Recensioni per
Il gioco della vita
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 437 recensioni.
Positive : 434
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
05/06/19, ore 14:02
Cap. 39:

Mi sono portata questo libro in vacanza e sono sbalordita da quanto mi abbia lasciato. E' una storia veramente speciale, con un cuore enorme, un affascinante (nella sua natura terra-terra) protagonista, ma soprattutto un'abilità di fondo di far intrecciare le diverse storylines in maniera così impeccabile da sembrare il risultato di un lungo lavoro di squadra fra un talentuoso scrittore e un eccellente editore. Davvero: lo scheletro della storia è praticamente perfetto. Hai saputo far sbocciare e sviluppare la tensione, hai saputo guidare lo sguardo dei tuoi lettori e sorprenderli ad ogni curva della trama. Senza contare che scrivere una storia sulle “piccole cose della vita” è un'arte in sé e per sé, bisogna avere l'occhio allenato e credo anche una certa filosofia personale di vita che si adatta al riconoscere il valore intrinseco in ciò che il 99% delle persone dà per scontato. FYI: La Coscienza di Zeno ha continuato a venirmi in testa tutte le volte che aprivo un nuovo capitolo, il che spero venga preso come complimento perché è inteso come tale ;D Per essere un personaggio principale in cui non mi rispecchio particolarmente, Antonio si è fatto rispettare e amare sempre di più, con ogni scelta giusta/sbagliata, con ogni sforzo di farsi riconoscere il diritto ad amore, pace e felicità. E' un inno alla vita smorzato ma per questo mille volte più potente. Sono senza parole (al di là delle 600 che ho appena inutilmente scritto), hai fatto un incredibile lavoro. Complimenti davvero :D cheers

Recensore Veterano
02/02/19, ore 17:57
Cap. 39:

Mi dispiace che inizialmente intendessi mettere un giudizio critico per il finale, che è anche il motivo per cui ho letto solo l'inizio a novembre e concludo oggi.
Questo epilogo è pieno di sensazioni spiacevoli e rovina l'atmosfera dell'ultimo capitolo. Inizio dicendoti che in neurologia si è provato, almeno dalle mie ricerche, che le negazioni non vengono riconosciute dall'inconscio, quindi dalla gran parte del cervello. Per questo, frasi con negazioni di parole spiacevoli non alzano l'umore dei lettori. Ho anche saputo il significato vero di "eternità", che non è un periodo di tempo, ma la sua assenza. Antonio dice che mancano due minuti e poco dopo 180 secondi, aggiungendone uno. In "che tra l’altro la trovo" non dovrebbe comparire "la". La virgola in "il coraggio dentro di sé, che fifone" andrebbe posticipata di una parola e "un po’ di coraggio ne ho mai avuto" vuole "l'" anziché "ne".
Ho invece trovato la locuzione "braccio metafisico" molto azzeccata e particolare.
La relazione tra Roberto e Maria, il divorzio tra i genitori di Antonio, i suoi fratellastri, il trasferimento e tutto il resto sono positivi, ma sono annunciati tutti assieme, contrastando con una narrazione lentissima distribuita in quasi 40 capitoli.
Mi ha sorpreso particolarmente la relazione tra Giacomo e Alice, trovandola ottima non solo per la guarigione della ragazza, ma anche per la verosimiglianza del loro incontro. Anche la rievocazione dei ricordi prima del concerto è stata una buona idea e vera la riflessione sull'assenza di vinti o vincitori. La forza di volontà nel suonare nonostante la presenza di Sergio è ovviamente il simbolo della maturazione di Antonio e la trovo un'ottima scelta.
A convincermi che questa recensione debba essere positiva è stato il discorso sul valore dell'amore, molto completo e intenso.
Per finire ti dico che dopodomani voglio suonare fuori casa e superare lo stesso ostacolo presentato qui. Non avevo ancora letto del concerto e avevo programmato da molto quest'occasione. Spero che questa lettura mi faciliti l'esibizione e se sarà così, come per tutti gli altri aiuti che mi ha dato "Il gioco della vita", grazie.

