Recensioni per
FORSE...DOMANI?
di mokuren078

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
07/10/19, ore 23:02
Cap. 2:

Ciao ho appena letto la tua ff è un peccato che sia finita con così pochi capitoli. ...Mi piace come scrivi spero che tu possa continuarla veramente. ....è io genere di ff che piacciono a me. Un bacio

Recensore Junior
14/07/13, ore 14:40
Cap. 2:

wow. Storia stupenda davvero.Nemmeno un'errore e scritta benissimo,veramente è meravigliosa
ho provato delle emozioni immense a leggerla e ne sono rimasta abbagliata perchè sinceramente
poche ff me le danno,avendo un carattere particolare...va bhe ti faccio ancora i complimenti
adesso vado, un bacione grosso quanto una casa!!
-marlee

Recensore Veterano
27/11/12, ore 17:44
Cap. 2:

Mi sono affezionata alla tua ff spero che tu vada avanti a scrivere e che non finisca così =) devo assolutamente sapere cosa succede tra kyo e Tohru !! sei bravissima a scrivere ;)

Recensore Veterano
21/03/11, ore 12:08
Cap. 2:

no dai è finita e ora come faccio è bellissima, se la continui???mi piace da matti........ viva la coppia kyo e tohru!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Recensore Junior
23/08/07, ore 15:54
Cap. 2:

è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaa

Nuovo recensore
27/10/06, ore 15:27

wow, sei una scrittrice mangnifica! la fanfiction è davvero bellissima (specialmente i suoi protagonisti!) ne scrivi un'altra su loro due? viva tohru e kyo!!!

saki
18/08/06, ore 00:28
Cap. 2:

Questo capitolo è davvero bellissimo!! ....il finale nn mi è piaciuto tanto ma il resto è fantastico!!!!

Saki
18/08/06, ore 00:04

Questo primo capitolo mi è piaciuto ma ci sono dei punti con cui non concordo come ad esempio il presunto amore di Hatsu per la ragazza oppure il fatto che sia messo sullo stesso piano l'amore ke prova Kyo per lei e i sentimenti che invece provano shigure e Yuki x Toru..cmq corro a leggere il secondo capitolo!!!!!

Nuovo recensore
06/11/05, ore 22:01

mi stai dicendo che finisce così??? mi stavo mettendo a piangere dalla commozione e alla fine... niente.... ma perchè è finita così?? è veramente bellissima ma il finale mi ha schokkta!!!

Azuko
11/08/05, ore 17:36

Nessuna recensione... bellissima, emozionante...nn ci sono parole per descivere questo bellissimo racconto... Però dai..potevi continuarlo...mi hai lasciato con il fiato sospeso..enno! nn si fa! Baci

ruka88
21/05/05, ore 13:48

è davvero bella!! posso chiederti una cosa??? ma succederà davvero??? cioè, hai messo come avviso spoiler..non è che poi tohru e kyo staranno davvero insieme?? risp please...sul mio indirizzo e-mail...sono registrata!^__^

