8 - “Reverse” di Occhi di Nebbia.
Totale: 40.8/50.
1) Grammatica e ortografia: 4.8/5.
La grammatica va bene, c’è solo una piccola imprecisione.
“Andiamo figliolo, sono tuo padre!”: davanti a “figliolo” ci vuole la virgola (- 0.20).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 8/10.
Il tuo stile mi è piaciuto abbastanza. È avvincente, descrive bene, col giusto ritmo, la giusta intensità, una scena d’azione, visto che il momento descritto è imperniato tutto su un ultimo, cruciale dialogo tra padre e figlio.
Per mio gusto, l’ho trovato un po’ troppo semplice – anche se non in generale, ma proprio per l’impostazione della storia, che era quasi tutta un botta e risposta con poco spazio per le descrizioni dei sentimenti e l’introspezione – e un po’ freddo, nel senso che penso tu abbia sacrificato l’emotività alla pura descrizione dell’azione – e un po’ mi è dispiaciuto, visto che il momento poteva essere davvero stra carico di pathos!
3) Titolo: 3/5.
Il titolo che hai scelto non mi piace. In linea di massima, non amo i titoli che sono in lingue diverse dall’italiano e, benché ci siano delle eccezioni, questo non ne fa parte.
È breve, il che è positivo, ma non lo trovo incisivo né interessante, e secondo me è anche poco appropriato rispetto alla storia.
4) Caratterizzazione del personaggio: 8/10.
Hai descritto bene Barty Jr. È folle, delirante, esaltato, la sua personalità si riconosce subito e non delude. Le frasi che rivolge al padre mi sono sembrate molto plausibili: giusta anche l’accusa di averlo ucciso (condannandolo prima ad Azkaban e tenendolo segregato poi, si può dire che l’abbia privato della sua vita) e la frase finale secondo cui sente di non avere una padre mi è sembrata molto azzeccata.
Ci sono, tuttavia, due punti su cui non sono convintissima.
In primo luogo, sono perplessa sulla possibilità che padre e figlio possano aver avuto davvero un chiarimento, perché mi pare di ricordare che Barty ammette di aver aggredito il padre alle spalle e di averlo ucciso subito, trasfigurandolo poi in un osso e seppellendolo. Credo sia così anche perché, come sai, era ben di fretta in quel momento, perché doveva battere sul tempo Harry che era andato a chiamare Silente.
Inoltre, penso che Barty Sr. sia troppo lucido. È vero che quella notte alternava uno stato di tranquillità in cui pensava di essere ancora al tempo in cui aveva una famiglia felice e uno stato di consapevolezza “delirante”. Nella tua storia, invece, è molto lucido, e questo mi sembra poco IC con la realtà del momento: anche se fosse stato consapevole di chi aveva davanti, dubito sarebbe stato in grado di obiettare, cercare di convincerlo a non ucciderlo e parlare con lui, ma penso sarebbe stato in pieno panico, delirante e farneticante.
5) Attinenza al bando e alla categoria: 9/10.
La tua era una bella assurda. Non tra le più difficili, ma mi è piaciuto molto come l’hai costruita, gli indizi che hai lasciato per far indovinare il personaggio, la scena e il momento scelto.
Purtroppo la storia non era per niente difficile. Era descritta anche in modo abbastanza criptico, diciamo non immediato, ma la scelta dei personaggi che hanno ucciso il proprio padre è purtroppo molto limitata: Barty Jr. e Tom Jr. E l’unico che può accusare suo padre di averlo “ucciso”, anche se solo metaforicamente, è il primo – per esempio, se avessi scritto “Tu mi hai abbandonato”, sarebbe stato ugualmente corretto e avresti aumentato il dubbio!
6) Gradimento personale: 8/10.
La tua storia mi è piaciuta.
Ti confesso una cosa, all’inizio pensavo stessi parlando di Tom Jr. ed ero tutta esaltata all’idea, mi piaceva un sacco la scelta di averlo reso così frenetico, così delirante, così indiscutibilmente estasiato all’idea di uccidere suo padre – sarebbe stato poco convenzionale, ma l’avrei amato! Poi mi sono resa conto che non poteva essere, c’erano dettagli che stonavano: il comportamento del padre, la stessa frenesia che prima mi era piaciuta tanto (eccessiva nel finale, se fosse stato Tom) e quel “Tu mi hai ucciso”, e ho capito che in realtà parlavamo di Barty Jr. – in realtà non era difficile, si sa solo di loro due che uccidono il proprio padre.
Però devo dire che, a parte la delusione di scoprire che non stavi parlando del mio amato Tom, la storia mi è piaciuta molto, nonostante la piccola perplessità su quanto possa essere probabile – poco, secondo me – che i due abbiano veramente avuto un confronto.
- Parere dell'altro giudice: 25/30.
È sicuramente una drabble che rimane impressa. La smania di Barty Crouch Jr è percepibile attraverso le costanti ripetizioni di "padre". Si avvertono l'impazienza, l'amaro trionfo e l'astio del protagonista. Hai caratterizzato benissimo Barty, in particolare ho gradito questo dettaglio, poiché suggerisce l'importanza del momento: "Alzò la bacchetta in modo quasi solenne e, con gli occhi deliranti [...]". Non reputo impossibile che Barty abbia omesso nel suo racconto di aver dialogato col padre, prima di ucciderlo alle spalle mentre fuggiva; certo, il Veritaserum costringe a dire tutto, ma questo costituisce un dettaglio non rilevante ai fini della ricostruzione dei fatti. Ciò che mi lascia perplessa è la lucidità di Barty Crouch Senior: sembra perfettamente consapevole di avere di fronte a sé il figlio, ma in quel momento era completamente ammattito, blaterava su Weatherby e non sapeva dove fosse, quindi i conti non mi tornano del tutto. Ho trovato la drabble abbastanza lampante, nella ricostruzione dei dettagli sei stata talmente precisa a inquadrare Barty Junior che l'hai "svelato" troppo. Indovinare era facile anche perché sappiamo solo di Barty e Tom Riddle che uccidono il proprio padre, quindi quel "tu mi hai ucciso" riferito al padre stesso ha tolto ogni dubbio. La drabble non mi convince a livello di attinenza al bando, ma non ti ho penalizzata ulteriormente perché il contenuto e la sua resa mi piacciono veramente tanto. |