Rieccomi di nuovo a recensire :D
Devi scusarmi se ultimamente sono rimasta inattiva, ma la scuola mi ha tenuta impegnata fin all'esaurimento (e il diario di bordo dell'ASL di quarta ed esporre il reportage dello stage - che, ammetto, mi ero presa in ritardo - che comprendeva un analisi di caso), che stress la quinta! -_-" già che i professori ci ricordano ogni giorno che «Presto avrete gli esami» come se avessimo l'Alzheimer.
Ma lasciando perdere i miei problemi, passiamo a questa recensione. In verità volevo andare in ordine cronologico di pubblicazione ma dato che la prima storia sarebbe "Tra Incubo e Realtà" e io non sono psicologicamente pronta, ho voluto cominciare con questa, la mia preferita:
- Inizio con il dire: ommioddiochecarinocheeraXanderdabebé!
"Allunga una manina e gli tocca una guancia paffuta. Xander fa una buffa smorfia nel sonno e apre la boccuccia. Arriccia il naso e sbadiglia, continuando a dormire beato." awww ♥-♥
- comunque, mi piace come il registro linguistico di questa storia si sia "abbassato" di livello: le parole sono semplici, non troppo difficili, come se narrasse veramente un bambino di sei anni. O forse è solo una mia impressione
- poveri Sael e Levi, a tre anni già orfani di madre. E giustamente le reazioni che hanno sono decisamente in linea del loro carattere (o forse questo episodio gli ha formati, in modo che prendessero la strada che li ha portati ad essere così): il primo tende a esternare il dolore, tramutandolo in rabbia, mentre il secondo si chiude in sé stesso
- Argon, il buon esempio di tutti, figura di riferimento dei fratelli, che riesce a convincere anche i gemelli *sigh* #tipregoArgonritorna
- “Sael da una gomitata al gemello che, lanciandogli un'occhiataccia, si sporge verso Xander prendendolo tra le braccia, aiutato dalla balia che lo istruisce su come tenerlo nella maniera corretta. È leggerissimo e si stupisce del sorriso che il piccolino gli rivolge, tutto gengive e niente denti.
[…]
«Fallo tenere a me, adesso» dice Sael.
Levi gli da le spalle. «No»
L'altro batte i piedi per terra. «Non è giusto che lo tieni solo tu!»
«Aspetta il tuo turno»
[…]
«Levi dammelo!»
«Non vedi che sorride a me?»
«Con me sorriderebbe di più! Argon, digli qualcosa!»”
A parte che sono super carini. Ora, non vorrei smontarvi e rovinarvi l’infanzia, ma avendo studiato Piaget devo dire la mia: il cosiddetto “sorriso sociale” (il sorridere in risposta a un volto o una voce familiare, oppure al contatto fisico con la madre) compre nei neonati solo alla sesta settimana, quello che avete potuto vedere, al massimo è il “sorriso gastrico” (che è solo uno stiramento dei muscoli ed è legato al benessere, spesso dopo aver mangiato; solitamente compare dalla seconda settimana).Okay, forse sto facendo troppo la puntigliosa
- “«Gon... Gon!»
[…]
Argon non può far a meno di addolcirsi e li raggiunge, carezzando i capelli biondissimi del fratellino. «Ciao, Xan»
Questi, tutto contento di ricevere finalmente le sue attenzioni, prende subito nei pugnetti le sue dita e inizia un monologo poco sensato fatto di sillabe e vocali.
«Non riesce a stare troppo tempo senza vedervi, nobile Argon» commenta la balia, intenerita «Siete davvero il suo fratello preferito»
[…] Xander tende le manine verso di lui, in una chiara richiesta di essere preso in braccio.
« Prendetelo, su » lo esorta la balia.
« Ma sono tutto sudato e sporco... » obietta Argon.
La donna sorride con bonarietà. « Oracoli, credete che a lui importi? »
Vista l'aspettativa impossibile da deludere che racchiudevano gli occhi azzurri del fratellino, Argon accontenta la sua richiesta e se lo stringe al petto. Xander inizia subito a passargli le manine sulla faccia, gli afferra la punta del naso ridendo alle smorfie del maggiore e poi circonda il suo collo con le piccole braccia, poggiando la guancia paffuta contro la sua spalla.
«Vi adora!» è l'esclamazione della balia.”
Mi stavo chiedendo, ma l’attaccamento molto forte che ha Xander per Argon, non è che sia dovuto al fatto che comunque quest’ultimo sia un Erude e, sbaglio, ma tra Abneadi e Erudi intercorre – oltre che odio – anche un’attrazione reciproca fatale?
- Aw, che carino Argon che promette al fratellino di insegnargli ad usare la spada per farlo diventare un guerriero (che però non riuscirà mai a battere il fratello maggiore xD)
- Xander, piccolo combinaguai e – assieme agli amici Raxel e Erenya – un terremoto inarrestabile che Dennis la peste levate
- IRYYYYYYS! *--* piccina. Nonostante sia un personaggio abbastanza marginale, la adoro
E subito che Xander e Sael si fanno riconoscere per quel sono, soprattutto quest’ultimo con “«Lui è quello stupido» […] «Io sono quello bello e intelligente»” fortuna che Levi alza la media del quoziente intellettivo dei presenti nella stanza.
Okay, troppo fluff mi sto diventando diabetica. E sto facendo, come al mio solito, un papiro.
Quindi, alla prossima recensione
~ Sara |