Recensioni per
Il mio ego è morto
di Stormwind

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/09/16, ore 12:42
Cap. 1:

Allora... allora.
Innanzitutto ciao, capito qui per la prima volta e... wow. Sia lodato Facebook. Amo la poesia con tutta la mia anima, e... questo tuo scritto è sublime. Sto scrivendo in modo orribile, ma mi hai impressionata davvero tantissimo, sono rimasta a bocca aperta, senza parole.
Mi piace moltissimo il tuo stile e quindi non ti perderò certamente d'occhio, hai un modo di scrivere fantastico, utilizzi delle immagini nuove e potentissime per parlare di cose su cui sono stati scritti milioni di componimenti, ma tu lo fai in modo diverso.
Adoro questo scritto nella sua interezza, nonostante sia fortemente drammatico.
La cosa che più mi ha colpito (perché è assolutamente vera) è il fatto che la persona dica di fregarsene, veda con amara lucidità il mondo che lo circonda e ne faccia un'analisi spietata e brutale, senza falsi sentimentalismi.
Adoro davvero, senza esitazioni nelle preferite.
A presto,

-Cass.

Recensore Junior
09/09/16, ore 23:36
Cap. 1:

La prima sensazione che mi ha lasciato questa poesia è stata una leggera malinconia che non dev'essere frainteso con il lato negativo del termine, anzi! Trovo che il tuo modo di esprimere la malinconia sempre, ma in particolare in questi versi, smuova qualcosa a chi li legge o ascolta attentamente. In un primo luogo potrà pure sembrare banale tristezza, ma ecco che poi queste parole entrano più in profondità, facendo realmente riflettere. E' questo il motivo per cui la seconda cosa che ho pensato, poco dopo, è stata: "è bellissima".
Non capita sempre di pensare a cosa ne è del nostro ego, quali nostre o altrui azioni ne causa la "morte" come nel caso della tua poesia, e potersi rispecchiare nelle esperienze tramutate in versi di qualcun altro, sentirsi accomunati, trovo che sia la riuscita più bella di ciò che vuol dire trasmettere attraverso la scrittura.

La tua poesia mi colpisce sotto tanti punti di vista, in primis il tuo stile come già sai, ma soprattutto per quella domanda: "non soffri?" e poi quel "no, grazie". Non è forse quello che facciamo tutti ad un certo punto? Ci vietiamo di soffrire con l'illusione che in questo modo sarà tutto più semplice e ne siamo convinti. Andiamo avanti come se nulla fosse e quando di tanto in tanto ci ritorna in mente quel ricordo amaro, se per qualche ragione ci abbandoniamo ad esso, ecco che siamo subito pronti a giustificare a noi stessi che è stato solo un attimo di debolezza. O forse il significato che ho voluto dare alla poesia è solamente un viaggio un po' assurdo della mia testa come al solito, chi lo sa...

Ti ringrazio per avermi permesso di riflettere su qualcosa a cui non mi capita spesso di pensare, che fosse o meno il senso della tua poesia.
La trovo meravigliosa e non mi vergogno a dire che è stato faticoso trovare le parole per lasciarti questa recensione (motivo principale dell'ora tarda con cui te la sto scrivendo), semplicemente perché qualunque cosa volessi dire non era all'altezza.
Grazie per aver condiviso questa parte di te, spero che continuerai a farlo ancora!