Ehilà!
Eccomi qui, finalmente!
Ho letto questa piccola storia questo pomeriggio ma, sfortunatamente, riesco a recensire solo ora. Comunque, a parte questo, posso dire con certezza di averla apprezzata davvero tantissimo, a tal punto che si è meritata un posticino fra le fiction preferite.
Mi è davvero piaciuto questo confronto fra Atena e Poseidone sul destino di Kanon, in un certo senso qui si riesce a respirare quell'atmosfera tipica della mitologia che Kurumada sminchia in continuazione e senza alcun remore. Insomma, qui Atena e Poseidone si comportano davvero come gli dei che sono, non fanno la figura dei dementi come invece - purtroppo - succede nella serie classica, dove Atena è una completa rincretinita incapace e Poseidone un povero mentecatto che si fa fregare dalle parole del primo ragazzino di passaggio (no, sul serio, perché io ho trovato davvero ridicolo il fatto che abbia creduto a Kanon senza battere ciglio).
Una cosa che ho molto apprezzato, inoltre, è stato anche il modo di ragionare di Atena. Certo, rimane comunque una figura misericordiosa rispetto al vendicativo Poseidone, che vuole giustamente la testa di Kanon, ma almeno non è la solita buonista zuccherosa del cucco, quella che perdona chiunque senza problemi, ma anzi, decide di risparmiare la vita a Kanon più per le sue doti strategiche e combattive che per pietà vera e propria, insomma, lo vuole mettere alla prova, capire se il suo pentimento è sincero oppure no. Ed è giusto che sia così, perché dai, è abbastanza stupido che tutti si fidino ciecamente di uno che pochi istanti prima per poco non causava un disastro di proporzioni colossali.
Altre cose che ho molto apprezzato, oltre allo stile "epico" davvero molto avvincente e adatto al contesto della storia, sono anche le piccole citazioni al mito classico che hai voluto inserire nella shot, come - appunto - la storia Aracne e quella dell'aulos maledetto da Atena, della quale viene fatto emergere anche il lato più capriccioso ed egoista.
D'altro canto, anche Poseidone è davvero perfetto, il suo modo di parlare rispecchia chiaramente la mentalità dell'epoca mitica (e purtroppo anche la visione della donna come essere più debole e portatrice di mali), ed è un tocco di classe anche il fatto che lui, una volta deciso di lasciare Kanon in vita, faccia poi riferimento alla Guerra Sacra contro Ade che attende sia la sua acerrima nemica che l'ex Sea Dragon, chiudendo così in bellezza il componimento.
Insomma, davvero uno splendido lavoro, penso sia una delle tue storie più riuscite. Complimenti! (Recensione modificata il 13/07/2016 - 01:26 am) (Recensione modificata il 13/07/2016 - 01:27 am) |