Recensioni per
L'irregolare
di White_Converse

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/07/16, ore 15:53

L'idea che hai avuto mi ha colpita per genialità. E "genialità" non è una parola che uso tanto spesso perché se tutto e tutti sono geniali, allora si finisce che niente lo è. Ma nel caso di te e della tua storia, penso sia doveroso usare questo termine perché una persona "geniale" è secondo me un qualcuno che vede ciò che gli altri non riescono a vedere. Tutti sappiamo della rete di irregolari di Sherlock, i senza tetto che hanno questo rapporto di dare/avere, come fosse un interscambio, con il grande Sherlock Holmes. Eppure mai nessuno si è preso la briga di soffermarsi a farci vedere le cose dal loro punto di vista.

Non ritengo l'originalità come un fattore fondamentale, in una storia, ma quando c'è, allora credo sia anche giusto sottolinearlo. Qui c'è originalità e soprattutto c'è una freschezza di idee che non si può non notare. Quella che ci offri è una scena che conosciamo a memoria, ma vista dagli occhi di una persona senza un nome o una faccia, assume quasi toni diversi. Questo "qualcuno" è un senza tetto come un altro e io, e spero che non me ne vorrai, ho identificato proprio nella tua persona. Mi è sembrato come se tu in prima persona ci offrissi ciò che hai visto. Non so se era questo il tuo intento, ma è ciò che si intuisce tra le righe: che tu abbia cercato (riuscendoci molto bene) di metterti nei panni di quel qualcuno senza nome, ma terribilmente importante, a cui Sherlock ha affidato la sua "vita". Virgoletto la parola perché come tu stessa fai notare, Sherlock affida ai suoi irregolari molto più che un compito fatto di: prendi questo e sposta quell'altro, lui ha affidato John, a loro. E lei, questa ragazza senza nome, lo capisce e lo intuisce perfettamente. Gli occhi esterni vedono un legame profondo, perché è talmente evidente ciò che lega Sherlock a John (e viceversa) che anche un chiunque se ne rende conto. Anzi, se ne accorgono tutti tranne loro... ^.^ quelle due patate!

Insomma, storia convincente, bella e originale, e che mi è piaciuta molto più della tua precedente che ho letto (se non ricordo male). Ho notato molti miglioramenti da un punto di vista narrativo e strutturale, e non posso che esserne felice. Spero che tornerai con altro in futuro.
Koa

Recensore Master
16/07/16, ore 23:38

“…Guardi il primo, potente e maestoso…Guardi l’altro, piccolo e confuso…”: mi piace molto questo inizio, che racchiude, in poche parole, l’essenza di come Sh e John si mostrano agli altri. Ma sappiamo che, dietro, c’è molto di più, luci ed ombre che costituiscono uno splendido paesaggio interiore di due anime assolutamente complementari. Il “volo” dal tetto del Barts ce l’abbiamo tutti davanti agli occhi, in un “loop” angosciante, con lo sguardo che rimbalza dalla mitica figura di Sh a quella umana ma splendidamente vera di John. Hai ripreso un momento clou della serie BBC (“…tiene gli occhi fissi su di lui probabilmente da sempre… è lì che tende la mano verso di lui…”) che è stato sviscerato, smontato e rimontato mille volte per meglio comprenderlo e raccontarlo. Il rischio che hai sfidato era quello di cadere nel già letto e nel troppo noto ma questa storia si presenta, invece, come un qualcosa di originale e dal sapore nuovo di un altro punto di vista. Infatti ti sei servita degli occhi e del cuore di un personaggio inedito, interessante proprio per la nuova potenzialità di raccontare le stesse cose ma guardate da una diversa prospettiva. E questo ci fa addentare ancora di più in quei momenti angoscianti che, masochisticamente, davvero, si rivedono più volte. Riporto una frase che mi ha colpito particolarmente: “…quel pazzo sul cornicione dell’ospedale, che tanto somiglia ad un angelo…”. Brava.

Nuovo recensore
15/07/16, ore 22:11

Buonasera 🙈 Inizio subito facendoti i complimenti, scrivi davvero bene, in maniera scorrevole e riesci a far trapelare emozioni e pensieri sia della voce narrante che di quelle fuori campo. Mi è piaciuta molto la scelta che hai fatto, narrare la storia dal punto di vista di una terza persona che osserva sapendo è una scelta coraggiosa, hai preso il punto di vista dello spettatore quasi, e poi il modo in cui descrivi i gesti e gli sguardi tra Sherlock e John... Anche se ho visto la puntata tante volte, leggere le tue parole mi ha fatto rivivere  tutta la scena con tanto di brividi e pianto. Il dolore di john è sempre troppo forte da affrontare, ma veder questo lato di Sherlock, che si preoccupa per lui... È stato molto bello "vederlo" preoccupato prima di portare a termine il suo piano, sei stata bravissima davvero 🙈

Recensore Veterano
15/07/16, ore 20:10

È un'idea particolare, un punto di vista nuovo ed inedito sull'ormai più che abusato argomento "caduta", ed il tutto è stato gestito magnificamente.

Mi dispiace di essere troppo di fretta al momento per lasciare un commento migliore di queste due parole, la storia meriterebbe ben altro.

Spero di poter recuperare appena possibile con una recensione adeguata.

Per adesso posso dirti che ho amato la scelta, e lo sviluppo. Tutto perfetto, tutto calibrato, un mondo intero di passato, vite e sensazioni espresso in poche, scelte alla perfezione, parole.

Bravissima.
B.