Recensioni per
Un gatto nella notte
di Padmini
Ed eccoci giunti al finale di questa storia. Sì, è stata lunga e difficile, ma ce l'hanno fatta e dopo due anni di sofferenza e dolore (per entrambi, di questo ne sono certa) Sherlock e Greg sono finalmente insieme. Anche qui, ci sono diversi rischiami al passato, con Sherlock che entra dalla finestra, silenzioso come un gatto, e Greg che crede di essere pazzo. Il finale è perfetto, tanto che non ho nulla da aggiungere se non che ho apprezzato la parte iniziale, fatta di "Missing Moment" cosa che contraddistingue la parte finale di questa storia. Anche se fa male vedere Greg soffrire in questo modo e, contrariamente a John, non riuscire a rifarsi una vita o ad andare avanti, ho apprezzato comunque alcune cose. Anderson in questa nuova veste che fa quasi tenerezza in certi passaggi (qui come nella serie) e che si ritrova a essere come il solo in grado di capire come si sente Greg. Non ci riesce Donovan, con la sua freddezza e indifferenza per lo "psicopatico". Ma stranamente ci riesce Anderson, che ancora crede che Sherlock sia vivo e al punto che porta delle prove e cerca di convincere Lestrade della validità delle proprie teorie. Greg fa compassione, un lato di lui vorrebbe credere che quei tizi di cui parla Anderson e dei casi risolti, siano in realtà Sherlock che sta facendo metaforicamente ritorno a Londra, ma sa che non può permettere a se stesso di illudersi. |
Tutto quello che riguarda Reichenbach non è mai semplice da mandare giù e non lo è, prevedibilmente, nemmeno in questo caso. Di storie legate alla caduta ne ho lette forse troppe, ma questa credo sia una delle prime che è incentrata totalmente su Greg e Sherlock e nient'altro. Forse perché le Sherstrade si contano sulle dita di una mano e principalmente si fa girare tutto quanto attorno a John. Non dico che è sbagliato, anzi, solo che è interessante veder approfondito un altro punto di vista una volta tanto. Certo, lo so che è inerente a quello che è stata questa storia sino ad ora, solo che rende le cose ancor più originali e diverse da quello che si legge di solito. Il che è assolutamente un pregio. |
Dopo aver più o meno intuito come volevi strutturare gli ultimi capitoli, mi aspettavo Baskerville ed ero quasi sicura che sarebbe successo qualcosa, magari non in termini di fatti, ma di accettazione dei sentimenti perché sarebbe stato, da parte di Greg, un naturale passaggio successivo a quello che si è visto nel capitolo 22. Cosa che, nei fatti, è successa. Prima Greg geloso e quasi contento in una maniera egoistica e molto umana, del fatto che Sherlock abbia litigato con John, e poi finalmente il capire di esserne innamorato. Era anche un po' ora, ecco. Ci ha messo metà della sua vita, ma meglio tardi che mai. Ho anche particolarmente apprezzato il modo in cui lo dice a se stesso, quasi arreso nel sapere di averlo perso per sempre e di essere troppo in ritardo, ma ugualmente se lo dice ridendo. Mi piace il fatto che rida perché mi pare un'espressione di liberazione da un peso che inconsciamente si è portato per tanto tempo dentro, come una risata liberatoria e sincera. Greg credo sia convinto del fatto che a Sherlock sia passata. Voglio dire, sapeva che lo Sherlock adolescente era innamorato di lui, ma è anche vero che sarebbe plausibile credere a una cotta adolescenziale che, magari, crescendo passa e ce ne si dimentica. Cosa possibile, per questo è convinto che ormai è fatta. E c'è una sorta di serena accettazione in tutto questo. Poi però arriva la parte finale e Sherlock che fatica a dormire e che scivola nella sua stanza la notte. L'immagine di loro due che dormono insieme, come un tempo e l'idea che Sherlock scivoli dalla finestra come farebbe un gatto... richiama a molte cose, tra cui al passato. Molto bello, ecco. |
