Ciao Eris!
Sto ricominciando da capo questa recensione, perché mi si è aggiornata la pagina e ho perso tutto. Che bello, eh?
Come ti dicevo prima - anche se non puoi saperlo - navigavo nei meandri di EFP, con il mio fantastico portatile nuovo, quando mi è saltato all'occhio un orribile particolare: non ho ancora recensito questa storia!
L'ho letta subito, appena hai mandato il link nel gruppo della #DemigodsSquad, perché, come ben sai, adoro tutto ciò che scrivi, quindi ogni volta che mandi un link, un bisogno impellente di leggere si impadronisce del mio corpo e devo correre a cliccare sul link, o rischio la morte.
Comunque, quando l'hai mandata ero in America, quindi non avevo il tempo materiale di pensare di scrivere una recensione, figuriamoci di mettere in atto il proposito.
Tornata in Italia, mi è completamente passato di mente (che orribile giuoco di parole, bah) e quindi non l'ho più scritta.
Tutta questa premessa serviva semplicemente a scusarmi con te per il ritardo e ad annunciare la mia entrata in scena.
Jason è decisamente me, in questa storia. Anche io passo la mia vita alla ricerca dei miei occhiali e sono talmente abituata a non trovarli, che a volte non mi accorgo di averli già sul naso.
I Percico, cari loro che si coalizzano contro il povero ed ignaro figlio di Giove, mi hanno ricordato le mie amiche e la mia famiglia. A quanto pare prendermi in giro per la mia costante ricerca degli occhiali li diverte, quindi mi fanno girare come una trottola prima di comunicarmi che si trovano esattamente dove dovrebbero essere.
A volte mi domando come mai la benedizione di Ares non prenda il completo controllo della mia mente e mi porti a fare una strage. Sarà che Ade non vuole certa gente negli Inferi ancora per un po', chi lo sa?
Andando oltre, ti ripeto come al solito che amo il tuo modo di scrivere e aggiungo che ho molto apprezzato la citazione di Luna Lovegood all'inizio del capitolo.
Concludo dicendoti che dovresti scrivere più slice of life, perché sono carine e coinvolgenti.
Passo e chiudo.
Un bacio e un biscotto della fortuna,
Alice In Wonderbook |