Ciao Tiziana,
Ho visto che hai pubblicato qualcosa di nuovo e sono venuta a leggerlo. Poi, come sempre,
essendo poco istruita su queste materie, sono andata sui siti appositi a acculturami un po'
di più. Dunque qui si parla di un essere dalla dubbia identità sessuale che ha "una storia"
con un' orchessa. Dalla loro unione nasceranno tre mostruosi figli: Fenrir (lupo gigantesco
e asociale), Hel (mostruosa custode dell' inferno di quelli di serie B), Jormungandhr (il ser-
petone demone del mondo). Tutta sta gente "all' ultima ora" farà una brutta fine.
Forse non è la domanda migliore da fare in questa sezione, ma non posso fare a meno di
fartela: "Non rischiate di andare un po' fuori di testa con storie come queste?"
Queste sono storie antiche, figlie di paesi dove gli inverni freddissimi costringevano le per-
sone a stare al chiuso per lunghi periodi, anche bui. L' oscurità, il freddo, la fame, la paura,
altro che mostri sanno generare... Bene, i gusti sono gusti, non c'è nulla da fare.
Ho trovato questo racconto sia spassoso che commovente. Immaginare che un' orchessa
prepari una tisana per sovvenire alle nausee mattutine del suo compagno/a in stato interes-
sante non può che farmi sorridere, ma poi, pensando al significato più profondo del mito, che
però non conosco, prestissimo mi cala sul cuore un velo di tristezza. Continuerò a studiare. |