Recensore Master
23/12/17, ore 13:21
Cap. 39:

Ciao, di nuovo^^
Un finale meraviglioso, perfetto. Il caro Antonio riflette sulle esperienze passate, sul dolore che ha dovuto subire, ma soprattutto sulla forza che ha trovato in se stesso e nelle persone che gli sono state vicine per superare tutto ciò. Così il timido adolescente taciturno e timoroso impara ad affrontare la vita, come in ogni vero e proprio romanzo di formazione che si rispetti.
Le cose si concludono nel migliore dei modi per tutti i buoni di questo racconto. Livia e Federico hanno avuto ciò che si meritavano, mentre Sergio cerca in tutti modi di trovare una redenzione, che però non otterrà tanto facilmente.
Insomma, tutto si conclude con un elogio alla vita, a viverla pienamente in ogni suo momento, bello o brutto che sia.
Mi è sembrato di scorgere molto di te in queste righe, pensieri, riflessioni e sentimenti che provenivano dal profondo del tuo cuore. Il che mi è piaciuto tantissimo, mi è sembrato un po' di conoscerti, e sono davvero felice di aver trovato qualcuno così dolce e sensibile.
Davvero, come si dice, le persone come te sono più uniche che rare^^
Così tutto finisce come era iniziato, con ciò che rappresenta a pieno il nostro amato Antonio: la musica.
Ti ringrazio per avermi fatto apprezzare a pieno questo racconto, che è completamente diverso dalle mie solite letture.
Ne approfitto anche per farti i miei più cari e sinceri auguri, ancora tantissimi complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
19/01/17, ore 22:46
Cap. 39:

Eccomi qui, Ale!!! :D
Oh, che finale meraviglioso! Il più perfetto (il più perfetto?! Mamma mia ahahah) finale che questa storia poteva avere! E se lo merita! Meravigliosoooo :))))
Nove mesi, santo cielo, nove mesi! No io devo dirlo... una vera e propria gestazione! ahahah Che bello! E poi, nove numero sacro, etc... Insomma! Il tempo perfetto! :D
Sono felice di aver letto questa storia. E' stato piacevolissimo e molto molto bello. Se penso a quante vicende Antonio ha vissuto. A quante ne hanno vissute gli altri personaggi. Se penso che io ne ricordo soltanto la metà, ma che a suo tempo le ho quasi vissute con loro :)
Hai scritto una bella storia, Ale, con un bel messaggio, che nella sua semplicità ci ricorda che il bene esiste e sussiste su questa terra, che si può coltivare, che vincerà il male. Ci ricorda che dobbiamo ricercare il coraggio e le vere amicizie, e il vero amore, quello che non fa soffrire, e che, se anche abbiamo sofferto, dobbiamo tirare avanti con più forza di prima, con rinnovata forza. E per questo la tua storia racchiude e conserva un messaggio universale, che si adatta di certo a tutte le vicende di questa vita.
Mentre leggevo, ho pensato: "ok, la storia termina con una separazione tra buoni e cattivi, pecore e capre". ma hai chiarito subito la cosa senza darmi il tempo di metabolizzarla ahahah E' vero, non ci sono vincitori e vinti, magari solo in parte. Perché, come ha detto il nostro saggio Roberto, la vita è un gioco: a volte si cade e a volte ci si rialza. E quasi quasi spero che Sergio sia andato allo spettacolo Senza male nel cuore, senza cattive intenzioni. Anzi, deve essere così e sono contenta che tu abbia lasciato il dubbio, l'incertezza nel lettore.
Tu volevi, come dire?, distogliermi dalla mia idea, eh?! Ma io lo sospettavo fin dall'inizio che Roberto e Maria si sarebbero messi insieme!!! Ahahah Sono felice! Come ho già detto, sono fatti l'uno per l'altra. Noo, Alice e Giacomo insieme! Wow, che bello! Una comitiva di amici ancora legata, sempre più legata. E Alice combatte il suo male per vincere! Mi dispiace per la lontananza tra Antonio e Jasmine :( Ma la ragazza deve realizzare i suoi sogni! E Antonio a coltivare in campagna! Secondo me, Ale, hai messo molto di tuo nel protagonista. Ah, naturalmente tutto perfetto anche per quanto riguarda Stefania, che ha incontrato uno dei pochi mr. Darcy della nostra epoca! Tristissima invece la vicenda per quanto riguarda Livia e Federico: una in una clinica psichiatrica e l'altro in carcere. Ci si resta male, nonostante tutto. Beh, Antonio ha realizzato il suo sogno e andrà a studiare in un'accademia! Bene, super beneeee :D
Ehh, complimentissimi, Ale, per l'impegno con il quale hai portato a termine anche questa storia! Bravo, bravissimo! Storia che merita di essere letta, piena di messaggi fondamentali e giusti. Insomma, ho detto tutto :)
Presto comincerò la tua nuova storia e sono molto curiosa. In verità spero di ritrovare un qualcosa de "Il brigante"... anche se non c'entra niente... ehm, mi eclisso :)
Alla prossima :)

