Recensioni per
L. A. CONFIDENTIAL {Confidenzialmente Levi Ackerman}
di kamony

Questa storia ha ottenuto 73 recensioni.
Positive : 73
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/01/17, ore 00:10

Scusa se parlo un po’ di cose mie recensendoti, ma ne approfitto per fare una riflessione ad ampio raggio.
Io sono stata, non volendo in verità, molto vigliacca nell’affrontare la morte del Comandante, perché la trama di “Quando finisce…” me l’ha permesso. Nella mia immaginazione Erwin è vivo, sopravvivrà sebbene con tutte le ferite del caso e avrà occasione di guardarsi indietro conoscendo finalmente la verità che ha cercato sul suo mondo, sapendo di aver fatto tutti gli azzardi giusti… forse avrà persino un futuro roseo.
Insomma, io non ho voglia e forse nemmeno il coraggio di fare quello che hai fatto tu addentrandoti in queste riflessioni per scrivere questa one shot, e questo mi protegge da una inevitabile tristezza. Anzi, usando il termine “tecnico”, da tutto l’angst suscitato da questa morte a mio parere imprevedibile, un po’ anche incomprensibile sebbene frutto di una scelta tutto sommato sensata, in cui il fandom si è crogiolato un po’ perché è giusto, un po’ anche perché alla gente gli piace star male e il dramma in genere, ammettiamolo.
E dirai te, se non ti garba il dramma che caspita lo leggi a fare snk? Vabbè, non mi piace quello voluto a tutti i costi, non quello consono al raccontare una storia di guerra… ok, basta col volo pindarico, tanto son cose già dette queste.
Ci dai qui la versione di Levi, tenendoti a mio parere delicatamente fuori dalla discussione del perché e del per come certe scelte sono state fatte su quel tetto. Un po’ come ha detto Hanji nel manga, parafrasando, ormai è andata così e guardiamo avanti, e comunque non è facile, perché tutto quello che hai fatto raccontare al tuo Levi su chi sia stato Erwin per lui, è vero.
Ad unire questi due personaggi c’è un filo sottile ma indistruttibile, perché è vero anche secondo me che quello che Levi è adesso nella storia è in gran parte dovuto all’influenza di un uomo come Erwin, che come ho raccontato anch’io esprimendo più o meno gli stessi concetti, ha plasmato Levi pur rendendogli merito dei suoi pregi come soldato e anche come uomo, senza farlo diventare una pedina nelle sue mani, dandogli dignità, e rispetto.
Mi piace il concetto che hai detto tu… l’ha sgrezzato (era questo il termine? Ora che lo scrivo non me lo ricordo più!), anche se non so dirti perché, io in verità, al di là del turpiloquio, vedo nel personaggio di Levi una sorta di innata eleganza in tutto quello che lo riguarda, sebbene espressa a modo suo.
Nella tua visione sembra ci sia stata una vittoria, c’è della felicità in tutti meno che nel tuo Levi, che rimane lì a guardare quel mare tanto agognato dai giovani che hanno una possibilità di un futuro più roseo anche grazie al fatto che Levi ha sacrificato qualcosa a loro beneficio. È incapace di scrollarsi nulla di dosso, in un’immagine tristissima e toccante. Ma in cui c’è un piccolo barlume di speranza, nel voler onorare la morte del suo amico con le sue azioni future.
E come ti puoi immaginare da parte mia, non hai idea di quanto mi piacerebbe che così fosse anche nella storia originale, ma ho decisamente paura che lui, come altri, non avrà abbastanza tempo per godere dei loro sforzi, sempre che porteranno a qualcosa.
Bel lavoro.
(Recensione modificata il 06/01/2017 - 12:22 am)

Nuovo recensore
11/12/16, ore 04:13

Sono rimasta senza parole, sul serio.
Ho letto d'un fiato tutti i capitoli e rimpiango solo di non aver "scoperto" prima questa raccolta.
Il tuo modo di scrivere cattura il lettore e sei riuscita a trattare argomenti controversi con una delicatezza che, personalmente, mi ha commosso.
Definisco Levi un personaggio "sfuggente"; credo che sia estremamente complicato "dipingerlo" rendendogli giustizia senza cadere nello stereotipo del sadico senza cuore, amorale e insofferente o, all'estremo opposto, nell'esasperazione ingiustificata della sua emotività.
Complimenti, hai compiuto un'ardua impresa: hai colto perfettamente la poliedricitá che rende, tutto sommato, il nostro Capitano Levi un enigma persino per se stesso.
Mi sono innamorata di questa raccolta ( non succede spesso, te l'assicuro).
A presto!

