Recensioni per
Il gioco degli specchi
di theOldEnnui
Salve di nuovo theOldEnnui, |
Ciao! ^^ Questa storia mi è piaciuta molto, sono certa di non averne mai letto che trattassero del rapporto tra Mrs Hudson e la sua amica come specchio della Johnlock. Come dici bene anche tu, gli autori si divertono a mettere tutti questi "specchi" dei due (come ad esempio i genitori di Sherlock), e trovo interessante la tua interpretazione riguardo Mrs Hudosn e Margaret. In effetti ci ho rivisto molto di Sherlock in Maggie, non solo per aver lasciato quel matrimonio prima che finisse, ma anche per il suo amare in silenzio, il suo dolore che si tramuta in rabbia repressa... e anche Martha l'ho trovata parecchio conforme a John. Dopo tutti quegli anni lei comprende, dopo aver visto John fare la scelta sbagliata e dopo che ha deciso di essere volutamente cieco, la verità. E' una storia triste che si ripete, ma per fortuna Margaret, per alleviare almeno in parte quel rimpianto che le grava sul cuore da quell'ultima telefonata, la racconta cosicché almeno la loro storia, quella di John e Sherlock, possa cambiare. Bellissima ed emblematica l'immagine finale di John che prende per mano il detective e successivamente gli porge la fatidica domanda. |
Ciò che mi ha colpito subito è la reazione di Sh di fronte alla scoperta del corpo esanime della signora Hudson: lui rimane immobile e in questo l’hai rappresentato completamente IC, in quanto il riferimento è chiaro alla sua incapacità di reagire subito alle emozioni. Poi la sua mente superiore elabora un progetto per affrontarle ma, il primo impatto, con esse e, specificatamente, con questo che è un grande dolore, è di “paralisi” assoluta. Mi viene in mente, a tal proposito, il suo silenzio attonito in risposta alla richiesta avanzata da John di fargli da testimone. Mi è piaciuto molto, poi, l’esordio di questa tua ff con l’annuncio secco del decesso, risparmiandoci così tutte le circostanze ed i particolari precedenti e contemporanei alla morte che, in questo contesto, in cui sono Watson ed Holmes i protagonisti, sarebbero stati forse un po’ superflui. Il racconto fluisce, poi, entrando in un’atmosfera di malinconia e rimpianto, che ci permette di ripensare a Martha Hudson con occhi diversi e più acuti. Ma, soprattutto, come bene accenni nel titolo, ci troviamo di fronte al riflesso delle vite di Sh e John, intrecciate profondamente ed indissolubilmente ma incapaci di saldarsi. I malintesi, la paura di non essere all’altezza, il timore di scoprirsi diversi da quello che era il ritratto di noi stessi: tutto ciò ha costituito per Martha e Margaret, per Holmes e Watson un muro che li ha separati, che ha fatto scorrere inesorabilmente il tempo su un sentimento inespresso. Per Sh e John, però, mi sembra di capire che non sarà troppo tardi. “…magnetismo dolce di un ricordo…Le lacrime che cominciano ad inseguirsi…ecc…”: la tua storia mi è piaciuta anche dal punto di vista linguistico, noto un lessico vario e scelto con cura. Complimenti, la sento provenire direttamente dal cuore. |
Ciao! Mi è piaciuta molto questa storia. L'idea di immaginare il passato della signora Hudson è davvero geniale! |
Speravo che qualcuno facesse una cosa del genere prima o poi, perché l'idea è geniale e i mofftiss ce l'hanno servita su un piatto d'argento, e finalmente, eccola! *^* |
Mio dio..questa storia è bellissima. Bellissima e straziante. Non so, mi ha lasciato "l'amaro in bocca" .. Tutto quel tempo, tutti quei ricordi, tutti quelle parole non dette e poi la morte della mia amata signora Hudson. |
Questa storia è una piccola perla, rara e delicata: l'amore soffocato di Margaret per la sua amica, specchio preciso di quello di Sherlock per John, con tutto il suo non-detto e il suo carico di rimpianto e malinconia – per fortuna che invece, alla fine, John prende per mano Sherlock, donando a loro stessi una possibilità che Martha e Margaret non hanno avuto. E' bellissima la delicatezza con cui hai tratteggiato Margaret, l'ho trovato un personaggio molto ben delineato e ben riuscito. |
Inaspettatamente profonda. Da molti punti di vista, dall'inizio alla fine. Mi è piaciuta davvero, davvero molto. Per il coraggio di affrontare il tema della morte della signora Hudson, per cominciare. Per aver saputo raccontare del lutto con tatto ed equilibrio. Per aver condotto magistralmente questo gioco di richiami. Per questa OS, insomma, in ogni sua parte. |
Davvero davvero tanti complimenti! |