Recensore Veterano
10/01/17, ore 12:32
Cap. 39:

Mi è piaciuta molto l'ambientazione di questo ultimo e decisivo capitolo: hai saputo ricreare non solo la giusta atmosfera dell'epilogo, ma anche hai donato lo spazio necessario a ciascuno dei personaggi che hai inserito man mano, facendo conoscere le sorti di ognuno di essi.
Insomma, il lieto fine è stato apprezzato, e anche il messaggio di speranza e di coraggio interiore è arrivato dritto all'animo.
Ammetto che il lato filosofico e, ripeto come ho già fatto per altri capitoli, profondamente interiore di molti capitoli è stato apprezzato e condiviso: in questo, sei molto bravo, davvero.
Alcuni capitoli mi sono piaciuti più di altri, alcune parti più di altre, ma nel complesso è sempre difficile -da scrittori alle prime armi quali siamo-riuscire a realizzare un lavoro perfetto, o che comunque si avvicini alla pienezza letteraria di certi autori già affermati.
E' stato bello seguire la storia e conoscere le vicende di tutti i protagonisti.
Infine, spero di seguire anche il racconto a cui hai accennato nelle note.
A presto e buona giornata!

Recensore Veterano
06/01/17, ore 23:56
Cap. 39:

Sì, sì, devo confermare quanto ho scritto nella recensione precedente: è tutto finito a tarallucci e vino e mi fa piacere. Certo, sai bene che io avrei fatto mancare almeno una manciata di personaggi, perché di lieto fine nei miei racconti è difficile che se ne parli, e avrei fatto star male i personaggi che avrei salvato, se così posso dire. Però una cosa la voglio dire, anche perché quello che ho scritto nella recensione precedente l'ho trovato confermato nell'epilogo - che tu sia ormai un libro aperto per me? E chissà! -: pur non avendolo sperimentato in prima persona, ma volendolo davvero tanto, con tutto me stesso e i vari io che stanno nella mente, capisco l'ansia di Antonio nei secondi che precedono l'apertura del sipario. Anzi, lui è stato fin troppo calmo, segno ch'è maturato davvero parecchio grazie a quelle esperienze di vita di un paio d'anni fa! Andiamo con ordine. Mi capita spesso, soprattutto quando scrivo un racconto - o, per meglio dire, un breve copione con la facciata di un racconto: siamo onesti, eh! - di cui sono particolarmente soddisfatto - vedi la serie "Lietuvoje mirtis", "Fantasia" e "Ricordi" -, di immaginare di essere nella platea del Dolby Theatre a Los Angeles - manco avessi il fisico per reggere un lungo viaggio aereo, ma questa è un'altra storia... - in attesa di sapere se la mia candidatura al premio Oscar - penso per la miglior sceneggiatura originale, ma potrebbe anche essere per la regia o per la produzione di un film, al limite come attore protagonista, perché ne ho già interpretate di scene nella mia stanza mentre scrivo e se il risultato è buono vuol dire che anche la mia interpretazione lo è stata, no? - si trasformerà in una vittoria e poi di salire sul palco per ringraziare del premio e chi mi ha supportato e mi ha fatto arrivare fin a quel momento di puro orgoglio personale e iniziare un discorso comico grottesco degno di