Ed eccomi finalmente al secondo capitolo!
Innanzitutto ti vorrei ringraziare per le belle recensioni che mi hai lasciato: le ho lette e prometto di rispondere appena avrò un attimo di tempo. Poi volevo dirti che ho adorato in particolar modo questo capitolo, e per una cosa stupida in realtà, perché credo che tu non lo conosca. In effetti, il collegamento che ho fatto sembra più un volo pindarico, però è stato così immediato per me che mi ha fatto gioire.
Loyd!
Mi ha ricordato in modo troppo strano una scena di un libro che io personalmente adoro, a dispetto di autrice e quant'altro: L'ultimo orco. In questo libro il protagonista ha a che fare con uno strozzino e viene "analizzata" in modo molto ironico direi proprio quest'arte dello strozzino, di colui che presta i soldi e aumenta in modo esponenziale gli interessi, in modo che chi si indebita con lui non riesce mai ad uscirne, non importa se un po' alla volta restituisce i soldi. Nel libro, ti dicevo, il protagonista viene a contatto con questa figura e con un'altra, che praticamente fa lo stesso mestiere ma che lui definisce "prestatore". E in effetti non è come il primo, ma mette in atto una serie di manovre atte ad aiutare veramente il suo cliente. Boh, tagliando corto, c'è tutta una serie di ragionamenti che partono proprio da questo concetto: strozzino. E in qualche modo il tuo personaggio, seppur totalmente differente dalle atmosfere e stili di quel libro, me lo ha ricordato.
Tutto questo delirio con gli occhi a cuore per dirti che ho amato particolarmente la riflessione a cui porta questo capitolo: è profonda e la analizza in modo davvero coinvolgente e azzeccato, secondo me.
Il personaggio di Loyd, tra l'altro, è molto originale e ben equilibrato, oserei dire perfetto in questa sua prima apparizione. E' un uomo senza scrupolo, che dice "chiamatemi strozzino, è quello che sono" quasi con un sorrisetto compiaciuto, "perché tanto è da me che voi venite. Io prendo solo quello che mi spetta" con la sua logica schiacciante. E come dargli torto? Questi sono i fatti, ma resta comunque l'odio imprescindibile che uno prova verso di lui. Mi piace il modo da borghese in cui lo hai ritratto, però ne hai accentuato al meglio certe gestualità tanto da estremizzare la sua figura con ironia, fino a far capire che le arie da nobile che si dà sono senza l'eleganza di chi è di rango nobile. Come un borghese pacchiano che ostenta la sua ricchezza, con il bastone e due gorilla ai lati. E' divertente immaginare questo uomo sottile, magrolino, tra due sciommioni, quasi a dare l'idea di un insetto pronto a essere schiacciato. Ma non è la statura che conta, è il cervello, e in questo caso il gorilla è più stupido del parassita, il quale sa come mangiare a sbafo.
Davvero complimenti!
Ma tutto il capitolo, come ti avevo preannunciato, mi è piaciuto moltissimo. A partire dal modo in cui reagisce il nostro Cavaliere della Luna, il quale è meno frivolo di come lo avevo immaginato. E ha ragione: per giocare così tanto con la sorte in un torneo simile, ci vuole più dell'arroganza e della caccia alla gloria. Ci vuole la disperazione di chi non ha nulla da perdere e troppo da salvare. Questo capitolo mi ha fatto amare ancora di più il protagonista, il quale ci mostra cosa nasconde finalmente sotto quella maschera di uomo divertente, da pubblico, amato dalle donne e desideroso da attenzione. Un bellissimo contrasto con il capitolo precedente, non c'è che dire.
I dialoghi e il modo in cui hai bilanciato essi tra descrizioni e gestualità e comportamenti dei personaggi è davvero molto equilibrato. Come sempre ti faccio anche i complimenti per le descrizione, anche se ormai sarebbe superfluo e ripetitivo dirlo, ma io mi sento di ricordare quanto sei attenta a questi dettagli, e credo che sia giusto esaltare una qualità di un autore, quando lo si legge.
Il narratore onnisciente non è tra i miei preferiti, questo lo sai, ma tu lo gestisci abbastanza bene, senza creare confusione nella mente del lettore, facendolo passare in modo brusco da un personaggio all'altro. Tutto, quindi, è reso in modo chiaro e coinvolgente. La lettura è molto scorrevole, e questo capitolo in particolare mi ha preso davvero tanto. Complimenti!
La trama si infittisce e arricchisce di nuovi dettagli. Scopriamo che il protagonista è vedovo e che la figlia rischi di diventare schiava se lui fallisce. In un certo senso non si può permettere neanche il lusso di morire o perdere, perché la figlia subirà comunque quel destino, poiché anche la morte sarebbe una sconfitta. E' uno di quei casi in cui un disperato ha comunque qualcosa da perdere, ora che ci penso, e questo rende il gioco e l'introspezione da creare ancora più interessante e particolare.
Hai giostrato molto bene le reazioni di Duncan: prima tranquillo e distaccato, poi fremente rabbia ma imprigionato dalle sue stesse catene; e infine colmo di grande determinazione ma comunque aggravato dal peso della colpa. Comunque andrà a finire, è stato lui la causa di quei mali, come gli ricorda anche lo Sciacallo, e questo è il peso più grande per un padre da portare nel petto.
Complimenti davvero per questa piccola storia. Continuerò il prima possibile.
A presto!
P.S. Quasi dimenticavo, nella foga del capitolo. Non ci sono errori grammaticali o di sintassi, è uno dei capitoli più curati che ho letto tra i tuoi, e anche questo, il non avere certe distrazioni, ha aiutato nel farmi godere la lettura. Con questo specifico che i tuoi scritti sono sempre molto curati, i refusi capitano a tutti, eppure qui non ci sono, e quindi mi premeva sottolinearlo in particolar modo. Adesso smetto di rompereXD Complimenti (credo di averlo ripetuto così tante volte di avertelo dato a noia... ma è colpa tua che mi hai saputo prendere così tanto. Grazie per questo meraviglioso capitolo)
P.P.S. Il personaggio di Loyd, nonostante mi vien voglia di ucciderlo con le mie mani, mi ha catturato davvero tanto. Quando si dice non saper resistere al fascino dei cattiviXD Spariscooooooooooo! (Recensione modificata il 18/12/2017 - 07:06 pm) |