No, sul serio, una sola recensione, per questa piccolina? E lo sto dicendo io, che per pigrizia non recensisco praticamente nulla di quel che leggo.
Partiamo dall'inizio. Dall'incipit, proprio. Questo inizio incisivo eppure ad effetto, la nascita di Dean e la rievocazione della nascita dello stesso Castiel, la presa di coscienza dell'angelo di essere vivo... stupendo.
Per non parlare dell'infanzia di Dean, che tu hai colto nella semplicità di poche scene, prima con Mary e poi senza di lei, quando Dean diventa "meno rumoroso". Davvero un eufemismo, per spiegare quello che sta succedendo al maggiore dei Winchester. Ma è proprio questo che ho apprezzato della tua storia, la leggerezza di cui è riempita. La vita di Dean è tutto fuorché semplice, ma tu sei riuscita a gestire ogni momento della sua vita in un modo che potrei solo dire "leggero" (ma non superficiale, anzi!).
E poi Castiel, questo Castiel così IC, che è sempre accanto a Dean ma che Dean non vede mai in tutta la sua vita, se non due volte. Mi piace vedere come si evolvono le sue emozioni nel corso della storia, come si avvicini sempre di più a Dean, fino a ritrovarsi alla fine a non sapere cosa fare quando il suo umano se ne sarà andato. Mi piace come Cas si renda conto di essere diverso dagli umani perché non ha mai perso nessuno e come invece senta di non voler perdere Dean. E questo è così dannatamente "Cas".
Okay, ammetto di non averci fatto caso che tutte le persone significanti nella vita di Dean avevano qualcosa di Cas. Motivo per cui, quando ho letto la nota, mi sono sciolta. Tipo... letteralmente. Ho apprezzato tantissimo in particolare i riferimenti a Misha - con Jensen allegato -, nel quale Dean rivede Castiel, e a Jimmy, con i suoi occhioni azzurri per cui Dean non è il solo ad avere un debole qui - ahem...
E poi Sammy? L'amore. Il suo rapporto con Dean costante per tutta la storia, il fatto che abbia una figlia e che Dean sia lo zio divertente che merita di essere... sei stata davvero brava a renderlo.
Non ho realizzato fino alla fine che Dean non conoscesse effettivamente il nome del suo angelo. Questo rende quel "Grazie per aver vegliato su di me, Cas" finale ancora più perfetto.
Ultimo, ma non ultimo: particolarmente toccante è stato il modo in cui hai descritto l'invecchiare di Dean, anzi, il suo "scivolare" nella vecchiaia, anche qui con leggerezza. Il suo essere vecchio che si coglie solo dai suoi capelli bianchi e da Mary che è cresciuta e dalla paura di Cas.
E sì, mi rendo conto di essere stata logorroica e forse anche un po' ripetitiva, ma questa storia mi ha colpito. Quindi, complimenti.
Ce ne vuole perché io recensisca qualcosa, sii fiera di te stessa! Basta, la smetto qui.
Brava, continua così :)
Alla prossima |