nota. Questo è il sogno ricorrente, quello più "normale"; quello più assurdo mi vede aver lavorato con Isabelle Huppert e Heather Tom - le mie attrici preferite che idolatro stressando i miei migliori amici, specie in quest'ultimo mese per i successi che sta raccogliendo la prima - e aver regalato loro una candidatura al premio Oscar - un giorno l'avranno, con me o senza di me l'avranno: è solo una questione di tempo! -. In entrambi, durante l'attesa di sapere se io o loro o entrambi abbiamo o non abbiamo vinto mi causa quel tipico attacco di colite nervosa che mi viene praticamente ogni volta che devo fare qualcosa di importante e, a volte, per nessuna ragione - ragion per cui non programmo più niente e vivo la giornata -. Pensa che mi viene anche ogni volta che sto sulla pagina Twitter di questo o di quell'altro gruppo di critici statunitense a schiacciare il tasto F5 come un matto per sapere, giusto in questo periodo, se la Divina Huppert è stata premiata per "Elle" o "L'avenir" e non sai l'ansia! Neppure quando ho un esame da preparare mi agito così tanto, per farti capire quanto il cinema è parte di me e quanto quei sogni a volte siano proprio ad occhi aperti. Beh, questo sproloquio per farti capire le sensazioni di ansia e di paura che Antonio ha provato in quella manciata di secondi pre-esibizione. Non saprei che altro dire, perché nella precedente recensione ho già detto quello che ho trovato scritto qui... Una sorpresa me l'hai fatta: Maria incinta alla sua età del bambino di Roberto! Non me l'aspettavo. E anche la relazione tra Alice e Giacomo non me l'aspettavo, ma in qualche modo poteva essere prevista... Hai preso una serie di personaggi, li hai fatti interagire tra di loro in maniera egregia e ne hai fatto uscire un racconto tanto lungo quanto interessante che finalmente sono riuscito a concludere. È vero che in questa settimana avrei dovuto studiare per un paio di esami molto vicini, ma tra la curiosità per il tuo racconto e il tenermi aggiornato con il proseguimento dei successi della Divina Huppert e relative coliti ho preferito queste attività allo studio. Recupererò, tanto era più una questione di ripasso che di studio da zero, perciò il problema, se ci sarà, sarà minimo. Ancora tantissimi complimenti e mi fa piacere di aver iniziato e concluso questo lungo viaggio che mi ha fatto capire alcune cose, tra le quali che leggere non è poi tanto male. Preferisco scrivere, però mi sta piacendo anche leggere. Ti faccio ancora una volta i miei più sentiti e sinceri complimenti e ci si vede presto. ;-) :-)

Recensore Veterano
01/01/17, ore 22:54
Cap. 39:

Caro Alessandro, buonasera.
Non so quanto ci metterò a scrivere questa recensione, perché voglio dire è ringraziarti per mille e mille cose e nemmeno me le ricordo tutte!

Sono rimasta piacevolmente sorpresa e colpita da questo lieto fine colmo di gioia per (quasi) tutti.
Mi è piaciuto come hai saputo "sistemare" ognuno dei personaggi che ci hanno accompagnato in questa magnifica avventura, mi piacerebbe fare un commenti si ognuno di essi.