Recensore Veterano
27/11/16, ore 17:09

Lasciamo stare la piega di SnK eh ho dato un'occhiatina sul tubo e mi ci sono inc.....ato. Per questo mi limito a rivedere qualche video dei primi e stop. Smith fa la fine che l'autore vuole fargli fare, ma che rabbia però! perché non puoi trattare un eroe così, un po' come è successo con Rei di Kenshiro!non l'ho ancora digerito dopo anni.
Mi è piaciuto questo racconto perché hai fatto a Erwin Smith un gran bell'omaggio, attraverso le riflessioni di Levi e sono riflessioni amare, perché per Levi non deve essere stato facile accettare la morte dell'uomo a cui deve tutto: gli ha ridato una vita fuori da quello schifo, gli ha dato una missione da compiere e poi gli ha fatto credere in un mondo migliore e tutto per l'umanità finalmente fuori dalle mura.
Sono stati grandi amici in un modo autentico, perché ognuno poteva sul serio contare sull'altro.
E se anche si sconfiggono i Giganti ma il prezzo è stato troppo salato da pagare, con la morte di troppe persone e pure di Smith, mi chiedo: ne sarà valsa la pena?
Scusami per il ritardo la tua storia mi è piaciuta molto: è solo che in questo periodo ho purtroppo delle beghe seccanti e non avevo avuto il tempo di passare prima. Ma mi accodo a innominetuo dicendoti che questo racconto è davvero il più bello della tua raccolta.
ciauzz
K.-L.

Recensore Master
19/11/16, ore 12:57

Il mondo ha bisogno di santi?
Probabile. 
In generale, ha bisogno pure di qualche persona che sappia votarsi in modo assoluto ad un bene superiore. Nella massa indistinta dell'umanità, spesso tiepida se non meschina, ogni tanto brilla un essere diverso, come se fosse fatto di una pasta particolare.
E' così che io ho sempre visto Erwin Smith. Talmente eroico da essere spietato. Talmente votato alla causa da essere distaccato da ogni altra cosa: ha pure rinunciato all'amore, per dedicarsi alla guerra contro i Giganti.
Una persona così a volte è pure scomoda, perché ti sbatte in faccia la realtà senza troppi preamboli... e perché da te pretende moltissimo.
Ma emana un tale carisma, quasi come una luce speciale, al punto tale da fregartene e da seguirla pure in capo al mondo.
Così io personalmente vedo il rapporto che ha legato Levi a Smith, e come ho interpretato a mio modo la tua one shot.
Non si tratta di un'amicizia spensierata, da "amiconi" in totale confidenza e parità.
Questo non è possibile, perché Smith è come se non facesse parte di questo mondo. Non mi azzardo a considerarlo un santo, ma come una persona diversa da qualsiasi altra, ed eletta  in un modo suo speciale... questo sì.
Per questo non ci possono essere battute di spirito e pacche confidenziali tra Levi e Smith. Sono soldati e non di pari grado. Sono però l'uno il corollario dell'altro. Non sono completi da soli, ma si completano nella lotta e nella condivisione di un ideale superiore.
La perdita di Smith non è la stessa perdita di una persona cara, vicina, nella carne e nel cuore. Levi non ha perso un fratello, un amico, un figlio.
Levi ha perso un ideale fatto persona.
Per questo si sente fiacco nel profondo: perché Smith era la sua coscienza, non il suo cuore.
Ma proprio come per il cuore, neppure senza coscienza la vita è completa.
Credo proprio che questa tua ultima one shot sia la più bella finora scritta di questa raccolta: è la più "compiuta". Mi piace pure il tuo nuovo stile, più conciso di prima, e più tagliente.
Un abbraccio.
Lou
(Recensione modificata il 19/11/2016 - 12:58 pm)

