Recensioni per
Il Fascino Delle Cose Usate
di yua

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/06/17, ore 15:45

Complice la non voglia di studiare per il prossimo esame che dovrei preparare, mi sono imbattuta in questa - fantastica - raccolta di One Shots e non leggerle, non recensirle fin dalla prima mi è stato impossibile. Quindi, mandato nel cestino il piano di passare il mio pomeriggio piegata su libri e appunti, mi sono rimboccata le maniche e iniziamo a fare il mio "lavoro".
Parto dicendo che amo la KiroKen, è una delle mie ship preferite, e poter leggere di loro mi riempie sempre il cuore di gioia. Per quanto riguarda questo primo capitolo, dunque, il tema delle cose usate lo hai trattato benissimo, mi è piaciuto molto come è iniziata questa storia, e il fatto che la conclusione abbia ripreso le prime righe e abbia inglobato in loro la presenza di Kenma, adesso, tra quelle cose usate che tanto hanno da sempre affascinato Kuroo.
Da quanto ho iniziato a leggere non sono più riuscita a distogliere lo sguardo dal testo. Mi ha completamente catturata e catapultata all’interno di questa storia. Quando hai descritto la casa di Kuroo mi sembrava di essere lì, quando hai descritto la prima volta in cui vedeva Kenma mi è parso di essere investita anche io da quel suo sguardo ricco di storie da raccontare, quando hanno corso sotto la pioggia, quando si sono risvegliati dopo il temporale, la rabbia del maggiore quando è andato – finalmente – a prendersi quello che sentiva appartenergli. Tutto, ho vissuto tutto vividamente sulla mia pelle, ogni singolo attimo.
Il legame che unisce i due è percepibile fin da subito. Sono legati indissolubilmente, si sono incontrati e scontrati grazie a quel primo sguardo e prendersi cura l’uno dell’altro è stato inevitabile. Non è stato solo Tetsuro a salvare Kenma dalla sua vita di strada, ma è stato Kozume stesso a salvare il moro da una vita che non aveva propriamente una sua via. In Kenma, Kuroo, ha trovato il suo posto, la sua strada e c’è voluto un po’ perché se ne rendesse conto però alla fine è riuscito a capirlo e non ha avuto paura di impossessarsi della sua storia.
Anche le apparizioni di Sugawara sono state molto azzeccate secondo me, conferisce un punto saldo nella vita senza ancore di Kenma. Far interpretare proprio all’alzatore della Karasuno proprio il ruolo di “mamma” anche se si entra un po’ nel solito cliché, è azzeccatissimo, perché è sua quella parte.
Okay, dopo questa sbrodolata, posso ritenermi soddisfatta.
Davvero complimenti per questo capolavoro, è una storia molto bella, ben strutturata e molto ben scritta. Ha in sé una dolcezza strepitosa, delicatezza e una forza di sentimenti impressionante. E’ stata davvero una scoperta piacevole da fare oggi, e il tempo sottratto allo studio per dedicarlo a te non è stato affatto sprecato anzi, ne è valsa davvero la pena. Ed è stata gioia pura poter scoprire questa piccola raccolta che mi era sfuggita per chissà quale motivo.
Corro a recuperare subito i prossimo capitoli, a presto,
   Fee.

