Hai presente quella cosa che ti ho detto della recensione tra qualche tempo... eh, scherzavo.
Non mi aspettavo che prendessi il mio povero cuore, lo gettassi a terra e ci ballassi una danza irlandese sopra prima di rimetterlo a posto.
Quindi, eccomi qui.
Innanzitutto tutto devo dirti che mi piacciono, Marissa e Tom. Non sappiamo niente di loro, e tu li hai dipinti in maniera ideale.
Anche le beghe adolescenziali, l'essersi riavvicinati a causa del Problema, l'andarsene a spasso con degli attizzatoi in piena notte solo perché si è sicuri di ciò che hanno visto e sentito, alla faccia del dottore che si credeva alle presi con una nevrosi.
E quel girarsi attorno, stuzzicarsi, ma non avvicinarsi mai troppo se non con uno stocco (il lavoro, metaforicamente parlando) di mezzo, un po' come con un fantasma di quelli che hanno scoperto. Anche con un Ned e una Audrey.
Peccato per quel sogno abbandonato a metà, Fittes & Rotwell, che, rispetto a loro due da soli, suonava meglio.
Sei stata bravissima :)
Alsha |