Tu ridi, ma io mi coalizzo con la tua donna e ti ammazzo male comunque, sappilo.
Ad ogni modo, concentriamoci sul capitolo senza indugiare oltre: è stato un capitolo che mi ha decisamente rapita, un dannatissimo punto chiave per gli avvenimenti futuri.
Non riuscivo a staccarmi, sul serio, ero talmente presa che ho dovuto rileggerlo due volte perché temevo mi fosse sfuggito qualche errore, quindi pensa che ansia che mi è presa quando mi hai fatto quello stramaledetto scherzo.
Fortuna che non è morto nessuno (per ora) e il nostro simpaticone è stato salvato dal tempestivo intervento della, come già citata, sora Notte, la quale dimostra di sapere molto sul futuro del nord ma, ovviamente, non ci dice niente.
Te pare? Troppo facile!
Quando Ragnar scoppia a ridere di fronte alla morte, nel vero senso della parola, mi ha letteralmente colpito: uno perché sì, ci stava parecchio, dopo quello che ha passato manco Sithis lo può piegare; due, perché è stramaledettamente inquietante e dal mio punto di vista segue bene quelli che sono i cambiamenti di Ragnar.
Quindi sì, mi è piaciuto particolarmente, good job man.
Il combattimento tra Lucien e Ragnar mi ha ricordato una canzone che adoro "War between brothers": il dolore c'è, per quanto possano essere cambiati sono fratelli, non nel sangue, ma lo sono, e ciò li rende uniti da un legame inscindibile.
Spero tanto di vederli combattere side by side ancora una volta.
Che altro? Ah, sì, Lottie, o meglio Lothbrok. Dopo la nostra simpatica Durendal, la vecchia è la seconda a riproporre questo nome per identificare Ragnar... ho le mie ipotesi a riguardo, ma resterò in silenzio.
Dopo tutto, non è forse la musica della vita?
Ok scusa, non ho saputo resistere.
- Arwyn |