indy
21/05/05, ore 00:02

Le mani che scivolavano piano sul corpo le provocavano fremiti leggeri ma regolari, come scosse di assestamento, dopo il terremoto del suo primo orgasmo, con lui. Quella storia, per Emy era iniziata per caso. Non vi era un filo conduttore tra ciò che le avevano chiesto e quello che stava disegnando, ma non riusciva a smettere, seppur consapevole che gli editori non avrebbero mai accettato quella tavola. Disegnava i corpi nudi di Danie e May, indugiando sui loro sessi con una precisione maniacale. Le venature del pene in erezione di Danie, le morbide pieghe del corpo di May, il suo seno di ragazza, e le mani di lui piene del suo corpo. Emy disegnava con passione, senza tregua, volendo dare ai suoi personaggi la maggior veridicità possibile, voleva donare loro il piacere del godimento, del sesso e dell’amore. May e Danie si erano incontrati in un bar del centro intorno alle 17. Lei era seduta ad un tavolo isolato, sola, immersa nei suoi pensieri, scriveva qualcosa su un piccolo quaderno e non si curava della gente che le passava intorno. Lui era appena entrato nel bar, dopo una giornata lavorativa, e chiacchierava con un paio di amici circa delle foto da fare a dei monumenti della città. Di gente nel bar ce n’era tanta, ma l’attenzione di Danie fu subito attirata da quella ragazza isolata in quell’angolo, come fuori dal mondo. La guardò all'inizio con noncuranza poi, mentre sorseggiava un caffè, cominciò a scrutarne i particolari. La gonna lievemente alzata mostrava delle gambe lunghe, affusolate e solo lievemente abbronzate. La mano che scorreva sul foglio a volte sfiorava il seno della ragazza, provocandole un lieve irrigidimento dei capezzoli, che Danie non potè non notare. Passarono almeno tre quarti d’ora, prima che Danie e i suoi amici si alzassero dal loro tavolo, e per tutto quel tempo la ragazza era rimasta sempre lì, immersa nel suo mondo di scrittura. Danie non l’aveva persa d’occhio nemmeno un attimo ed ora la sua mente era ancora fissa su quell’immagine così strana, quasi metafisica, nel caotico bar di centro città. Uscì, era tempo di tornare a casa, ma non appena arrivò alla sua macchina, si accorse di aver dimenticato le chiavi sul tavolino del bar. E fu così, che per casualità o per destino, tornò in quel bar. Dove c’era lei, May. Danie andò alla cassa e chiese se avessero ritrovato le chiavi e mentre la gentile signorina dagli occhi grandi e le labbra carnose le cercava, lui tornò a guardare in direzione della misteriosa ragazza. Ma non c’era. Lei non c’era più. Eppure erano passati solo 10 minuti. E la strada che lui aveva percorso era brevissima: l’avrebbe vista se fosse uscita! Quando la cassiera tornò con le sue chiavi, Danie non potette resistere alla tentazione di chiedere qualcosa su quella enigmatica ragazza. Gli fu risposto che era una cliente abituale del luogo, arrivava alla stessa ora, le 15, e passava circa tre ore lì dentro, sempre allo stesso tavolo, sorseggiando prima caffè e poi the. Inizialmente tutti l’avevano notata, per la sua mania di scrivere senza fermarsi, ma poi avevano fatto l’abitudine a quella figura estranea al contesto. Danie uscì pensieroso, erano le 18.20 e la ragazza era uscita dal bar da ben 20 minuti. Dieci dei quali li avevano divisi, forse per sempre, forse solo per quel giorno. Non riusciva a togliersi dalla testa quella figura a volte confusa a volte ritagliata nel contesto. E poi, quello sguardo perso, rivolto verso dei luoghi che forse lui non avrebbe mai conosciuto. Arrivò alla macchina e pensava ancora, entrò e non riusciva a concentrarsi su nulla se non su lei, e… allora vide. Quel foglietto candido dolcemente incastrato sul tergicristallo, con una luna disegnata sopra. Scese con foga e si precipitò su quel segreto messaggio. Lo aprì e lo lesse piano: “Esistono luoghi che nessuno conosce, o solo in pochi, e sono tanto belli quanto incredibili. In questi luoghi si ritrovano persone che non comprendono il mondo e vagano lontano, con la loro mente, con la loro anima. E che quando si scontrano con chi questi luoghi non li vede, allora sorridono, un po' dispiaciuti, e continuano il loro cammino, con la tenue speranza di trovare degli occhi che vedano le stesse cose.” Non c’era altro, eppure c’era tutto in quelle