Ti devo fare i complimenti perché, non essendo una scrittrice che di solito scrive "così poco", credo che questa drabble sia perfetta. Sei riuscita a condensare in poche parole l'angoscia e il dolore di Sherlock. È allo stesso tempo delicata e profonda, stuzzica e non soddisfa. Ammetto di non aver finito la serie, quindi non so se si riferisca a un episodio preciso o no...
Molto interessante la scelta del luogo su cui si svolge la scena: il tappeto. Come hai spiegato non si ricondurrebbe direttamente al protagonista e questo sottolinea ancora di più il momento di disperazione.

Nulla da dire sull'impaginazione o la sintassi: perfette, il che rende molto scorrevole e coinvolgente la lettura.

Ancora complimenti!
A presto,
Yvaine_

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PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST: "DRABBLE: MI SENTO"

Grammatica, Stile e Lessico 9,8/10
Ho trovato solo una svista:
- dio -> credo che tu ti riferisca alla religione cristiana e quindi va maiuscolo (-0,1), inoltre è un vocativo e manca la virgola (-0,1) -> Pensi alle sue labbra che, Dio, ci moriresti

Stile scorrevole, sintassi che con la lettura diventa sempre più elaborata, e devo dire che il testo ha una musicalità che ti coinvolge.
Sei riuscita a creare incisi con la punteggiatura in grado di attirare l’attenzione proprio dove vuoi tu, sottolineando determinati passaggi.
Un paio di note:
- Ti diresti che sei patetico ma non hai la forza per farlo -> prima di “ma” si potrebbe mettere una virgola.
- Non c'è fuga, nessun inganno, solo il suo nome sulla porta di ogni stanza che ti sei costruito in testa e sei così stanco di provare a fuggire da te stesso. -> una virgola prima della “e”, per prendere un attimo fiato.
L’ultima frase è davvero suggestiva, ma ho avuto dei problemi a interpretarla: è lo Sherlock del palazzo che si ferma e inizia a suonare o lo Sherlock “reale” che nel frattempo si è rialzato dal tappeto? Io ho deciso per la seconda opzione comunque, vedendo un collegamento tra la prima frase di apertura e l'ultima, che avrebbero entrambe come protagonista la vera figura del detective.
Una frecciatina sul lessico, che ho trovato adatto, ma mi sarei aspettata più ricercato.

Utilizzo del “Mi sento” e Originalità 9,5/10
La sofferenza si sente, e devo dirti che toccando il Palazzo Mentale di Sherlock hai fatto tombola. Me lo immagino correre davanti a ogni porta, che ha impressa il nome di John, SPETTACOLO.
Ho trovato un po’ ambigua la scelta del tappeto iniziale (sarà che a me viene in mente la scena dove ci vomita su dopo l’addio al celibato di John…), ma comunque l’hai spiegata e motivata.
Ci starebbe un po’ più di attenzione allo Sherlock “reale” però, aggiungendo altri particolari oltre al tappeto e al suonare.

Caratterizzazione Personaggi 5/5
Sei riuscita a descrivere la sua sofferenza in modo suo, e il parallelismo tra “reale” e Palazzo non fa altro che aumentarne l’intensità.

Gradimento personale 4,5/5
Sono riuscita a immaginarmi Sherlock nel Palazzo senza problemi.
Ben scritta e il ritmo è coinvolgente.
Come già detto avrei preferito qualche parolina in più sullo Sherlock “reale”.

Titolo 1/2
Riassume perfettamente, ma non ha la stessa carica emotiva della drabble.
Lascia anche un po’ in sospeso a mio parere.

Punto bonus 1/1

TOTALE: 30,80/33
(Recensione modificata il 19/09/2016 - 05:03 pm)
(Recensione modificata il 19/09/2016 - 05:04 pm)

Salve Phae,
drabble corta (e se evitassi le ovvietà sarebbe meglio) ma incisiva. Il dolore è palpabile e i dettagli con cui descrivi il suo declino (quasi la sua "morte") sono pochi ma perfetti.
Mi ha mozzato il fiato in gola come hai contrapposto il fatto che John si ovunque e sia tutto nella mente di Sherlock, che alla fine però rimane solo, perché la proprio la persona che è tutto per lui non l'ha scelto.
In poche parole una piccola chicca nei meandri del fandom.
Complimenti!
Ciao!

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Ciao!
Premetto che non conosco la serie, quindi non ho molto a cui aggrapparmi.
In poche righe mi hai trasmesso una certa inquietudine, un senso di soffocamento dovuto a quell'amore incrollabile ma non corrisposto.
Tratti di quell'amore che arriva addirittura a consumarti lentamente, prosciugando la voglia stessa di vivere.
Non è bello, ma è ciò che a volte succede e tu l'hai trattato davvero egregiamente.

Bellissima!


Shera♥

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Ciao! Partecipiamo allo stesso contest, così sono venuta a misurare la concorrenza :D Dunque, mi è piaciuta: breve, ma intensa. Per altro, trovo il titolo piuttosto azzeccato, perché quello che c'è tra Sherlock e John è qualcosa che avrebbe avuto il potenziale di sbocciare, ma in questa tua triste drabble non lo fa. Non c'è niente che possa appassire (se non Sherlock stesso). "Unblooming" è un titolo crudele perché mette il dito nella piaga e te lo ricorda molto meglio di quanto avrebbe fatto "wither", secondo me.
Visto che sei entrata in tema di musica: non so se conosci gli Smiths, ma lo Sherlock che hai scritto qui, soprattutto quando pensa (parafrasando) che sarebbe bello morire sulle labbra di John, mi sembra rotolato fuori dritto dritto da un testo di Morrissey xD
Poi, ci tenevo a dirti che ho trovato bellissime e molto evocative sia la frase con cui si apre che quella con cui si chiude la drabble. A parte queste considerazioni, ti porgo i miei complimenti. Una lettura sofferta, ma che è valsa la pena. Complimenti!
(Recensione modificata il 27/08/2016 - 10:43 pm)

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