Punteggio: 7.3
Trama e originalità: 7.5
La scelta del fandom è, a mio parere, molto ben azzeccata, poiché Kill Bill, ma in generale tutti i film di Tarantino, danno un'infinità di spunti su qualsiasi argomento. Tuttavia questo film in particolare, e il personaggio di Pai Mei, sono stati un'ottima scelta per il tema del contest.
La trama si svolge in maniera molto scorrevole, e le brevi spiegazioni che si trovano qua e là, per dare al lettore che non conosce il fandom una vaga idea di cosa tratti il film, non risultano eccessive o invadenti.
La tecnica usata per la narrazione, che vuole riprendere lo stile di Tarantino, si avvicina molto all'originale e rende piacevole la lettura; la Sposa descritta dall'autrice si avvicina molto a quella del fandom, e la duplicità del suo carattere (da un lato mamma, dall'altro ex killer) è resa molto bene.
Lessico e grammatica: 7.5
E' presente solo qualche errore di punteggiatura e di battitura, ma per il resto la lettura risulta molto leggera e scorrevole, e si avvicina abbastanza anche allo stile di narrazione del film.
Rispetto warnings: 7
Le citazioni e il proverbio cinese sono presenti, ma le prime forse potevano essere sostituite con delle citazioni esterne al film, magari citazioni dotte, o di altri film di Tarantino (cosa che lui adora fare), per rispecchiare anche un po' di più lo stile del regista. Per quanto riguarda il proverbio, mi pare che si ricolleghi abbastanza bene all'interno della storia, anche se ha un ruolo un po' marginale, nel senso che ha a che fare con un vecchio insegnamento di Pai Mei, e Beatrix non fa altro che ricordare questa frase. Il fatto che poi lei la ricolleghi a Bill però mi è piaciuto.
Capacità rielaborativa: 7.2
Nel complesso, la scelta del fandom e del personaggio risultano molto interessanti e il tema del pensiero taoista calza ovviamente a pennello.
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