Recensore Junior
26/09/16, ore 15:23

Buongiorno Yua!
Per prima cosa, vorrei ringraziarti per aver pubblicato una KuroKen. Hai scritto essere la prima volta che lo fai, e mettere piede in una nuova coppia attraverso una AU é veramente difficile, essendo la tipologia piuttosto difficile da affrontare sia per costruzione generale di un universo a parte, sia per la creazione di relazioni sociali completamente nuove naturalmente. Quindi certo, non fatico ad immaginare il motivo per cui credessi di essere finita pesantemente lontana dal carattere originario dei personaggi! Prima di commentare la storia, quindi, ci terrei a dirti proprio questo: Credo sia normale essere un poco OOC in alcune AU. (?) Alla fin fine, il carattere di una persona non é certo un blocco unico che trova spiegazione solo in rapporto all'interiorità "illibata" di una persona. Al contrario, é più come un albero, la cui nascita è generata da un solo seme, ma che necessita di infiniti additivi esterni per trovare poi il modo di crescere e formarsi in un modo unico e diverso da quello che avrebbe se lo stesso identico seme fosse posto in un habitat diverso. La percentuale di acqua presente, il tipo di fauna attorno, la qualità del terriccio e dell'aria, tutto lo influenza, e così anche il carattere di una persona viene influenzato non solo da chi è biologicamente, ma anche dal tipo di famiglia, ambiente, amicizie che incontra e che irrimediabilmente quanto spesso inconsciamente influenzano il modo in cui una persona poi si sviluppa. Quindi é naturale che il cambiamento dell'ambiente attorno e e della vita generale di un personaggio crei nella caratterizzazione dello stesso un risultato diverso da quello avuto con il personaggio originale, non preoccuparti!
Ma insomma, detto questo magari sarebbe ora a passare al vero motivo per cui commento, ovvero la storia: Mi é piaciuta moltissimo. Davvero. Adoro le Alternative Universe, non dico di preferirle alle originali ma sicuramente non le giudico meno attraenti di queste ultime, e la tua é in generale molto molto molto molto mooolto carina. ♡ Ho apprezzato tantissimo l'attenzione con cui sei riuscita a descrivere la passione di Kuroo per le cose usate attraverso poche ma fondamentali pennellate di tastiera (?), i corti ma particolarissimi aneddoti con cui ci hai deliziato riguardo il suo passato rendendoci partecipi della sua vita, delle sue scelte a volte piuttosto opinabili e del suo (eccentrico) debole per qualsiasi cosa abbia una storia da raccontare, dalle cose più utili come la macchina a quelle più facoltative (eppure così ugualmente importanti ai suoi occhi) come i mille e più gadget che tiene in giro per casa, accumulatisi al punto tale da trovare difficile anche muoversi dentro di essa. Mi ha fatto inizialmente strano la scelta delle età sinceramente, seppure più per una questione di abitudine che per altro, ma capisco che sia stata una scelta necessaria per lo sviluppo della storia quindi anche qui, nulla da dire! Avrei voluto vedere più Sugawara, sai? Mi é dispiaciuto fosse una presenza così flebile mannaggia, anche perché da come ne hai parlato si capisce che é un personaggio che ha ed ha avuto comunque sia la sua parte importante nella vita di Kenma. Come si sono conosciuti? Come ha fatto ad avvicinarsi ad una personalità così schiva e difficile come quella di Kenma? Di quanto tempo prima si parla? Qual é il suo collegamento con i ragazzini che si prostituiscono? Dove sta Daichi, che tanto lo sappiamo che ci sta? Dovresti davvero pensare di fare uno spin-off e pubblicarlo, o anche una serie di spin-off, perché la storia é carinissima ed ha potenzialità che non dovresti assolutamente lasciar sfumare nella sterilità di un non continuum! Ma insomma, delirio permettendo, direi che ormai e visto che l'ho citato posso anche passare al secondo personaggio fondamentale di questa storia: Kenma.
Kenma, Kenma, Kenma. Da dove iniziare con Kenma? Dalla storia della sua vita? Dall'ingestibile tristezza che pervade chiunque legga del suo triste passato? Dalla depressione che scatena il venire a conoscenza della violenza fisica e psicologica che ha vissuto e continua a vivere fino a quasi la fine della storia? Della sua (nonostante ciò) incredibile delicatezza? Una cosa é certa, adoro il tuo Kenma, é uscito di una dolcezza e incertezza impressionante, sembra un pulcino bagnato che tenta di appallottolarsi in una giornata (una vita?) di vento facendosi il più piccolo possibile per non essere trascinato via, con tutte le piume arruffate e gli occhietti a fessura per non iniziare a lacrimare man mano che l'aria gli asciuga le iridi rotonde. É così piccolo, così fragile, eppure così forte se si considera il passato che ha vissuto. L'amarezza iniziale nel venire a conoscenza (o riconoscere, perché inizialmente quasi si spera stia lì per sbaglio o da poco tempo, in quell'ambiente sporco e sfruttato in cui Kuroo e Bokuto si ritrovano quasi per sbaglio, sulla cresta di una ubriacatura durata quell'ora di troppo) della vita che fa é incredibilmente nulla rispetto alla consapevolezza che ti colpisce come un tir quando, andando avanti nella trama, scopri che non é solo il passato il problema. Purtroppo. Ma dimmi, di quanta sfortuna hai voluto sovraccaricare il povero Kenma? Non bastava il lavoro e il passato, sei riuscita a farlo malmenare del compagno della madre anche? Davvero??? Poi uno si domanda perché abbia bisogno di leggere storie felici. E meno male che almeno hai fatto un lieto fine o non oso pensare che--!
... Ma comunque sia, tornando a noi. Posso scrivere le scene che ho preferito, o risulto essere troppo prolissa?
... ... Ma no dai, tanto ormai si é capito che questo commento sarà incredibilmente lungo. Allora: Prima di tutto, ho adorato, super adorato la scena della cena insieme finita in acqua e tempesta.
Cito dal testo una delle mie parti in assoluto preferite:

