Come ti avevo scritto, ricordavo di aver letto questa storia lo scorso autunno, ma ovviamente senza coglierne tutta la drammaticità e senza avere un vero legame con i personaggi, che non conoscevo, e con Tristan in particolare, così mi è adesso indispensabile lasciarti un altro commento.
Innanzitutto sono rimasta davvero stupita dal fatto che la tua storia è molto simile ai due sogni che ho fatto, perché io avevo sognato Tristan ed Elijah mille anni prima e poi avevo sognato la scena del salvataggio di Tristan (in modo molto simile a quello da te descritto). E poi... beh, tutt'altra emozione dolorosa adesso leggere della sofferenza di Tristan nella sua bara in fondo all'oceano, dell'acqua che gli invade i polmoni ma che non può ucciderlo e liberarlo da quell'orrore. Ed è straziante che, anche in quel momento, invece di invocare una maledizione senza perdono sulla testa di Elijah, che gli ha fatto questo, non riesca a fare altro che pensare all'adorata sorella Aurora e alla notte in cui è stato creato vampiro dal suo Signore, la notte in cui si è abbandonato totalmente al suo volere e si è piegato ad un legame eterno con lui. Questo è veramente molto triste e anche tanto tenero e mi fa provare ancora più affetto e tenerezza per Tristan! Mi è piaciuto anche moltissimo il lungo passaggio in cui i sentimenti di Tristan vengono analizzati e approfonditi e si comprende quanto lui sia capace di amare, ma anche quanto cerchi di mascherare le sue fragilità e la sua paura di restare solo con la crudeltà e la freddezza (in questo mi ricorda anche Klaus). Ovviamente questa storia non poteva che farmelo amare ancora di più!
E poi la scena del salvataggio... era lì che avevo dei dubbi, che fino a ieri non avrei creduto possibile provare emozione di fronte a quelle scene. Ma è stato così simile al mio sogno, un modo brusco e premuroso insieme di tirarlo fuori dagli abissi, di farlo tornare a respirare. Elijah non si smentisce, non mostra pentimento o rimorso (a quello no, che non avrei creduto!), ma il bisogno di andare a riprendersi Tristan è più forte di tutto il resto, tanto che lui deve giustificare ciò che ha fatto a se stesso, a Tristan e a chiunque glielo chiederà: Tristan è stato salvato per servire agli scopi dei Mikaelson e solo a questo patto riavrà la sorella. Fors questo è l'unico modo in cui Elijah può accettare di avere anche lui una debolezza, di non poter fare a meno di Tristan. E mi sono immaginata i lunghi mesi in cui il ragazzo era prigioniero in fondo al mare, mentre lui soffriva la sua tortura mi è parso di vedere un Elijah altrettanto tormentato, che si ripeteva di aver fatto la cosa giusta, di aver agito per il bene della sua famiglia, che si imponeva di non pensare a Tristan ma che non poteva farne a meno, che se lo rivedeva davanti e si sarebbe strappato il cuore per non cedere... ma alla fine non ce la fa. Perché, a quanto pare, il legame tra il creatore e il primo vampiro creato è qualcosa che va oltre la ragione, gli affetti "sani" come quelli della famiglia, i doveri e quant'altro. Che lo vogliano o meno, sono legati "sempre e per sempre" e questa è la loro nemesi e la loro consolazione.
Grazie di avermi fatto vedere questa coppia attraverso i tuoi occhi, di avermi convinta e spinta a crederci, di aver pacificato il mio cuore che soffriva per il destino di Tristan e di avermi regalato una passione (una ship, sì, e forse, chissà, persino un'OTP...) che non si spengerà tanto facilmente.
Un abbraccio.
Abby
(Recensione modificata il 07/05/2017 - 05:30 pm) |
