Ciao Luca, spero che tu stia passando un buon fine settimana!
Se penso a me da piccolo mi ricordo benissimo imitare malamente quelle frasi trite e ritrite che utilizzavano i telecronisti (nei videogiochi e non solo) e quindi penso un po' di capire ciò che facevi da piccolo, anche se penso accomuni più persone di quanto io creda.
È bello vedere come tu abbia captato molto bene lo spirito di Lee Jordan e il suo esagerato entusiasmo nel commentare lo sport migliore del mondo della saga di Harry Potter, il Quidditch.
Differisce un po' da Lee per il semplice fatto che il tuo linguaggio è molto più meticoloso, avvolgente e - cosa più importante - imparziale, perché si sofferma a parlare della velocità di come tutti i giocatori delle squadre si muovono, lanciano la Pluffa, passano in vantaggio e poi c'è il pareggio.
Hai reso tutto frenetico nella prima parte forse anche perché è esattamente la prima volta che abbiamo a che fare con questa meraviglia di sport ed è questo che da spettatore si prova con il giusto entusiasmo, immaginando di fare il tifo a proprio modo per la casa migliore e che sta dentro il proprio cuore.
Poi quando c'è il pareggio è come se servisse qualcosa di più che aleggi nell'aria per cambiare le carte in tavola e questo cambiamento avviene con un tono più disteso e delicato, in attesa di apparire per creare sorpresa e stupore, delle grida di liberazione e di supporto verso i cercatori, per poi vedere le scope muoversi, le mani allungarsi e solo una squadra vincerà, in quel contesto specifico.
Si vede quanto tu ti sia ispirato alla scena del primo film e devo dire che la resa linguistica, piena di elementi celestiali (relativi al cielo, intendo) e terrestri a fare da cornice e contrasto al tempo stesso, è ricca e riesce a far sentire tantissimo pathos così come la magnificenza del luogo dove i giocatori e i tifosi s'uniscono in azioni complementari e importanti le une per le altre.
Ancora rimango estasiato dal lavoro che ha fatto Colombus per creare i primi due film più fedeli possibili e sono contento che attraverso la poesia tu abbia fatto una telecronaca pulita ma espressiva, veramente entusiasta ed entusiasmante.
Bravo Luca, sei sempre una garanzia di contenuti per quanto mi riguarda!
Un abbraccio,
Watashiwa |