Poche parole (ma quelle che servono) per dipingere una scena velata di malinconia e tristezza e al contempo speranza. Sherlock, la sua missione e il suo portatore di luce.

Non so perché ma alla prima lettura mi è sembrato quasi che Sherlock stesse fissando il suo patronus sotto forma di John, per come era descritto...che avrebbe anche un senso :) ma sto divagando.

Sempre brava a trasmettere tanto con le giuste parole!! Complimenti

Leggi la risposta dell'autore

Salve Blablia87,
è un piacere scoprire questa tua flash, dopo un bel po' che non passavo da Efp. Corta, ben scritta, ogni parola è perfetta. Ho davvero apprezzato come tu riesca a trasmettere e descrivere così tanto con così poche parole e come tu lo faccia in maniera incredibile.
Davvero, l'inizio mi ha fatto male, tanto sembrava un addio definitivo tra Sherlock e John, ma capire poi che Sherlock sta correndo nei boschi della Siberia, ha reso tutto molto peggio e meglio. Peggio per come debba lasciare andare John per andare avanti; meglio per come tale abbandono sia ciò che lo spinga a continuare.
Ottimo anche l'uso delle battute della serie (portatore di luce) e l'accostamento tra luce e buio. Davvero, è una flash bellissima che ho apprezzato tantissimo.
Avrei solo una domanda: "...deve sentire ancora che sta per /spengersi/ tra le loro mani." Spengersi doveva essere "spingersi" o "spegnersi"?
In ogni caso, complimenti per aver scritto questa flash bellissima. Non ho parole per dirti quanto mi sia piaciuta.
Ciao!
Fatelfay

Leggi la risposta dell'autore

Noi di “180 days”, e penso di interpretare anche il pensiero di altri, non aspettiamo le tue scuse: leggiamo quello che tu decidi di regalarci di volta in volta, in quanto abbiamo fiducia in te. A proposito di storie “passate e sospese”, leggendo delle risposte a delle recensioni che ti riguardano, mi accorgo (!!!!!) che ho lasciato passare inosservata la tua “Leak In” e, quello che è peggio, non so perché. Non ricordo le circostanze per cui non l’ho recensita, e dunque non letta. Vedi che non sei tu a dover provare disagio in quanto, i complimenti che ti faccio, hanno una grossa lacuna, dietro, di credibilità. Mi vergogno un po’ di aver perso qualcosa di tuo, e non avanzo giustificazioni. Vedrò di rimediare, te lo meriti. Arrivando a questa “Gloom”, la definirei un piccolo, ma luminoso gioiello, grazie al quale tu ti addentri, come Sh nell’oscurità, in concetti molto alti di scelte umane, di disperazione e, alla fine, di quanto grande possa essere un amore. Si è soliti pensare che, per apprezzare la luce, si debba scendere fino in fondo all’abisso, più volgarmente, sia necessario “raschiare il fondo” per ritrovare la voglia e l’energia per risalire. La corsa disperata di Sh nel buio, lontano da tutto il suo mondo e, soprattutto, lontano da John, e non solo geograficamente, si può considerare un atto di purificazione, di catarsi ma non dagli impulsi irrazionali bensì, al contrario, dalla stretta della ragione che impedisce al cuore di battere libero per chi si ama. Deve attraversare un tunnel buio di solitudine e di disperazione, per poter rialzare gli occhi alla luce. Sh deve fare da solo, perché John non rimanga solo una foto ormai sbiadita Che dire…La tua è una flash che illumina un attimo, un momento che sta già cambiando perché Sh verrà catturato. Ma hai fotografato il trascorrere spasmodico di quei minuti con la passione di chi sa leggere nell’animo. Te l’ho già detto in altre recensioni ma non mi stancherò di ricordartelo.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao carissima!
Quando leggo qualcosa di tuo, anche se breve, mi si scalda sempre il cuore!
Questa flash è molto intensa.. e oscura...
Chissà come deve essersi sentito Sherlock, in un paese straniero, perennemente in fuga, senza il suo amato John... Se ci penso, mi viene da piangere!! Sono convinta che se Sherlock non avesse avuto John, non ce l'avrebbe mai fatta!!
Torna presto, mi raccomando!
Baci!! :)

Leggi la risposta dell'autore

E' sempre bello leggere qualcosa di tuo.
Non è semplice, in pochissime righe, fare capire a quale momento della serie ti stai "agganciando", eppure tu ci riesci perfettamente.
Allo stesso tempo, rendi in modo splendido lo stato d'animo di Sherlock, in fuga, inseguito, che deve fare appello alla parte peggiore di sé per sopravvivere e tornare da John. Deve dimenticare ciò che John gli ha fatto scoprire (i sentimenti, l'umanità) per combattere contro chi voglia portargli via il "suo portare di luce".
Continua ad ascoltare musica, perché ti sta ispirando piccoli pezzi d'autore. E non ti preoccupare. Aspettiamo con pazienza che tu riesca a riprendere in mano non solo "180 days", ma anche "Leak In".
Non credere che mi sia dimenticata del povero John e del grosso guaio in cui lo hai infilato!

Sempre brava.
Continua così!!!!
Alla prossima.

Ciao! :-)

Leggi la risposta dell'autore