Antonio Giacomelli. Il protagonista, è un ragazzo dal carattere inizialmente timido e sottomesso. È abbastanza interessante leggere come, all'inizio, sia infastidito dalla presenza di inquilini che violano i suoi spazi privati. Anche a scuola non è brillante, e si lascia bullizzare pesantemente dal nuovo arrivato che, cosa orribile e che mi mette molta empatia, è riuscito a rubargli i suoi unici amici e a metterglieli contro. Ma poi, chi si credeva forte e onnipotente finisce male, e le vittime si alleano contro il prepotente. Se non altro, la presenza del bullo Federico nella sua vita ha permesso ad Antonio di farsi degli amici, di trovare degli alleati , delle amiche e la carissima Jasmine. Lei è un personaggio che mi è piaciuto fin dall'inizio, e ho avuto sempre molto a cuore la sua relazione con Antonio. Mi piace immensamente come hai sviluppato un bellissimo rapporto interraziale che prescinde da qualsiasi pregiudizio, e insegna molto bene che tutti dobbiamo essere amici e fratelli, bianchi e neri. E poi, anche Jasmine viene da una famiglia "mista", quindi penso sia facile da accettare per lei (ti rendi conto che sto parlando dei tuoi personaggi come se fossero veri, vuol dire che mi hai preso davvero molto!).
Federico, è un po l'antagonista, eppure è molto realistico. Esistono, purtroppo, le persone che si rovinano come lui, e non capisco proprio come facciano a sentirsi grandi gettando così la propria vita e dignità in un secchio dell'immondizia. Naturalmente con questo voglio parlare anche di Livia. Ho sospettato della sua non sincerità nei confronti del marito fin dalle telefonate notturne, e quando è stata scoperta in flagrante non ha fatto altro che confermare i miei dubbi. La trovo più disgustosa dello stesso Federico: penso che forse lui non sarebbe arrivato a quel livello di degrado senza il supporto e la copertura della madre. I figli, a parte qualche rara eccezione che conferma la regola, vengono su come vedono fare dai genitori, o del genitore che più gli fa comodo.
Anche Sergio è un uomo orribile: non solo ha abbandonato vigliaccamente la laboriosa e servizievole moglie Maria con il povero figlio, ma, ormai ultra sessantenne, e riuscito ad abbindolare un'altra ingenua ragazza di quarant'anni più giovane e a.... lasciarla incinta! Stefania si, ha fatto i suoi errori, ma poi per fortuna si è rimessa a posto la vita (l'avrei odiata a morte se avesse ceduto ad abortire!) e ha dato una piccola mezza-sorella ad Antonio! Ma quel che mi ha colpito tantissimo, che mi ha dato proprio un tuffo al cuore, è il fatto che l'hai chiamata Veronica!!! Mi sono presa un colpo (eh si....lasciamo perdere)! 
E comunque: ci avrei scommesso la capoccia che alla fine il nostro saggio e un po pessimista filosofo Roberto si sarebbe messo con Maria XD!!! Aha hahaha, lo sapevo! Però, che a 42 anni sia rimasta incinta di UN ALTRO/A mezzo fratello/sorella per Antonio.... oddio questa notizia mi ha proprio veramente spiazzato! Sono rimasta davvero O.o 
Aha hahaha, però come hai detto tu in fondo Roberto questo bambini se lo merita, su con la vita caro filosofo, che in fondo "devi saper sopportare un po di pioggia se vuoi vedere l'arcobaleno"! Sono felicissima che alla fine il nostro caro pensatore sia riuscito a realizzare il suo sogno di tornare in campagna, io adoro la campagna e gli animali!
Mi è dispiaciuto per Alice, quando sono Arrivederci le notizie del suo grave male, ma sono sicura che lei è una ragazza abbastanza virale da saper farcela , e se la caverà egregiamente, almeno per questi primi tempi. E alla fine l'hai accompagnata niente popò di meno che.... Giacomo?!?! Aha hahaha, un'altra notizia davvero spiazzante! Però in fondo, dai, erano rimasti gli unici due scompagnati ( a prete Melissa, ma poi, Giacomo come faceva a frequentare Melissa, è più semplice Alice) quindi mettiamoli insieme! Ma secondo me ci stanno bene, lui così esuberante e lei abbastanza seria.
Il nonno paterno è stata un'altra avventura. Penso che debba essere abbastanza emozionante conoscere (e per puro caso!) per la prima volta la famiglia del genitore che ti ha ripudiato... capisco gli iniziali rancori di Maria, ma sono contenta che alla fine si sia messo tutto apposto. E questo nonno è stato grandissimo a riconoscere il talento musicale di Antonio e addirittura offrirsi di finanziare per svilupparlo!

In conclusione, mi piace moltissimo come hai saputo gestire la trama è gli intrighi di questa storia, durata nove mesi proprio come una gravidanza, e penso che ora ne sia nata qualcosa di veramente stupendo. sei uno scrittore davvero talentuoso, e mi dimenticavo, mi è piaciuto anche come questo sia il sogno di Jasmine, anche io come sai bene ho iniziato con qualche timida poesia, proprio come lei.
Ho davvero amato il sottofondo musicale di pianoforte che accompagnava il tutto, e mentre il protagonista non poteva suonare, soffrivo con lui!

