ed interpretabile di quella del consulting, è circuita e assediata da ciò che prova per il detective: “…quelle guance arrossate siano adorabili… eleganti e ben modellate siano le mani di Sherlock…”. Il tuo modo di scrivere si adatta benissimo all’atmosfera dolce (in tutti i sensi…) e rasserenante di questa ff con l’uso di frasi alleggerite, per esempio, da pause di introspezione. Nonostante il calore del forno che Sh usa alla grande, le tue parole sono “rinfrescanti” oltre a scatenare un clamoroso appetito. |
Oddio è venuta fame anche a me! |
Ho letto questa OS di ritorno da lavoro e, devo ammetterlo, ha rialzato le sorti di una giornata iniziata male e finita peggio. |
Letta e amata. Salvata tra le preferite anche. E cavolo, finalmente una storia in questo fandom, che coinvolge cucina/pasticceria e che non sia assurda, tirata per i capelli o in cui i personaggi sono ooc. Che cavolo, Sherlock è un chimico perché dovrebbe essere negato in cucina? E per quale ragione John, che va avanti a cibo d'asporto, dovrebbe essere Gordon Ramsey? Scusa il piccolo sfogo, ma ci sono cose di questo fandom che ancora non ho capito dopo anni che lo frequento. Il sunto è che ho adorato l'idea che hai avuto. Fresca, originale... Mi ha anche messo fame! O fatto venire voglia di quelle meringhe! Mi è piaciuto moltissimo il fatto che Sherlock tenti di conquistare John, facendo in modo che sia lui a capirlo da solo. Il che implica che poi Sherlock non sia costretto a parlare o a esprimere i propri sentimenti. Pare un dettaglio da poco, ma che sia fulminata ora se non è vero che sono stra convinta che sono i dettagli, anche i più piccoli, a creare il mosaico. La tua shot è scritta bene. Scorrevole. Divertente. Strappa un sorriso e fa anche venire fame, dettaglio non da poco se pensi che parla di cibo. Sherlock e John sono loro in ogni riga. |