Recensioni per
I don't care
di Marilia__88

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/17, ore 12:24
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio a catena.
Questa flash è molto sentita, piena di pensieri e di introspezione.
Mi piace lo stile che hai adoperato nello scriverla: il crescendo di aggettivi all'inizio, in un climax di sconforto e odio; l'uso di frasi brevi e dirette, secche, che caratterizzano molto il pensiero lucido e sicuro di Holmes; l'uso della paratassi alla fine, per esprimere agitazione, fretta, pressione, una paura sempre più vorace. Hai saputo creare un ottimo accostamento di immagini e di suoni, tanto che il lessico semplice è esaltato da diverse tecniche stilistiche che lo vanno a impreziosire. In questo caso, è il ritmo e il suono delle frasi a rendere la flash elaborata, e non il lessico. Davvero un buon lavoro.

Il fandom non lo conosco, ho letto diverse storie ultimamente, alcune davvero belle, e quindi ho scelto di avventurarmi in qualcosa sul passato di Sherlock, di arrivare alle origini. Un bambino molto intelligente - è Sherlock, dopotutto - eppure che mantiene un'emozionalità di fondo molto infantile e istintiva, pura. Questi due aspetti si mischiano molto bene in questo personaggio alle prese con il dramma della sua vita. Ho adorato il modo in cui hai rappresentato il suo amore per il cane, per l'animale, hai sottolineato come per il nostro protagonista fosse l'affetto fedele e puro di un essere come un animale la cosa più importante, come già rifuggisse a quell'età la compagnia e il dialogo con gli altri uomini, ne hai marcato la sua diversità, eppure ne hai contemporaneamente messo a nudo la sensibilità.
Anche il piccolo Sherlock guarda ai dettagli, la sua mente è già programmata per studiare, osservare e dedurre, e questo gioco mi è piaciuto molto, sei stata davvero brava. E' il comportamento del fratello a decretare la sua consapevolezza, il punto di non ritorno, a cancellare le sue ultime illusioni. Il gesto insolito sancisce la rottura finale.

A livello emotivo mi sono arrivate le sue ansie, i suoi fastidi di menta brillante e addolorata, il suo distacco, e ovviamente il dolore per questa perdita.
Il titolo in inglese rende molto bene, e si adatta perfettamente alla flash.
La frase finale, con cui hai concluso, è bellissima, mi piace l'accostamento dei due verbi coniugati in un diverso tempo verbale, ha creato un ottimo effetto.
A presto!

Recensore Master
18/03/17, ore 15:16
Cap. 1:

ciao cara, buon copleanno! ^______________^
ho cercato nel tuo profilo e o trovato questa piccola delizia
intant spero che ormai il tuo cagnetto stia benissimo, e sono sicura di sì
e poi...se si vuole parlare dell'umanità di qualcuno non c'è modo più efficace di farlo che osservare com'è con gli animali
questo Sherlock è la quintessenza della tenerezza, anche se è stato un dolore immenso vederlo così ti fornisce prova di chi sia davvero
le scelte della 4 serie le trovo ignorabili, insomma; è più bella questa versione!
bacio,
Setsuna

Recensore Veterano
12/12/16, ore 23:08
Cap. 1:

Ciao :) ti faccio i complimenti per come hai ben racchiuso Sherlock qui, pare distaccato dall'umanità almeno, da un certo tipo di umanità ahah e direi calza con lui, per quanto mi è dispiaciuto per il tuo cagnolino ma menomale poi sta bene!
Questo sfogo ti ha aiutato e questo anche è un bene
Sherlock così è triste T.T il dolore che prova è percepibile benissimo nelle parole che hai usato e come l'hai scritto
E Sherlock da questo si chiude ancora di più...dice di non voler più provare amore ma arriva John l'unico che possa far provare di nuovo amore a Sherlock!
Complimenti davvero per come hai scritto questo racconto, bravissima :)

Recensore Master
06/10/16, ore 17:13
Cap. 1:

Mi piace l’idea che lo stimolo per scrivere questa tua OS tu l’abbia avvertito in quella situazione di disagio personale, vuol dire che ci hai messo l’anima e le tue emozioni. Hai scritto a proposito della vita in generale, quindi, con tutti gli imprevisti con cui ci fa “inciampare” ogni tanto. Dal punto di vista puramente tecnico hai reso efficacemente la chiusura di Sh nei confronti degli altri, anche dei suoi stessi genitori, con la reiterazione quasi ritmica di negazioni (“,,,Non…no…Non mi importa di niente. Non mi importa di nessuno….” Ecc…) che costituiscono un muro invalicabile di cui lui si circonda. È interessante, da questo punto di vista, scoprire come “dall’altra parte”, dove cioè non esiste il “no” o il “non”, ci sia, ovviamente, Barbarossa ma anche Mycroft. Quel fratello che lui sembra sopportare a fatica ma che, in fondo, costituisce la sua ancora di salvezza. In questo frangente non può restituirgli l’amatissimo cane, ma lo conforta nel miglior modo in cui è capace. Infatti Mycroft lo sfiora con un gesto, cosa faticosa da parte sua, e gli dà un consiglio, spietato agli occhi di chi sa quanto possa valere la vita se animata dall’affetto per qualcuno, ma corrispondente a ciò che il maggiore dei fratelli Holmes (fantomatico Sherrinford a parte…) ritiene una difesa ed una protezione assoluta dal dolore del distacco o della delusione. Una piccola storia, la tua, che parla di grandi cose e lo fa direttamente al cuore.

Recensore Master
05/10/16, ore 22:06
Cap. 1:

Il tuo modo di scrivere sta migliorando in maniera esponenziale. Ho da poco terminato di recuperare la serie di "Ti brucerò il cuore" e leggendo ora questa flash, ho ancora di più la certezza del fatto che hai fatto dei cambiamenti enormi. Mostri una duttilità nella gestione della sintassi che non hanno tutti, e che mi colpisce. Qui, in particolare, con questa paratassi che colpisce come schiaffi. Le frasi brevi, rapide e svelte sono particolarmente efficaci. La paratassi lo è sempre nei componimenti brevi, perché dà immediatezza di comprensione (che è fondamentale nelle drabble o nelle flash) e aiuta il lettore a sentirsi coinvolto con poche parole. Complimenti davvero.

L'altra cosa che mi ha colpita è l'immagine di questo Sherlock che ci offri, uno Sherlock bambino che però ha una straordinaria consapevolezza del mondo. Se fosse un qualunque altro bambino sarebbe assurdo il suo modo di pensare, ma lui è Sherlock Holmes anche a questa età e anche se sta ancora uscendo dalla fase delle illusioni e sta per perdere l'innocenza nella maniera più dolorosa, è già un adulto. Pensa da adulto e ragiona come un qualcuno che è incredibilmente precoce. Si accorge di cose, capisce ciò che provano i suoi genitori, Mycroft... e gli stessi veterinari dei quali deduce lo stato d'animo. Ho trovato grandiosa questa immagine che dai di lui, quasi decadente, dilaniata e disperata, pazzesca perché è un soltanto un bambino. Un bambino che comprende l'animo umano meglio di chiunque altro.

Sì, sei stata una pazza a scrivere questa flash. E se c'è una cosa che amo io è il coraggio in un autore. E sì, di storie su Sherlock bambino ce ne sono sempre troppo poche, non mi bastano mai.
Complimenti.
Koa

Recensore Master
04/10/16, ore 22:52
Cap. 1:

Mi dispiace così tanto per il piccolo Sherlock! La perdita di Barbarossa, il suo migliore ed unico amico, lo segnerà profondamente. Non sopporta tutto questo dolore, così giura a sé stesso che non si affezionerà più a nessuno. Meno male che la vita è imprevedibile e sconvolge i nostri piani quando non ce lo aspettiamo. Sherlock, da adulto, incontrerà John, che diventerà il suo nuovo migliore amico e forse qualcosa di più! (Lo spero con tutto il cuore)

Bellissima flash, complimenti! In bocca al lupo per il tuo cagnolino!! :)

Alla prossima!! :)
(Recensione modificata il 04/10/2016 - 10:54 pm)

Recensore Junior
04/10/16, ore 22:38
Cap. 1:

Ciao!
Flashfic intensa, mi è piaciuta. Il per così dire topos "Sherlock e la perdita di Barbarossa" è, per l'appunto, un argomento usato e stra abusato di cui si è letto in tutte le salse, perciò ci vuole un bel coraggio per decidere di scriverne (chapeau!).
Non mi era mai capitato, oltretutto, di leggere di questo evento in una "disposizione scenica" di questo tipo, mi sono sempre immaginata la sua morte come qualcosa di improvviso, investito da una macchina per esempio (addirittura dalla macchina di Mycroft, magari. Giustificherebbe parte del suo senso di colpa).
Ti segnalo solo due imprecisioni: 
Mycroft odia il contatto fisico e, quell’inusuale gesto, carico di incertezza e indecisione, non è altro che un ulteriore conferma di ciò che sta accadendo, dell’inevitabile e terrificante tragedia che sta per abbattersi nella mia vitaLa prima virgola non è necessaria (anzi, appesantisce un po' la lettura), mentre la forma corretta per la seconda è 'sulla mia vita'.

Complimenti ancora,
spero di leggere presto altro di tuo
Phae