Così, è stato bellissimo leggere un finale sul palcoscenico, con Antonio tutto timore di non saper superare quella sfida. Eheh, so bene come ci si sente a dover esibirsi forzatamente di fronte ad un pubblico abbastanza vasto, soprattutto se si è una persona dalla natura tendenzialmente chiusa e timida! E almeno per me non è mai piacevole, mi mette una paura terribile, ma sono sicura che col tempo e l'abitudine il nostro amato protagonista saprà vincere se stesso e andare dritto e a testa alta sotto i riflettori. 
Mi sono piaciute tantissimo le ultime parole finali: "lasciare spazio solo e soltanto alla musica", io stessa penso che essa sia qualcosa di magnifico e vitale, almeno per me.

Penso propionate che inserirò questa storia nei preferiti dell'account, ti rinnovo enormi complimenti lunghi da qui a Bologna e ritorno (ed è tanta strada, credimi! )

Perdonami moltissimo se la recensione è troppo lunga e se ti annoierai a leggerla, ma non potevo proprio tacere ciò che pensavo su questo capolavoro di storia, se ne potrebbe realmente fare una serie tivù! 
Che questo 2017 sia un anno pieno di gioia e fortuna per te e tutti i tuoi cari, buona serata e a presto! 

Anwel

Recensore Master
26/12/16, ore 12:01
Cap. 39:

Gran bella cosa poter salutare un Antonio più maturo e sicuro di sé, felice di vivere in campagna ed ora alle prese con un importante concorso di pianoforte. Pazienza se è presente in platea una persona che non merita nulla, né il suo affetto, né la sua riconoscenza.
Antonio ha vinto tutto: ha vinto se stesso. Un nuovo sé più sereno e completo.
E' uscito da una situazione difficile e dolorosa, dall'impasse che aveva segnato la sua giovane vita... e questo dopo molta sofferenza.
Ma alla fine c'è riuscito.
E con lui pure Maria e Roberto, che, proprio come ci avevo sperato, sono ora rinati a nuova vita, con anche un bébé.
E' davvero bello il messaggio che ci hai saputo trasmettere, caro amico ed autore: quello cioè di confidare sempre in noi stessi e di credere nelle nostre capacità, a discapito di tutto e di tutti.
Esiste sempre una nuova opportunità di fare la differenza, nella nostra vita.
Complimenti, carissimo: hai scritto una bellissina storia, molto vera e ricca di sentimento.
Un abbraccio.
Lou

Recensore Junior
24/12/16, ore 00:52
Cap. 39:

Caro Sandro,
innanzitutto spero perdonerai l'estremo ritardo con il quale recensisco; solamente adesso ho potuto fare in modo di mettermi a battere un parere sul finale di questo romanzo (lo chiamo così perchè nulla ha da invidiare a un romanzo edito). Ho preferito gustarmi la storia praticamente tutta in una volta, poichè le attese erano snervanti. E qui devo (ri)farti un piccolo rimprovero: troppi capitoli, separati da un largo lasso di tempo nella pubblicazione, secondo me danno un senso di squilibrio. Aggiungiamo pure che certe vicende avresti potuto congestionarle in minore spazio, anzichè farti prendere dalla tua solita prolissità. Ad ogni modo, spero tu prenda in considerazione questi piccoli consigli, che ho fatto in modo non intaccassero la recensione nella sua totalità, così come non ho voluto considerare gli eventuali errori grammaticali e/o di forma lessicale. So di averti fatto prendere uno spavento quando, scherzando, dicevo che potevi dimenticarti la bandierina verde. Ma no, alla fine ho voluto scrivere una recensione 100% positiva ugualmente, senza considerare i difettucci sopra citati. Ti dico già che dalle prossime storie che scriverai non sarà più così, mi impegnerò nel farti recensioni molto più analitiche e critiche; questo non perchè sono una personaccia cattiva - sai che ti voglio bene e ti considero un caro amico - ma proprio perchè ti vedo pronto per compiere un salto di qualità, che ti permetterà di diventare non dico eccelso, ma sicuramente in grado di poter considerare seriamente un futuro come scrittore di professione.

