Recensioni per
TRA I BABBANI
di lclementi2

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/06/17, ore 22:50

In occasione anche del Potter's Day che c'era nella città dove abito in questo periodo per via degli studi universitari (finito quasi due ore fa), ho pensato che sarebbe stato carino leggere qualcosa a tema Harry Potter, oggi.
Non so come sia possibile, ma questa al tempo l'ho proprio accantonata... per questo, ti chiedo immensamente venia.
Comunque sia, in questo componimento è possibile scorgere la vita di Harry in tutto quel periodo prima dell'incontro con Hagrid, i primissimi 11 anni di vita del nostro protagonista.
Tutte le limitazioni, le idee e i sogni si infrangono contro un muro di incomprensioni e divieti che rendono quasi impossibile la vita in quel quartiere così ordinario, senza contare la casa dove Harry è stato cresciuto in quel momento, piena di gente forse ancora peggio rispetto alla gente di Privet Drive.
Di questa poesia mi piace il fatto che ci sono molte figure di livello materiale a dimostrare quanto questi ostacoli siano percettibili e reali, soprattutto convincenti dal punto di vista della narrazione e della descrizioni dell'esistenza di Harry.
Mi è piaciuta in un modo molto spiccato la parte centrale della poesia, come se fosse il nocciole del tutto perché è quello che percepisce il piccolo mago una volta svegliatosi nello sgabuzzino della casa dei Dursley e consapevole che difficilmente otterrà vita facile con loro.
Come se provenisse da una specie di dimensione parallela che poi potrebbe incidentarsi con la loro, perché troppe sono le differenze che li separano spiritualmente.
L'idea delle carezze non sentite e che sfuggono per via di un vento quasi nemico funziona e anche la serpe che striscia e che porta via le possibilità per spiccare il volo è azzeccata a parer mio.
Sono elementi di cielo e terra che si fondono e fanno il doppio del male e portano doppiamente disagio e monotonia nella vita di Harry, per cui graficamente è qualcosa che elevo e apprezzo dal punto di vista poetico.
Un componimento con un'introspezione molto spiccata e caratteristica, includendo un linguaggio che fa a botte con l'impossibilità di reagire a una quotidianità tiranna e avara di emozioni per tante ragioni, con un Harry che invece, nel suo piccolo, vorrebbe fare anche un minimo per non guardarsi allo specchio e sentire ordinario il suo percoso solo perché sono gli altri a volere questo per lui.
Complimenti, anche questa è stata scritta ed esposta molto bene!

Un abbraccio grande,

Watashiwa

Nuovo recensore
11/09/16, ore 13:20

Wow, qualcuno che non legge solo tra le pagine dei libri ma che interpreta e capisce il personaggio come se fosse lui stesso a vivere quelle esperienze. Complimenti. Non vedo l' ora di leggerne altre, magari anche tratte da qualche triller o giallo o, shadowhunter. Sarebbe bello. Complimenti ancora. Un abbraccio.

Recensore Veterano
09/09/16, ore 17:23

Proseguono le tue opere su Harry Potter in un lento ordine cronologico. Si legge il dolore di Harry che adesso si trova tra i babbani, rinchiuso in uno sgabuzzino, affamato di carezze che non sente, di un amore che i suoi zii non vogliono dargli e di cui in fondo, nel cuore, sente la nostalgia, per quel tempo passato in cui le carezze c'erano, anche se lui era un neonato e non può ricordarle. 
Leggo un Harry così sfortunato da provare invidia per quel serpente che lui stesso ha liberato, perché lui potrà tornare da dove proviene, in un mondo pieno di individui da cui, forse, riceverà un'accettazione diversa da quella delle persone che lo guardano attarverso il vetro. In fondo, quel serpente è un presagio per il povero Harry: fra un po' toccherà a lui tornare nel mondo da cui veramente proviene.
La fine è perfetta, come sempre, riassume alla perfezione in modo incisivo l'intero contenuto della poesia.
Complimenti davvero! Ormai è inutile anche aggiungere che i versi suonano alla perfezione.

Recensore Master
08/09/16, ore 01:27

oh si....
una vita di solitudine e il sentirsi non voluti dagli unici parenti che ha qui ci sono tutti, logico allora tenti di aggrapparsi al sogno di genitori che non ha più (che poi gli zii gli dicono ,orti in un incidente stradale da bravi babbani) ricordo che la parte che hai inserito, quella dove libera "per sbaglio" il serpente parlandogli prima, è la primissima parte comica della saga (soprattutto nel libro se non ricordo male... ma tanto i due sono similissimi quasi speculari...)
e vero che poi pensa con un po' di invidia all'amico serpe che fugge mentre lui torna in quella casa in cui è trattato male...
molto carina e ritmata come sempre, bravo e alla prox! ;)
Nala

Recensore Master
07/09/16, ore 17:46

C'è un grande senso di amarezza, di solitudine e di abbandono nella strofa centrale, sensazioni queste rese molto bene dalla sapiente scelta delle parole. Non conoscendo in modo approfondito la storia di Harry Potter ben poco posso dire della vicenda in se stessa, però posso affermare con decisione che se il tuo intento era quello di trasmettere solitudine e smarrimento ci sei riuscito alla grande!

😊

Buona serata!

Recensore Master
06/09/16, ore 14:28

Ciao Luca!
Eccoci catapultati ancora nel mondo del piccolo ma grande maghetto.
Anche questa poesia è molto bella e dimostra di essere frutto di un grande sapere e di interesse per Harry.
Eh beh, i babbani non potranno mai capire, non è così?
Tra di loro si infrangono le certezze, non si possono costruire solide basi di magia.
Anche questa volta ti faccio i complimenti!
Buona giornata!
-Bigin