Questa fanfiction è davvero commovente. Sei entrata nella testa di uno dei personaggi più complessi ed interessanti della Rowling (a mio parere), sviscerandone le sfumature del carattere ed il percorso di consapevolezza e maturazione che lo ha portato a smettere di odiarsi, colpevolizzarsi e vittimizzarsi per accettare la possibilità di essere felice e amato. In fondo, però, continua a colpevolizzarsi ma questa volta per essere stato fautore di una profezia che si autoavvera, privandosi della vita serena che forse gli era stata destinata. Il tuo è probabilmente il migliore Lupin che abbia letto e sono contenta di aver scovato questa bella fanfiction.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao Kary! Eccomi qui, leggermente in ritardo, ma ce l'ho fatta; ho letto la tua ff ed ora passo a commentarla. Mi è piaciuta molto, nonostante sia effettivamente una Oneshot triste con alcune sfumature decisamente grevi, ma comunque intense e adatte al tono che questa storia deve avere. Scritta dal punto di vista di Remus (e tu sai quanto io lo adoro!), è una buona introspettiva, che inquadra perfettamente ciò che la condizione di Licantropo lo porta a fare, vivere, sentire, provare dentro di sé; è un qualcosa che non può sopportare da solo ma, al contempo, non vuole avere nessuno a cui "addossare" questo peso, perché ne soffrirebbe ancora di più; la paura di far del male a chi ama, è troppo forte. La trama e la costruzione della ff in sé sono ben fatte; domande dirette, pensieri e riflessioni mirati a spiegare come e cosa Remus porta dentro di sé: un fardello incancellabile che l'ha segnato per tutto l'arco della sua esistenza. Non ho trovato errori né dal punto di vista grammaticale né nel contesto linguistico. Ah, questa frase: "condividere il dolore, aiuta ad esorcizzarlo.", vorrei poterti dire che la condivido pienamente, ma purtroppo non posso. Sorry, Kary. ^^'' Ad ogni modo, è una buona ff. Brava! ^^ Laura

E' la cosa più bella in assoluto che abbia mai letto in vita mia. E non sto parlando dell'universo limitato delle FanFiction. C'è tensione, amarezza, rimpianto, rimorso... Un dolore sordo che ti fa venir voglia di urlare, di dibatterti per liberarti da legacci che non ci sono, ma che sembrano volerti soffocare. E' semplicemente perfetta, tanto profonda, caratterizzata, vera, che quasi sembra che tu sappia di cosa stia parlando, che mi fa contemporaneamente sperare che in fondo non sia così. Perché hai scritto il dolore nella maniera più assoluta. Complimenti.