Credo che tu abbia compiuto un percorso ben definito, che io ho avuto la ventura di seguire, e che sebbene lungi dalla sua conclusione ti ha certamente portato con "Il gioco della vita" ad una decisiva evoluzione di tematiche e di stile. Sì, perchè "Il gioco della vita" è un'opera completa e matura, ricca di spunti di riflessione. E' incredibile come tu sia riuscito con invidiabile bravura a creare un intreccio di trama tanto solido, facendo interagire una moltitudine di personaggi, caratterizzati psicologicamente in maniera impeccabile. Un grandissimo plauso va a questo aspetto, il saperti mettere nei panni delle figure di cui scrivi; che per te non sono solo nomi schiaffati su un foglio, ma molto, molto di più.

So bene quanto di te ci sia in questa storia. Mi sono divertita a raccogliere i frammenti di Alessandro qua e là sparsi, a volte in modo implicito, altre volte in maniera più sperticata. Ma io sono avvantaggiata, perchè ti conosco. Tuttavia le vicende narrate ti penetrano dentro, a prescindere che si abbiano contatti con l'autore non è difficile sentire i personaggi come dotati di una vita propria. Ti rimangono nel cuore, semplicemente.

E allora, sei pronto a salire un gradino più in alto? Sono certissima che tu possa farcela, e se hai paura di cadere...non temere! Ci siamo io e tutti i tuoi fedeli lettori a sorreggerti e supportarti, in qualunque argomento tu decida di scrivere.

Dunque, ci risentiremo molto presto! Al momento ti auguro buonanotte.

Una tua cara amica.

Recensore Master
22/12/16, ore 22:04
Cap. 39:

Mio carissimo amico!
Purtroppo siamo giunti alla fine di questo bel viaggio.
Che avventura è stata, una bellissima avventura!
E' molto bello che per te sia stato un compagno fedele, quando la scrittura riesce a essere una luce nella nostra vita può esprimere tutta la sua potenzialità e ricchezza.
Dunque!
Mamma Maria e Robeto hanno iniziato a frequentarsi e, come ti avevo già detto, non posso che essere felicissima! Entrambi se lo meritano, dopo tutto quello che hanno passato!
Il rapporto con Jasmine sembra andare a gonfie vele, nonostante la distanza. E sembra che Antonio abbia il progetto di raggiungerla a Bologna per iscriversi conservatorio.
Stefania si è finalmente rimpossesata della sua vita e con la piccola Veronica al suo fianco non potrà che andare bene.
Oh che bello! Giacomo e Alice si sono messi insieme e la ragazza ha sconfitto la malattia, che gioia!
Ho adorato l'espediente che hai usato: scoprire che le riflessioni di Antonio sono fatte poco prima del suo concerto
In questo modo è come se il cerchio si chiudesse. La musica è stata una presenza importante in tutta la storia e un degno finale per questa bellissima storia non poteva che essere con la musica.
Per quanto cresciuto e maturato, il nosto Antonio continua a avere un certo timore del padre. Però è un bel passo avanti che il genitore si sia presentato al concerto! Questo lascerà aperta una piccola porticina per un loro riavvicinamento?
Una frase bellissima che hai scritto e che mi è rimasta impressa è questa: "Chi odia lo fa perché non ha mai assaggiato il più profondo, vero e puro amore."
E con queste tue importanti parole, io ti saluto.
Grazie per avermi tenuto compagnia in questi lunedì e avermi fatto vivere davvero un bel viaggio, emozionante e ricco di spunti di riflessione.
Ti seguirò nella tua prossima avventura, mio caro amico, e con immenso piacere!
Tantissimi complimenti ancora!
A presto!

Recensore Master
19/12/16, ore 19:00
Cap. 39:

Buonasera.
L'ultima riflessione di Antonio, quella che come tutto il racconto non morirà, ma resterà dentro di me, nella mia anima. Ora il nostro amico, dopo mesi e mesi di azioni, sofferenze e forti emozioni è riuscito a comprendere che chi vince è solo colui che ama e non deve avere paura, non più.
Epilogo scritto in maniera magistrale, non posso che rinnovare i complimenti per questo bellissimo racconto che porterò sempre nel cuore, invitandoti a pubblicarlo, ad inviarlo a qualche casa editrice! Te lo meriti, è un racconto stupendo.
Non vedo l'ora di seguire il prossimo!
Ci sentiamo tra altre parole e ci incontreremo in altre svariate, belle e fantastiche emozione.

