Recensione premio 1/2 per il Contest “Tematiche delicate in 100 parole”
Ciao, eccomi qui con la prima recensione premio ^^
Ho davvero apprezzato questa Flashfic, in particolare perché penso che descriva qualcosa di universale e nella quale ognuno, a modo proprio, riesce a rispecchiarsi.
Hai descritto qualcosa che, secondo me, ci porta a compiere piccoli gesti quasi disinvolti che ormai facciamo quasi in automatico a causa dell'abitudine – ma non abitudine in senso negativo, bensì è qualcosa che ormai fa parte di noi.
Così come la protagonista cerca sempre di intravedere la bicicletta gialla dai manici blu e il suo proprietario quando si trova all'Università, io ormai sono anni che non faccio altro che gettare lo sguardo nella casa che si trova in piazza vicino alla scuola elementare nella speranza di vedere, anche solo di sfuggita, una persona che ha fatto parte della mia vita e che ancora oggi per me è molto importante, anche se ci siamo lasciate in malo modo.
È per questo che dico che ciò che hai scritto è universale, perché può essere una bicicletta gialla dai manubri blu, una casa in particolare, una panchina dove si era soliti sedere, può essere qualsiasi oggetto o luogo che in noi risveglia delle sensazioni e ci fa compiere dei gesti che ci vengono quasi istintivi, naturali, perché ci portano a pensare a persone a noi care, ai bei momenti condivisi, o anche solo a qualcuno che è entrato nel nostro cuore senza saperlo e si mantiene una distanza che pare quasi incolmabile.
È stato uno scritto molto bello e delicato, l'ho letto con immenso piacere e anche una punta di malinconia – una malinconia bella.
Complimenti e alla prossima!
Harriet; |