Recensioni per
Love is not a victory march
di Elissa_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/03/18, ore 13:40

La consapevolezza delle volte fa strani giri, magari persino contorti. Di certo il tragitto che fa in questa storia non è affatto lineare e sicuramente passa attraverso il dolore e la realizzazione di quanto Sherlock abbia sofferto. Però arriva, la consapevolezza, anche se tardivamente. Arriva a lascia Sherlock e John storditi di tante sensazioni. Di nuovo, notiamo come il dopo Reichenbach offra spunti interessanti e sempre diversi. Qui ci troviamo di fronte a delle confessioni mai fatte, a cicatrici (e non soltanto emotive o dell'animo, ma soprattutto fisiche) la cui presenza è supposta dallo spettatore, ma che non vengono mai mostrate in maniera chiara. Neanche viene accennato che ci siano, è semplicemente ovvio che Sherlock sia ferito in The emtpy hearse e poco altro. Forse è per questo che il coinvolgimento coi personaggi è doppio, in un certo senso. Mi sono immedesimata in John e nelle sue emozioni e sentimenti quando scopre che Sherlock ha delle cicatrici da tortura sul corpo. Per sua stessa ammissione non lo sa per quale motivo si metta a seguirlo, forse istinto? Magari è una sorta di deduzione privata che ha fatto a livello inconscio? La cosa non viene specificata, ma anche perché subito si passa oltre. Il perno della storia sono le cicatrici e ciò a cui portano. Un'ammissione e poi, appunto, la consapevolezza. La verità che arrivano a capire è che uno senza l'altro ha sofferto le pene dell'inferno e che hanno, a oggi, ancora paura di ciò che sarebbe potuto accadere se l'altro sarebbe stato con loro. Sherlock sarebbe sopravvissuto? Io credo che una delle ragioni per cui ha lasciato John a casa è perché sapeva che sarebbe arrivato a morire davvero per lui, mandando a monte tutto il piano. Facendo così invece aveva uno scopo, una ragione per cui tornare e restare vivo. E penso che sia questo che capisce John, questa famosa consapevolezza.

Il finale è dolce. Con tanta amarezza lasciata alle spalle, ma dolce. Un bacio che cancella persino le incognite del futuro (Mary? Il matrimonio?), ora niente è importante. Basta solo il loro essersi capiti, finalmente.

Al solito, un lavoro eccelso da parte tua.
Koa

Recensore Master
04/10/16, ore 23:04

Sh non ha l’abitudine di comunicare in modo diretto e chiaro, anche se si tratta di sofferenze ed esperienze pesanti da portare da soli. Le sue angosce, le sue paure, il suo rifiuto di relazionarsi con gli altri in maniera non filtrata e spontanea lo chiudono nel silenzio o lo spingono ad esprimersi in modo che non trapeli nulla di quello che si porta realmente dentro. L’atmosfera della terza serie ha questo substrato, del resto in TEH l’abbiamo visto subire atti violenti di cui non emerge, poi, più nulla se non ricordo male. In questa tua ff fai parlare le sue cicatrici che, anzi, più che parlare, gridano il dolore e la sofferenza patiti. Ed è John che le legge, che ha il privilegio dell’accesso a quel mondo segreto di strazio. L’unica cosa che riesce a pronunciare, di fronte alla terribile verità, è una domanda (“…Chi, Sherlock? Chi?..”) che diventa essa stessa un tormento per il medico. Watson si sente perso di fronte a quel corpo segnato dalla malvagità e il suo dolore si concentra nella rabbia di non essere stato con Sh per proteggerlo o, almeno, condividere con lui l’esperienza allucinante. Quello che segue alla carezza di John, sopraffatto dall’emozione, è qualcosa di veramente trascinante per la tenerezza e le sensazioni uniche che riesci a trasmettere. Una corsa impazzita di mani, respiri, cuori, lacrime…Proprio un bel pezzo, il tuo, scritto con cura e tanto sentimento.

Recensore Master
03/10/16, ore 15:20

La tua storia mi ha emozionata tantissimo!
Chissà se prima o poi John scoprirà quelle maledette cicatrici! Penso che se le vedrà, tutto cambierà, o almeno lo spero!
Perché, secondo me, nulla può competere con lo spirito di sacrificio di Sherlock!
Questa OS va subito tra le mie preferite!
Complimenti!! :)

Recensore Veterano
02/10/16, ore 21:06

Lo ammetto: ho una specie di fissazione per le cicatrici di Sherlock e i vari modi nei quali John potrebbe scoprirle ma, soprattutto, reagire alla loro visione.
Mi hai regalato una OS stupenda. Breve, ma non frettolosa. Scritta benissimo. Credibile. Niente di meglio potevo chiedere, e per questo la storia finisce subito tra le preferite.

La rileggerò sicuramente spesso.

Bravissima.
B.

Recensore Junior
02/10/16, ore 20:30

Angst a lieto fine: ecco cosa serve in una deprimente domenica sera, dopo una giornata passata a studiare.
John che scopre le cicatrici di John è assolutamente uno dei miei momenti topici, lì dove cambiano le cose, lì dove Mary non avrebbe mai dovuto esserci (e, dopotutto, anche nella serie, è uno dei momenti in cui Mary mai riuscirà a raggiungerli).
Bella, ben scritta, scorrevole, forse un po' breve. Ma, questa sera, confortante.
Un bacio, alla prossima
Phae