"Lo aveva trascinato sotto l'acqua scrosciante, costringendolo a chiedere alle sue gambe uno sforzo immane; Kuroo era alto e veloce, ma Kenma non sarebbe potuto rimanere indietro nemmeno volendo – la mano dell'altro, grande e calda contro la sua, non sembrava volerlo lasciar andare nemmeno per sogno.
Dopo i primi passi impacciati divenne più semplice, correre con lui per le stradine di una città che sembrava paralizzata da quel piovoso imprevisto.
Kuroo non si sarebbe fermato per così poco, e non lo avrebbe permesso nemmeno a lu.
Fu allora che cominciò a ridere."

Ed io a piangere. (...) Questa scena é di una tenerezza disarmante, Kuroo é perfetto, Kenma è perfetto, loro sono perfetti. La risata di Kenma, le frasi di Kuroo, la colazione del giorno dopo con un (ultra dolcissimo) caffè, il secco "miao" di risposta al nomignolo affibbiatogli dal maggiore. L'intera storia é raccontata alle giuste velocità, non troppo lenta e non troppo veloce, e lo stile con cui viene raccontata dona una uniformità ed una continuità veramente apprezzabile che non appesantisce mai, nonostante la lunghezza non indifferente della tua pubblicazione! Devo dirlo sinceramente, non sono molto abituata a questo tipo di stile perché sono una persona che lavora molto sulle subordinate e sulle frasi infinite (...), ma apprezzo tantissimo il risultato e devo dire che per questo tipo di storia é senza dubbio il più congeniale.
Il finale mi ha lasciata fino all'ultimo sulla cresta del dolore/piacere, la necessaria accortezza che Kuroo mostra nei confronti di Kenma é bellissima ma quasi dolorosa ad un certo punto, perché man mano che avanza nella lettura il lettore si rende conto di quanto anche le più piccole cose che si danno per scontate conoscendo una persona e sviluppando un interesse simile, in situazioni del genere possano essere difficili da affrontare. Un contatto umano, una frase, una battuta lasciata sul momento o l'invitare qualcuno a casa, sono tutte cose che la gente fa senza pensarci e che invece Kuroo deve dosare bene nel proporre. É tutto così... Fragile, come se fosse un equilibrio che potrebbe andare distrutto da un momento all'altro. Il confronto finale é stato poi tanto inevitabile quanto fonte di inesauribile sofferenza, e sinceramente temevo anche ad un certo punto che non sarebbero riusciti a riprendere la situazione tra le mani, che tu non saresti riuscita a farlo. Invece per fortuna tutto si è risolto per il meglio, e per di più nell'unico modo che avrebbe permesso a entrambi di muoversi da quel pantano di paure e incertezze in cui erano finiti, ovvero grazie ad un passo avanti da parte di Kenma. Perché no, altrimenti non credo Kuroo avrebbe mai avuto il coraggio, od osato per come la vede lui, superare quella soglia con il minore, ingabbiato nella sua paura di fare il passo più lungo della gamba e perderlo per sempre a causa della situazione delicata in cui sapeva l'altro vivesse.
Mi é piaciuta tantissimo la fine, davvero. Speravo egoisticamente di leggere di loro due ancora e ancora, di vedere altre frasi spuntare dopo il

"«Pff! Sta zitto» sbuffò Kenma prima che Kuroo lo baciasse di nuovo – seriamente, stavolta."

Ma mi rendo conto che la storia, questa storia almeno, aveva raggiunto il suo scopo ed era giusto finisse così, almeno per questa volta. Nonostante ciò, essendo una persona ingorda, sappi che nel caso volessi continuare io sarò qui e leggerò tutto con iper piacere. Insomma, se fai uno spin off ti prego, ti prego ricordati di me e di quanto sarei felice di leggerlo. (...)
Ultimo (ultimissimo, giuro) commento, vorrei farti un mega applauso per la parte finale in generale, per come ti sei autocitata descrivendo nuovamente la passione di Kuroo per le cose usate e di come nonostante ciò, e davanti a Kenma, qualsiasi cosa smetta di avere importanza. Persino la sua ricerca per le cose usate, particolari e ricche di storia, sua eterna debolezza, come ormai abbiamo capito.
Kenma lo proietta verso il futuro, o verso il presente, al punto da fargli dimenticare non semplicemente il passato, ma qualsiasi passato, di qualsiasi cosa abbia e di chiunque si parli. E non è forse questo il segreto di un buon rapporto?
Basta, li amo.
Grazie per aver scritto questa fanfiction!

Nanas