Recensore Junior
18/11/16, ore 14:42

Ehilà
È da un po' che non ti si sentiva, ammetto che avevo paura che avessi abbandonato la raccolta, ma PER FORTUNA NO!
Che dire...l'ho divorata e l'ho amata. Hai centrato perfettamente il punto e come sempre non hai annoiato il lettore.
Un bacione
Zunika ❤️

Nuovo recensore
17/11/16, ore 21:04

Complimenti è una bellissima friendship quando ho iniziato a leggere questo capitolo ho pensato alle solite, orribili, storie yaoi, ma poi mi sono sentito soddisfatto nel scoprire che non era così.

Recensore Master
17/11/16, ore 16:19

Questa storia mi ha emozionato. Un po' perché è ovviamente di per sé struggente, ma anche per la riflessione che contiene. Tutte le guerre, anche quelle vinte, lasciano dei segni che non vanno più via. Levi non tornerà felice, non avrà il meritato riposo. Ha contribuito a salvare l'umanità, ma il prezzo da pagare è stato troppo alto. Forse persino invidia un poco Erwin e lo srotolarsi dei suoi giorni ora gli pare inutile e vuoto. Eppure sa che deve andare avanti e questo andare avanti lo farà soffrire. "Accade sovente così, Sam, quando le cose sono in pericolo: qualcuno deve rinunciare, perderle, affinché altri possano conservarle". Queste parole si adattano bene a tutti i sopravvissuti e fa ancora più male che a volte per il nostro meschino quieto vivere si dimentichi il loro sacrificio. Lunga vita al capitano Levi e grazie a te per avercelo ricordato. 😊

Recensore Master
17/11/16, ore 00:09

Perfetta. Semplicemente perfetta. E' l'esatta fotografia, a mio giudizio, di ciò che univa Levi a Erwin, e che secondo me rimane uno degli aspetti più riusciti della storia originale. Tu hai reso esplicito ciò che nel manga e nell'anime è solamente suggerito, hai centrato le "tappe" del loro rapporto, dal loro primo incontro fino alla fine e anche oltre, hai mostrato quello che hanno rappresentato l'uno per l'altro. Ovviamente il punto di vista è quello di Levi: è lui quello che è stato salvato, perché Erwin lo ha accolto per quello che era, gli ha offerto una possibilità di riscatto, la chance di diventare un Uomo, anche pagando dei prezzi molto alti. Poi Levi se l'è giocata bene, questa possibilità, perché se non è la nostra libertà ad aderire è tutto inutile. Era inevitabile quindi che Erwin diventasse la persona più importante della sua vita, anche se spesso si scontrano anche duramente (ma essere amici non vuol mica dire essere sempre acriticamente d'accordo su tutto, no?). Inutile aggiungere che ho la tua stessa identica visione (che strano, eh?)!
La sua dipartita deve essere stato un colpo terribile, una ferita insanabile che, adesso che è tutto finito (nella tua fic), brucia ancora più dolorosamente. Proprio l'artefice principale del loro successo non può goderne, non può più cogliere i frutti di tanti sacrifici. A Levi non rimane altro, per onorarne la memoria, che continuare sulla strada che lui stesso gli ha indicato. Bellissimo, mi sono proprio commossa!
Tornando al manga, anch'io non mi sono ancora fatta una ragione di quella morte... e mi sono interrogata sul perché Erwin abbia fatto quella scelta. Non so se sia solo per salvare la vita a uno dei suoi ragazzi, o piuttosto perché non voleva diventare uno degli orribili mostri che aveva sempre combattuto... forse, come dici tu, dopo la perdita del braccio, non era più stato lo stesso... boh, comunque penso sia stata una mazzata per tutti!
Riesci sempre ad arrivare al cuore delle cose (e il tuo stile sta migliorando sempre di più!). Quindi, complimenti vivissimi per tutto!