Recensioni per
Muren
di Silvar tales

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/10/16, ore 20:43
Cap. 1:

Oddio...ç_ç Fino all'ultimo non mi aspettavo un finale triste, e devo dire che mi si è spezzato il cuoreç_ç Ma del resto messi alle strette in condizioni simili, con un'ambientazione tanto ostica.
Adoro il genere cyberpunk, quindi appena ho visto questa storia ho dovuto correre a leggerla. E' il mio sottogenere preferito della fantascienza (cosa buffa, perché di per sé la fantascienza non mi piace nemmenoXD) e tu sei riuscita non solo a renderlo molto bene, ma ad aggiungere anche tanti dettagli!
L'ambientazione prima di tutto, che per una storia a tema cyberpunk è atipica e molto, molto interessante: sul fondale marino, in cittadelle che sono "bolle d'aria". Sarebbe interessante sapere come l'umanità è arrivata a ridursi in questo modo, per colpa di chi, con quali dinamiche. Ma immagino che ai fini della storia non ci interessi, anche se la curiosità è dura da reprimere XD
Devo farti i complimenti anche per la scelta (e la creazione) dei termini, tecnici e dettagliati. Non hai lasciato niente al caso, hai dato un nome ad ogni cosa, e lo hai fatto benissimo. La storia non risulta di difficile comprensione, e niente viene lasciato al caso. Hai creato un universo costruito così bene che avresti potuto usarlo per una long!

Ti faccio i miei complimenti, le fanfiction/orignal cyberpunk sono sempre troppo poche e sono davvero felice di essermi imbattuta nella tua questa sera!*w*
Buona serata! <3

-Rika

Recensore Master
19/09/16, ore 22:11
Cap. 1:

Buonasera!
Lo so che avevo detto che sarei passata nel pomeriggio ma ho avuto dei contrattempi e mi dispiace ;;
Anyway, non sono qui a parlare a vuoto ma ho intenzione di spulciare questa one shot nei minimi dettagli.

Partiamo dall'inizio (sperando di non essermi dimenticata nulla): la prima cosa che ho pensato appena ho iniziato a leggere è stata che amo quando si creano universi totalmente differenti dal canone e se ne descrivano i minimi dettagli perché certe volte è difficile calarsi nelle descrizioni di nuovi universi e più informazioni si ricevono dallo scrittore, più è possibile immaginarsi cosa egli abbia in mente.
Per cui hai dato un'infarinatura storica di quel che sta accadendo in quel dato istante (e che sviluppi poi più in là nel racconto) e hai descritto la divisione del mondo attuale.
E, ripeto, sei stata dettagliatissima: mi sono immaginata queste citybulb simili alle città sottomarine della saga del Mondo Emerso e per me è stato come tornare all'infanzia; con la differenza che qui, ovviamente, siamo in un realtà distopica e cyberpunk (adoro♥).
Mi piace tantissimo anche il fatto che siano tutti isolati, mi ricorda un po' il progetto che gli americani avevano in mente di pianificare durante la guerra fredda, quello di computer isolati che permettessero, anche in caso di attacco nucleare, di poter continuare a rimanere operativi.
Non so se ti sei rifatta a quel progetto per descrivere il funzionamento del sistemo cibernetico delle citybulb, ma mi ci hai fatto pensare intensamente ahah!

Fai molto uso di anafore, che è un dettaglio che adoro, perché sottolinea il tono drammatico, pesante, oppressivo della situazione in cui vivono gli abitanti di questa "Terra sommersa" e perché mi pare un parallelismo con il luogo in cui abitano, in cui la pressione "fisica" è a livelli stratosferici e anche quella "psicologica" non è da meno, con un governo oppressivo per i motivi che riporti in fondo.

E le figure retoriche, le similitudini e metafore che hai utilizzato lungo tutto il testo, gn♥, le ho adorate: era appropriate a contestualizzare lo stato d'animo generale dei personaggi e l'ambiente in cui sono stati calati. Bello, davvero.