Ab imo pectore.

Tua lettrice e amica,
-Bigin

Recensore Master
19/12/16, ore 18:57
Cap. 39:

Ciao! :)
Un finale bellissimo e dignitosissimo per una storia che ci ha fatto sognare, sperare, disperare, sorridere, intristire, intenerire, crescere. Perchè io penso che, come tu sei maturato e cresciuto scrivendo questa storia, e i tuoi personaggi con te, anche a noi lettori hai lasciato qualcosa di tuo e di importante che ci ha arricchito. E di questo ti ringrazio.
Detto ciò, ho apprezzato il lieto fine che hai pensato un po' per tutti i personaggi: Maria e Roberto finalmente insieme e finalmente uniti da un amore che, prima di trovarsi, non avevano mai potuto sperimentare (e coronato dalla nascita di un bimbo! Già me lo vedo Antonio in modalità fratello maggiore!), Stefania, mamma e donna rinata e serena, affiancata da un uomo meritevole e amorevole, Alice in via di guarigione e sostenuta dall'amore, Antonio maturato, anche se mantiene i tratti caratteriali e quelle piccole debolezze umane che lo contraddistinguono e che contribuiscono a renderlo speciale.
Insomma, il fatto che l'amore vince su tutto e può tutto mi piace molto. E' un bel messaggio, forse anche troppo anacronistico in questi tempi in cui per la tenerezza non c'è più spazio.
Ti dico, ho apprezzato molto anche l'entrata in scena del padre di Antonio: mi è sembrata come una sorta di prova finale per il protagonista. Non so dirti se sperare che, alla fine, i due faranno pace o riallacceranno un qualche rapporto, ma posso dirti che sono sicura che Antonio, finalmente, si è liberato dalla schiavitù dell'oppressione psicologica di Sergio. E questo è molto bello :)
Bene, sono molto felice di avere seguito questa storia bellissima e ti assicuro che lunedì prossimo ci sarò, pronta per iniziare una nuova avventura :)
Ancora complimenti e alla prossima!
Elisa

Recensore Junior
19/12/16, ore 11:58
Cap. 39:

Buongiorno! non so se mi sia piaciuto di più il tuo argomentare sull'amore, quello sull'odio, o se la cosa che mi ha colpito, più di ogni altra, sia stata la lenta scoperta dell'avvenimento tanto temuto che avrebbe coinvolto Antonio da lì a pochi minuti.
Una menzione speciale, ovviamente, va all'ultima parolina del racconto, quella che ha fatto da ambiente, aria, luce e colore a tutto il racconto, dal primo arrivo di Antonio nella sua casa, fino all'ultimo attimo della sua vita condivisa con noi: la Musica.
Bello, Bellissimo racconto, questo. l'ho apprezzato dall'inizio alla fine. dal tragico inizio, con Federico&C, nella spirale discendente di soprusi e umiliazioni che è culminata con una vera e propria aggressione.
Mi è piaciuta quell'aggressione, perché sventata dall'unico sentimento che, fin da bambini, ci permette di scoprire il mondo nella sua forma più completa, prima ancora che arrivi l'amore e surclassi tutto il resto: quell'amicizia vera, autentica, sincera che si è creata prima con Roberto, poi con Giacomo.
E poi la complicata tenerezza di Antonio, debole e umano, che vive la sua vita come può, assistendo passivamente alle cose che gli succedono, prendendo poche ma sagge decisioni che lo fanno sempre essere un po' migliore di prima, anche quando si tratta di accorgersi che si è sbagliato alla grande a giudicare una persona come Alice.
Lezioni che si imparano partecipando, fino in fondo, a quel gran gioco che è la vita.
Grazie per la gratitudine mostrataci, ma questo sentimento è sempre e comunque ricambiato! :)