Carissima Riccarda,
Mi ero appena messa a tavola per cenare, ma essendo sola soletta ho aperto efp. E ho letto il tuo messaggio. Mi sono catapultata qua lasciando la frittata nella padella. Ma tranquilla, di tanto in tanto ho sbocconcellato qualcosa, tanto che per quando avrò finito la recensione probabilmente sarà finita (nota: è finita davvero, non sono morta di fame ;) ).
Cosa posso dire? Già dall'introduzione non vedevo l'ora di leggerla. La dedica poi, è speciale, grazie. Grazie anche per aver accolto la mia richiesta. Mi hai fatta felice, non dubitarne. Ma triste al tempo stesso, perché la storia d'amore tra Charlus e Dorea è commovente. È tragica a volte, con momenti difficili come ha scritto Dorea nella sua lettera. Ma è costellata di momenti felici e potenti, e di momenti di serenità rassicurante che fanno pensare "ne è valsa la pena". Ne è valsa la pena per loro, e varrà sempre la pena per tutti lottare per ciò in cui si crede e per chi si ama. Adoro questi due personaggi, lo sai. Li ho adorati ne La Chiave di Volta, e prima ancora che Dorea morisse temevo tale momento. Ma poter rileggere di loro, ah, che regalo!
Loro da giovani, Charlus così caparbio, con quel luccichio nello sguardo che James ha ereditato. La sua sfacciatezza che farebbe venir voglia di sbattere la testa al muro. E Daniel che se lo deve sopportare :D Ah, ma lui è innamorato, la conquisterà.
Poi passa il tempo, e Dorea è cambiata. Sa che ciò che dice Charlus è giusto, ma non riesce a non avere paura. Dovrebbe lottare contro tutto ciò che ha sempre conosciuto. Ma Charlus è lì per lei, ed è una promessa su cui può contare.
Così scappano, e oh, non hai idea di quanto abbia apprezzato la presenza di Marius. Il fratello Magonò, che forse è l'unico che Charlus teme, perché l'unico dei Black per cui ha rispetto. Come se fosse l'unico sano di mente (che poi non è così distante dal vero ;) ). E con quel suo giuramento solenne, Charlus cresce. È cresciuto da quando ha magicamente portato i libri in classe alla bella Serpeverde. È diventato adulto, è pronto a prendersi cura di lei lasciandola comunque libera. La ama, e non ha intenzione di tirarsi indietro.
Poi Dorea che sta male. Uno dei momenti cupi della sua vita. E l'amore di Charlus si mostra grande, immenso, ancora una volta. Non l'abbandonerà mai. L'ha promesso, ma non è solo per quello. È che la ama, la ama e non gli importa nient'altro. La ama, e tutto il resto viene dopo.
E di certo il suo amore e la sua fiducia non sono riposti male. Perché la fragilità e la felicità fuse assieme sono un'immagine di grande tenerezza.
L'unica brutta piega nella loro storia è forse la mancata verità sulla seconda gravidanza. E in quell'urlo si legge tutto il dolore di Charlus, tutta la sua angoscia, perché non può essere vero, non può avergli mentito su un particolare così grande, così importante. L'amarezza, perché "è nostro, non tuo!". La delusione, verso se stesso e verso lei, anche se forse se ne vergogna, perché non vorrebbe provarla, ma non può fare altrimenti. Gli ha mentito, e sembra che tutto debba finire.
Ma sappiamo che non è così, sappiamo che si ameranno per anni, e avranno un secondo figlio. Qui il terrore di ciò che Dorea ha passato in giovinezza viene a galla, perché sa che è tutto vero, sa che i suoi consanguinei sono capaci di tutto. E prega non debba mai riaccadere. Sai, anche se la storia è dal punto di vista di Charlus, si capisce benissimo cosa prova Dorea, quali sono i suoi pensieri. Davvero non è difficile immaginarli, forse perché quei due sono così legati, che in fondo conoscono l'uno l'animo dell'altra, sanno quali sono i turbamenti, le preoccupazioni.
E sanno tornare a ridere, nonostante tutto, perché "Non ti sembra un po’ presto per dargli il permesso di condividere la stanza?". Ecco, nonostante leggendo continuassi a ripetere "Nooo, nooo" tra il sorpresa ed emozionata ad ogni momento, alternavo i "nooo" alle risa. Quelle risa un po' meste, che "ti fanno piegare gli angoli degli occhi verso il basso e ti incidono le rughe un po’ più in profondità attorno alle labbra". Un riso così, genuino, spontaneo, ma che è conscio che durerà poco. Perché più mi avvicinavo alla fine, e più avevo paura.
Quando ho letto la data e l'intestazione della lettera, mi sono fermata. Non volevo, semplicemente. Non volevo leggerla perché voleva dire essere arrivati alla fine, voleva dire che i secondi erano ormai contati. Ma non ho resistito a lungo. Sai, è stata una sorpresa. Perché te ne avevo parlato, ma non volevo neanche forzarti a scriverne. Il fatto che tu abbia scritto la lettera così, perché ti andava, è molto meglio che se non te l'avessi chiesta io. Che dire? È Dorea, è sempre Dorea. È sempre la fantastica Dorea, che sa usare le parole e sa esprimere emozioni con esse. Perché si capisce che la vita ordinaria che avrebbero potuto avere le fa proprio schifo. E che lei è mille volte meglio dell'altra donna, non ci sono paragoni xD l'altra si sarebbe stufata, sarebbe stata una persona normale, e Charlus non poteva avere una persona ordinaria al suo fianco. E la vita che avrebbe avuto? Piena di successi certo, come gli aveva detto il padre, ma insomma, davvero sarebbe stata meglio? Avrebbero mai rinunciato a James e Sirius? No, mai. E questa basta come risposta a tutti gli interrogativi, tutte le svolte in cui si sono scelti l'un l'altra rinunciando a una vita normale. Perché la loro è una grandissima storia d'amore, iniziata con un luccichio nello sguardo "Oh no, Charlus, non quello sguardo! Non ora!" e finita con la promessa che sarà per sempre.
Grazie, grazie per questa storia, per La Storia, per la dedica, per la tua costanza, e per tutto.
Con affetto,
Ma_AiLing |