poche righe, scritte con sicurezza, con passione. Sapeva che era lei, non aveva dubbi. Mentre tornava a casa, Danie sorrideva, sapendo che avrebbe fatto di tutto per rivedere quella ragazza. Passarono due giorni. E Danie tornò in quel bar. Erano le 14.45. Dopo soli 15 minuti sarebbe arrivata lei. Andò al tavolo in fondo, quello che non usava mai nessuno se non May, e vi posò sopra una busta. Poi si allontanò. Quando May arrivò nel bar era stanca. La mattinata era stata dura più del solito e difficilmente qualcosa le avrebbe tirato su il morale. Nessuno si sarebbe accorto della sua latente tristezza e tutto avrebbe continuato il suo corso noncurante di lei. Ma sul suo tavolo trovò una busta. Più preziosa di un gioiello, più inaspettata dei temporali d’estate. Si sedette con calma. La busta stretta nelle mani, come se qualcuno potesse portargliela via. Ordinò il suo caffè e solo dopo l’aprì. Dentro c’era una foto. La foto più bella che lei avesse mai visto. Era una porta. Un porta che le apriva mille mondi, solo sfiorati. Non vi era firma, ma solo un profumo che lei non avrebbe mai più dimenticato. Qualcuno vedeva gli stessi luoghi che vedeva lei, questo le bastava per sorridere. I giorni passarono. Ed i messaggi lasciati in giro, come si trattasse di una grande caccia al tesoro che però comprendevano solo loro due, si moltiplicavano e si facevano sempre più intensi, privati, a volte anche sensuali. Danie un pomeriggio le aveva lasciato una foglia secca su cui gli confessava un sogno fatto di passione, che la vedeva protagonista, che li vedeva protagonisti. May cambiava umore come la corrente del mare, e passava dall’eccitazione al timore, dalla voglia di forzare tutto alla consapevolezza che non si dovevano saltare le tappe. Poi, una notte, sotto la pioggia, si incontrarono, scontrarono, sotto i cancelli di una fabbrica. Le campane in lontananza battevano i dodici rintocchi della mezzanotte. Era sabato sera. La sera che la tradizione vuole identificare come notte di Sabbah. E quella notte avvenne il loro personalissimo Sabbah. *** A questo punto il fumetto sarebbe dovuto proseguire con il racconto della loro notte passata a passeggiare sotto la pioggia, per tutta la città, fino all’alba, che li avrebbe separati per sempre. Nessuna scena di sesso, solo un casto bacio sotto un lampione spento. Ma Emy percepiva che la storia così, era falsata. Forzata. E man mano che disegnava vedeva gli occhi dei suoi personaggi implorarla di farli sfiorare, di dar loro la possibilità di amarsi. Emy non esitò. *** May lo riconobbe subito. Il profumo della foto era ora addosso a lui. Danie non esitò, e la guardò negli occhi, sapendo che qualcosa di immenso stava per accadere. Tutto successe con calma, in una quiete irreale. Il mondo sembrava essersi fermato davanti a loro. Danie le sorrise, biascicando un ciao. Lei lo baciò, sapendo che non avrebbe potuto fare altro. Quando Danie sentì la vicinanza del corpo di May, la confusione nei sensi l’assalì. Lui la invitò a seguirlo e lei non si oppose. Quando arrivarono a casa di lui, l’eccitazione li aveva già invasi. In ascensore iniziarono a toccarsi, a sfiorare quei corpi così belli, che sembravano fatti apposta per amare; per amarsi. Quando la porta di casa si chiuse alle loro spalle, tutta la furia di passione si tramutò in una lenta ricerca del piacere, come se quella fosse la prima – e forse l’ultima – volta che a loro era concesso il dono di godere della presenza dell’altro, del suo sapore e dei suoi baci. Si baciarono tanto, da restare senza fiato, si toccarono dolcemente come si tocca un bambino di pochi mesi, e pian piano si svestirono. Il corpo di May era provocante, eccitante, con due seni sodi e ben disegnati. Aveva in dosso solo un perizoma nero, e lo sguardo pieno di voglia di lui. Danie le sfiorava il corpo con fare tenero eppur deciso, imparandone ogni piccolo particolare, indugiando con piacere quando lei emetteva piccoli gemiti di piacere. La stese sul letto e la contemplò, come fosse un quadro antico. Poi prese a baciarle il collo, facendola divincolare quando le passava la lingua calda sulla pelle, per poi baciarla. Le mani di lei, lo accarezzavano, spogliandolo, fino a farlo restare completamente nudo. Lui le stringeva il seno tra le mani e le