Direi che il titolo descrive molto bene questo capitolo, centrando il punto quando nemmeno mille parole potrebbero riuscirci. Di nuovo un salto temporale fino a Irene Adler e allo "Scandalo in Belgravia" frangente che non amo particolarmente, anche se l'ho apprezzato in alcuni passaggi. Qui si vedono diverse cose direi, ma l'amicizia tra Sherlock e John, i sentimenti per Irene o, meglio, il non capire di Sherlock per tutto quel che riguarda Irene Adler, la nuova vita di Holmes a Baker Street e con tanta gente attorno... ogni particolare viene quasi messo in secondo piano dal perno del capitolo ovvero Gregory. Qualcosa sta cambiando dentro di lui e inizia nel momento in cui si rende conto che Sherlock gli manca. Certo, lo vede spesso ma è sempre per lavoro. A lui serve altro, forse ciò che erano un tempo (o magari qualcosa di più). E quindi si scopre frustrato e geloso di chiunque, persino di Molly. Direi che un po' gli sta bene, ecco. Non è che io detesti Greg, al contrario e di certo non lo si può incolpare del suo non essersi innamorato a prima vista, ma molte delle scelte che ha fatto negli anni e il suo non aver capito... per tutte queste cose sì, che un pochino son felice di vederlo soffrire. Un tempo Greg non riusciva a vedere che c'era qualcosa oltre l'amicizia, aiutato anche da Sherlock e dal suo essere introverso. Oggi, Greg non capisce che per Sherlock non è cambiato niente e quel che è ancora peggio è che non impara dai propri errori. Ancora non ha capito che quello con cui ha sempre ha che fare è, in fin dei conti, lo Sherlock di quando erano ragazzi. Solo più cresciuto. La gelosia nella quale si rode è di quelle non buone, a mio avviso. Non è affatto positiva perché si ripercuote anche su Haley e sul matrimonio. Che sappiamo come andrà a finire e forse non soltanto per colpa di lei. |
Ciao, mi scuso per l'enorme ritardo con cui mi presento. Un po' per scelta e un po' per "non scelta" ho deciso di evitare di venire a leggere qui su Efp nelle ultime settimane. Anzi, a voler dirla tutta sto ancora non leggendo in italiano, sono passata solo per riprendere in mano questa storia. Ho preferito evitare di venire per tutta una serie di motivazioni che non c'entrano affatto con te e con la tua storia, ovviamente, e con le quali nemmeno ti annoio. Non ho mai dimenticato la tua fiction, ovviamente e ci tenevo a concludere la lettura (cosa che ho intenzione di fare assolutissimamente). Proseguo esattamente dove l'avevo lasciata ovvero con l'arrivo di John. Premetto che non mi aspettavo un salto temporale di questo genere, ero convinta che ci avresti mostrato molto di più del "prima" dell'uragano che è John Watson o forse ero io che ero curiosa di scoprire certi particolari e di vedere un po' le cose senza John. Ma è stato molto interessante anche così, e mi è piaciuto moltissimo come hai badato a certi dettagli che in A study in Pink vengono accennati come il caso della scala verde/arresta il fratello che Sherlock scrive tramite messaggio a Lestrade, per esempio... hai costruito un caso, anche se in un paragrafo tutto sommato molto breve, dandogli un'ambientazione, una vittima e un colpevole costruendo uno scenario plausibile in base a pochissimo. Sei stata davvero brava e ti faccio i miei complimenti. |
Ok.... Non sto piangendo..... NON sto piangendo..... NON DEVO PIANGERE!!! |
aww mamma mia che finale! |
Finalmente!!! Dopo tanto tempo i nostri piccionicini si ritrovano e soprattutto a lavorare fianco a fianco in un caso di omicidio. Una gran fortuna visto che è il primo caso in cui Greg comanda e le cose non quadrano più di tanto... sono anime gemelle quei due. |
Sai che ho sempre voluto sapere come viveva Sherlock, oltre che scapolo, tutto da solo? |
Ahaiaihi.... |
Ebbè... era destino che finisse così. |
Questo capitolo fa sorridere, ma intristisce anche. |
E fu così che inizò la sfolgorante carriera di Sherlock Holmes, divenendo il detective che tanto conosciamo ed amiamo... anche se non viene preso in grande considerazione per il momento... ma d'altro canto qualunque poliziotto, se si sentisse chiamare per farsi dare delle dritte sul mestiere da un ragazzino che va al liceo, e che per giunta è in ospedale penserebbe '' questo delira''. |
E finalmente.... Alec e compagnia bella sono sistemati a dovere. Così imparano e stavolta possono incolpare solo sé stessi. Spero che i loro genitori li passino nello schiacciapatate ( se serve io ho un affetta zucchine automatico). |
Sherlock è ridotto proprio male... ma per fortuna gli Holmes sono inossidabili, tornano persino dall'inferno se vogliono.... |