Poi, dopo un piccolo, breve inizio, passi ad introdurre, per quanto possibile, i personaggi che si mostrano attraverso le loro azioni e i loro hackeraggi, più che per vere e proprie descrizioni e anche questo è una cosa che ho apprezzato tantissimo: attraverso la maestria di Deidara nel immettere quel baco nel sistema di un sottomarino, capiamo quanto sia intelligente, estremamente spericolato, audace ma anche sicuro di sé.
Mentre Sasori, dal canto suo, pare più tranquillo, lo Yin di quella coppia così stramba che cerca in ogni modo di trovare “lo strappo nella maglia” (per citare Montale) e scoprire quanto più possibile di quell'ignoto mondo marino che li circonda.
E sarà poi quello strappo nella maglia a far avvenire quella tragica fine. Perché spesso ci si dimentica che sì, uno strappo è penetrabile, ma da due parti differenti.

Un'altra cosa che ho apprezzato particolarmente è il linguaggio preciso che usi per descrivere le componenti dei computer e dei corpi dei nostri protagonisti, perché grazie a ciò sei riuscita a rendere il tutto più realistico di quanto potesse essere in realtà: diceva Herbie Brennan, che più una cosa riesci a descriverla nei minimi particolari e con le parole giuste e più che la puoi rendere reale, tangibile e affascinante.
Ecco, tu hai reso una cosa che già amavo, ovvero l'universo cyberpunk, ancora più affascinante.

Due scene che ho particolarmente amato sono state quando Sasori comincia a fare il suo backup dati e si libera da quell'ingombrante imbracatura che gli è stata addosso per tre mesi e la scena finale, del suicidio, lo sguardo rivolto verso l'alto quasi in un disperato bisogno di aiuto o una sorta di epifania per la verità.
La prima mi è piaciuta perché nelle parole da te usate si sente tutta la pesantezza del ritorno alla realtà fisica dopo mesi a vagare per quella cybernetica: riecco il dolore, la stanchezza, la sonnolenza, il bisogno di nutrimento, i sentimenti prepotenti...
La seconda invece è stata sia drammatica, quanto evocativa: l'ho già accennato il modo in cui l'ho vista, ma vorrei sottolineare ancora una volta che lo sguardo rivolto verso l'immenso è sempre un'immagine che non passa mai di moda, attuale, atemporale.
Per quanto possiamo andare avanti con la tecnologia, per quanti organi di metallo possiamo indossare, l'uomo sarà sempre inevitabilmente attratto verso l'alto, verso l'immenso, verso lo sconosciuto e il suo sguardo sarà sempre rivolto verso quel “lassù ignoto”.
Mi è piaciuto, sì.
Ora la smetto di fangirlare.

Per quanto riguarda il lato tecnico non ho trovato errori né di ortografia, né di battitura, il che significa che hai avuto una grande cura per questa one shot but un piccolo appunto che devo farti, riguardo la prima parte, è questo: "let’s having fun!" -> let's HAVE fun.
Il lessico è specifico ma anche semplice, soprattutto nei dialoghi, scorrevole perché non ci sono ripetizioni e piacevole.

Detto questo, scusami ancora per l'immane ritardo, di solito sono puntuale con le recensioni ;;
A presto♥
I n t e r f e c t r i x

Recensore Master
16/09/16, ore 10:33
Cap. 1:

Mi chiedo perché leggo queste storie la mattina.
Sil, io mi sento in difficoltà quando leggo storie così interessanti, complicate (io non capisco nulla di cybercose xD) e ovviamente tristi.
Però... è stato fantastico! Tutto questo mondo che hai creato e tutto questo piano di Sasori e Deidara. Bellissimo.
L' aspetto macabro l' ho trovato nelle descrizioni e nelle condizioni dei due ragazzi. Mi sono leggermente "spaventata".

Continua così Sil! Sto saltellando dalla felicità nel ritrovare tutte queste storie bellissime.

Alla prossima ♡
Alexys