succhiava i capezzoli, li stringeva un po’ tra i denti, facendola impazzire, e poi smetteva, lasciandola vogliosa di ben altro. Quando lei lo guardò con occhi pieni di lacrime (lui non capiva se di gioia o no), la abbracciò con immensa dolcezza, stringendo il suo corpo contro quello di lei. I loro sessi, divisi solo dal sottile strato del perizoma, premevano tra di loro. A May piaceva quella vicinanza, sentiva il pene di Danie sempre più duro mentre lei ricambiava i suoi baci, e le sue mani gli scorrevano lungo la schiena, lasciando graffi rossi. Poi una mano di Danie scese lungo il corpo di May, e le sfilò quell’ultimo indumento, lasciandola nella sua piena nudità. May era eccitatissima, e Danie se ne accorse subito. L’odore gradevole dei loro sessi riempiva la stanza di una fragranza alchemica. La bocca di Danie scorreva lungo tutto il corpo di May, mentre le sue mani continuavano a massaggiarle i seni. May aveva gli occhi chiusi, ansimava, e percepiva in maniera incredibile il tatto delle mani e della bocca di Danie. Poi ad un trattò sussultò. Danie la stava leccando proprio lì, con colpi di lingua decisi e sempre più veloci. May tremava di piacere. Il suo godimento iniziò subito, e lei voleva non finisse mai. Non ci volle molto e lei venne, un orgasmo che esplose e continuò, per poi ripetersi ancora ed ancora. *** Emy era abbastanza stanca ormai. Era notte fonda, e lei lavorava da circa cinque ore, senza pause. Si alzò per aprire la finestra, e si accorse come anche lei, si stesse eccitando creando i suoi personaggi. Le piaceva disegnare May nuda nelle braccia di Danie, e le loro mani che scorrevano sui corpi lucenti, nel chiarore della luce di tre candele. Decise di prendersi una breve pausa, ed iniziò a scarabocchiare su un foglietto un po’ sgualcito. Disegnò ancora mani, ancora corpi, ma questa volta non erano May e Danie, ma era lei. Con May. Immaginava la morbidezza del corpo di May, immaginava se stessa nuda accanto a lei, e poi baci e carezze e tanto piacere… Non resistendo alla tentazione iniziò a toccarsi con una mano, mentre l’altra tracciava linee sinuose sul foglio. *** Le mani che scivolavano piano sul corpo le provocavano fremiti leggeri ma regolari, come scosse di assestamento, dopo il terremoto del suo primo orgasmo, con lui. May era felice. Danie le stava accanto e le sfiorava il profilo, sorridendole. Le aveva dato piacere e a lui bastava. Ma per May non era sufficiente: si sollevò, ancora in estasi, e scivolò sul corpo fino a sfiorargli il basso ventre con la bocca. L’erezione di Danie era prorompente e le toccava il collo, mentre lei si attardava baciandogli il ventre. Senza fretta gli prese in mano quel pene dalle deliziose venature, e lo massaggiò dolcemente. Sfiorandone la cappella di tanto in tanto col le labbra e la punta della lingua. Quando lo sentiva gemere gli baciava l’asta, senza mai smettere di accarezzarlo. Quando capì che era giunto il momento, socchiuse la bocca e se lo fece scorrere piano dentro, serrandogli a volte le labbra intorno. La bocca di May era avvolgente e Danie impazziva ad ogni suo movimento. Prima lento, poi sempre più veloce, senza scampo per Danie, che ben presto venne. May non si fermò, e lo guardava negli occhi. Ed i suoi sorridevano. Erano passate già un paio d’ore da quando erano giunti a casa di Danie, e nonostante entrambi avessero avuto la loro dose di piacere, erano ancora vogliosi uno dell’altro. Si coccolarono un po’, giusto il tempo di riprendere vigore e ricominciarono. Fecero l’amore, una due, tre volte. Ed ogni vota era un’emozione diversa, una sensazione nuova; in ogni posizione, con ogni parola potesse eccitarli ancor di più. *** Emy era esausta. Lavorava da troppe ore e aveva vissuto con i suoi personaggi i loro giochi di passione. Ed ormai il cielo iniziava a schiarirsi. Passarono altre ore di passione e Danie e May erano ormai senza forze. Avevano passato una notte indimenticabile, ed il nuovo giorno prendeva il sopravvento. Si abbracciarono. L’alba li colse, mentre tutti e tre si addormentavano.

miki_koishikawait
30/03/05, ore 22:34

...nn ho parole...dire ke questa ff è bellissima è veramente poco! è stupenda! mi sn commossa tantissimo! ai saputo esprimere benissimo i sentimenti d kyo! complimenti!!! continua così! -miki-