Recensioni per
Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
di Phae

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Pensavo che nelle storie post-Reichenbach ormai non si potesse dire più niente di nuovo, invece ecco che con pochi tratti hai delineato una splendida introspezione di cosa possa aver pensato Sherlock un attimo prima dell'addio.
Ho trovato molto azzeccata e poetica la metafora della maschera di ghiaccio - dura, ma tutto sommato trasparente, se uno ci presta la dovuta attenzione - e John la presta
Il tuo stile di scrittura è incredibilmente curato senza per questo suonare affettato, inoltre trovo che l'utilizzo di frasi brevi separate da punti fermi ricalchi molto bene il modo di riflettere di Sherlock, fatto di cause ed effetti, affermazioni e confutazioni. E il fatto che lui debba continuare a ripetersi che se sta sparendo lo ha fatto per loro (un loro che non viene mai specificato davvero, come se Sherlock non osasse, o non riuscisse, a pronunciare i loro nomi) è molto da lui, che promette a se stesso di tornare e riaggiustare tutto.
Davvero una bellissima storia, grazie di averla scritta.
Un abbraccio

Recensore Junior

Ciao, passo per lasciare la prima recensione premio del contest: "Drabble: mi sento".

È stupenda! Davvero, complimenti!
Purtroppo non conosco la canzone, ma la ascolterò :)
Riesci a tenere incollato lettore dalla prima all'ultima frase. Lo stile è scorrevolissimo e le pause sottolineano ogni reazione di Sherlock.
Ogni dettaglio è descritto alla perfezione e permette di immaginarsi lo stato del detective senza problemi.
Quando Sherlock inizia a pensare a John e al loro ultimo incontro mi si è spezzato il cuore.
Il rimorso di Sherlock di non essere riuscito a confessarsi a John ti colpisce in pieno, ancora di più quando tenta di trovare giustificazioni per il suo comportamento, che quasi lui stesso rigetterebbe.
Il paragrafo finale racchiude l'essenza della relazione tra i due: Sherlock può essere una maschera per gli altri ma non per John!
Lascia anche un briciolo di speranza sul futuro dei due.
Titolo suggestivo che si adatta benissimo al contenuto della storia.
Un saluto e a presto,
Rebecca04

Recensore Master

Difficilmente dimenticheremo le immagini di Sh sul tetto del Barts in TRF, con quelle lacrime che, in seguito scopriremo forse fasulle, ma io ritengo fossero vere, e ciò lo condivido con te perfettamente, in quanto espressione del suo distacco da John. Da vivo, ovvio, ma sicuramente coinvolto in qualcosa di non meno straziante, con il tormento della consapevolezza che il ritorno non avrebbe potuto essere immediato (“…lacrime che dovevano essere finzione, ma che mai lo sono state…”). Originale ed efficace la costruzione del tuo pezzo con l’incastro della prosa con i versi della canzone di De Andrè che trovo significativa ed adeguata a quello che vuoi esprimere. Si viene così a tessere una trama malinconica che sa di rimpianto, di dolore, di solitudine. Ma, in questa ritmica successione di pensieri, a mio avviso, non manca la speranza di un futuro in cui, quello che non è mai stato espresso, potrà liberarsi dal silenzio. E sarà John che potrà, finalmente, alla luce del sole, tendergli la mano. Ben scritta, suggestiva.

Recensore Veterano

Meravigliosa. Umida come il cielo di Londra, come gli occhi di Sherlock, come il dolore e la malinconia di chi mente, di chi parte, di chi abbandona e lo fa - pienamente cosciente o meno - per solo amore

Questa flash è poesia, incanto e commozione, uno splendido regalo da fare a qualcuno. 

Grazie per scelto, comunque, di condividerla anche con tutti noi.
A presto,
B.

Recensore Master

Meravigliosa, poetica, struggente... Mi è piaciuta moltissimo...
Il dolore di Sherlock per essere stato costretto ad abbandonare la sua amata Londra, e soprattutto il suo amato John, grazie alle tue parole, è quasi palpabile...

Bravissima!
Alla prossima!! :)