Ciao!
Ero ansiosissima di leggere l'ultimo capitolo di "Today", ma poi ho visto questa storia e non ho saputo resistere alla tentazione di leggerla!
L'ho trovata davvero molto profonda e commovente. Quando hai iniziato ad elencare i nomi di coloro che sono riusciti a salvare il popolo di Panem dall'oppressione del presidente Snow, mi è venuto un colpo al cuore. Leggere nuovamente di Finnick, Boggs, le gemelle Leeg, Prim, Rue e Cinna mi ha fatto venire le lacrime agli occhi al ricordo della loro morte. Lo stesso si può dire anche per quanto riguarda Johanna, Gale, la famiglia della piccola Rue, la Paylor, Cressida ed il suo staff, Haymitch, Katniss e Peeta, perché loro hanno sofferto anche di più, dovendo convivere con la perdita di amati parenti, cari amici e preziosi alleati. La piccola Daisy meritava veramente di sapere tutto questo.
Il pezzo che ho preferito è molto lungo, ma desidero trascriverlo ugualmente:
"E mentre uno narrava, l'altra piangeva, Ghiandaia Imitatrice spezzata, dal canto incrinato e gracchiante, senza più la voce per fiatare, senza la minima forza per smettere di lacrimare davanti a sua figlia. I ricordi, le perdite, le mani di Peeta attorno al suo collo, l'esplosione di Prim, tutto tornava alla sua mente in una dolorosa cascata di pensieri, troppo ingiusti per essere rivissuti.
La bambina ascoltava, avida di informazioni quanto ingenua, e capiva tutto. Capiva più di quanto gli altri bambini potessero capire. Perché i suoi genitori potevano trasmetterle una tale emozione che le entrava dentro l'anima, che era tipica di chi aveva vissuto davvero le cose. Gli Hunger Games, innanzitutto.
Ed era incredibilmente bizzarro come gli altri genitori avessero già parlato degli Hunger Games a dei bambini di soli 6 anni, pensò Peeta... Mentre loro, che li avevano vissuti per ben due volte, e che erano stati i volti della ribellione ed avevano vissuto la guerra guardandola negli occhi, non ne avessero ancora discusso.
Evidentemente, la gente non poteva davvero capire l'orrore dei Giochi, finché non li avesse provati - brucianti, ustionanti - sulla propria pelle. Vedevano Daisy semplicemente come la figlia di due celebrità, ma le nuove generazioni non capiscono fino in fondo, perché i genitori gli hanno raccontato tutto troppo presto.
E questo, fa pensare.
Perché se non capiscono cosa sono realmente, i Giochi potrebbero tornare. Domani, come fra mille anni. Ma potrebbero tornare.
Sempre."
In sostanza, però, ho apprezzato davvero tutta la storia. La considero un capolavoro. Sei stata eccezionale come al solito, mia cara.
A presto! *-* Baci, Jacki. |