Come prima ff su Sh mi sembra che tu abbia molte cose da dirci, in questo fandom. Ci sono ovviamente delle cose da "limare" ("...tetra risatina...") o da misurare di più per non scadere nel "troppo" ("...soffocando nel mio stesso pianto..."). "Troppo" espresso, troppo scontato...Tu, qui, riesci a rimanere in uno spazio protetto da esagerazioni o stile troppo ridondante. Posso dire che hai mantenuto in discreto equilibrio anche se era difficile nei confronti dell'argomento che hai scelto. Mi è piaciuto molto il passare dal momento in cui Sh è stato colpito a quello in cui, non preciso, ovvio ma che riempie un periodo certo molto più lungo, in cui John si dibatte sempre più disperato nella sua solitudine che non è solo mancanza di qualcuno ma è stare senza Sherlock. Solo allora, dopo anni, riesce a dare un nome a ciò che lo ha legato al suo "coinquilino": amore. Hai trasmesso emozioni forti, sensazioni che evocano qualcosa di unico. Penso che tu abbia un percorso interessante di fronte a te come Autrice.

Confesso che questa tua drabble mi era proprio sfuggita, per fortuna ho pensato bene di andare indietro di qualche pagina e così mi è saltata agli occhi. Ti ringrazio prima di tutto per l'avvertimento sul fatto che sarebbe stata una storia drammatica (purtroppo non tutti gli autori avvisano quando c'è un personaggio che muore), io ho apprezzato che tu abbia avvisato e infatti non ne sono rimasta amareggiata o triste in qualche maniera, ma al contrario mi è piaciuta. Per essere la tua prima ff devo ammettere che hai già un'idea di come si riesca a gestire una narrazione e anche se il testo è breve, certe cose le si intuisce anche da poche righe e le immagini di John che regali sono secondo me molto ben fatte. La corsa che John fa viene descritta in maniera tale che sia viva e palpitante, c'è l'affanno, il cuore che batte, la giacca stessa che diventa quasi un fastidio. E poi c'è il riconoscere Sherlock dai particolari che tutti noi amiamo, la figura che John riconoscerebbe tra mille, il cappotto... Sappiamo poco di questa morte, ma per certi versi è come se non sia necessario per noi conoscere i dettagli. Ci basta la frase alla fine e questa dichiarazione che detta ora è quasi angosciante. Ora che Sherlock non potrà sentirlo, John si decide a dirglielo... te lo devo dire l'idea è opprimente.

Guarda, per come la penso io non è facile scrivere di una morte e senza sembrare retorici o banali, senza scendere in cose trite e ritrite o, delle volte, sciorinate fuori con troppa leggerezza. La tua storia mi ha colpita anche e soprattutto perché credo tu sia stata capace di ritrarre certe immagini, di cui ho già parlato. Alla fine è tutto deprimente sì... ma data l'evoluzione direi che era l'effetto che volevi ottenere.
Alla prossima.
Koa

Ciao, avevo letto questa storia giorni fa ed era stata proprio una mazzata il finale. Mi sono ripresa 😅 e mi sembra giusto lasciarti due righe, soprattutto perché per essere la tua prima ff in questo sito (o in generale?) denoti buone potenzialità. In poche righe trasmetti angoscia, tristezza, malinconia e le rendi bene, cose che non sempre si vedono negli esordi nel fandom.
Bene :) alla prossima!