Posso cominciare una recensione ringraziandoti per la tua meravigliosa (è bello ricevere recesioni così articolate e lusinghiere, inutile girarci intorno! :P)? Vabbè lo faccio lo stesso, tanto sono breve. Grazie, quell'idea per Sakura mi volteggiava tipo avvoltoio per la testa da una vita e finalmente sono riuscita a metterla giù (in realtà mi mancava solo la fine, non volevo dilungarmi ma non volevo neppure buttarla via). Ma basta parlare di me, già mi amo tanto, se mi incenso anche nelle recensioni altrui addio.
Parliamo della tua fic adesso.
Mi concentro.
Mi pare doveroso specificare che io anche se non sembra sono una grande amante dei pairing. Sono la classica fanciullina che appena apre un manga nuovo scruta tutti i personaggi con occhi famelici in cerca degli accoppiabili, ho le mie coppie fisse e mi faccio delle pare atroci. Poi ho i miei personaggi jolly (che vedo alla perfezione con 3/4 dei personaggi della serie,maschi e femmine, il che mi crea delle crisi d'identità atroci). Tutto questo lungo discorso per arrivare al fatto che amando alla follia i pairing amo anche tutto quello che ci sta intorno, compresa la sfumatura, il non detto, o la semplice amicizia.
Raramente ci si scrive su, però.
Perchè è più facile e più bello (e mille volte più soddisfacente per il fan, ammettiamolo) fare un pairing. La tua nota iniziale in cui parli di una non Jiraya/Tsunade è stato come un faro nella notte e non ho potuto non fiondarmi a leggere.
Mi piacciono tanto le tue descrizioni del paesaggio. Io sono negata perchè mi annoiano, le salto persino nei libri, ma le tue sono brevi, intense e coinvolgenti. Le lungaggini mi devastano perchè non ho bisogno di sapere di ogni singola foglia di un albero sotto cui si ripara tizio o del mobilio della cucina di caio, ma tu con poche frasi brevi e poche espressioni incisive dai proprio l'idea di un clima dannatamente soffocante (anche se in questi giorni a casa mia fa un freddo da morire quindi pagherei per essere al posto di Tsunade! :P). Le immagini sono poetiche ma non pesanti, i pensieri ben inseriti, e via discorrendo. Prima o poi anche io imparerò a scrivere così ma per il momento rosico d'invidia e tiro innanzi! *_* Il paesaggio, Konoha stessa, è il vero protagonista della storia. Ogni immagine, ogni pensiero riconduce a Lei. D'altronde l'Hokage non potrebbe vederla altrimenti.
Tsunade è chiassosa e violenta. Questo nel manga, è un dato di fatto, 9 volte su 10 viene usata per dare respiro comico all'opera ma è anche un personaggio dannatamente fragile e di una bellezza secondo me quasi ineguagliabile nel fandom di Naruto (disse colei che eresse altarini in onore del grande Itachi Uchiha da ben prima del numero 40 del manga, hu hu hu...). Se non è così è l'Hokage, in veste ufficiale, dura, grintosa, un vero leader. Qui non è nè l'una nè l'altra, qui è Tsunade e basta, una donna che neppure nella tranquillità di un'afosa giornata estiva, quando l'aria è immobile e tutto sembra fermo, trova requie. La natura (le cicale, la pioggia imminente e poi le gocce) l'assorda assieme ai pensieri e ai ricordi. Anche qui è come se Tsunade non fosse altro che parte del paesaggio che la circonda. E la cosa continua a non sembrarmi noiosa o pesante.
"Avevo dimenticato che quando inizia a piovere i primi a spuntare fuori sono i rospi", mi ha fatto morire dal ridere! :D Non perchè la frase fosse particolarmente buffa ma perchè è la prima volta (e siamo quasi alla fine della storia) che Tsunade esce dallo sfondo e torna personaggio. Parla e le sue prime parole sono un'osservazione bonaria-sarcastica in direzione dell'amico di sempre. :D Ma poi in fondo sono amicic da tanto tempo, non hanno bisogno di fingere più di tanto e il loro discorso si fa importante ma pacato, quasi una parentesi in attesa che cominci a piovere. C'è tanta confidenza, è come se parlassero due rtagazzini e invece sono due vecchiacci, lo trovo molto dolce! :D
Rispondendo alla tua domanda questa storia non direi che mi abbia messo angoscia. Piuttosto, una dolceamara malinconia. Perchè essere ninja vuol dire avere la consapevolezza della morte in ogni momento ma non per questo bisogna smettere di vivere, anche solo per ingannare il tempo in attesa della fine. Il che non vuol dire trascinarsi passivamente in avanti. :P Ma mi devo essere spiegata malissimo, il fatto è che questa storia è così delicata che a cercare d ispiegarla si fa un pastrocchio. Facciamo finta che non abbia detto nulla! :D
Me la metto nei preferiti questa storia, sono davvero contenta di averla letta. Tanti tanti complimenti. E ora torno a leggere Batman, non posso credere che abbia un figlio, devo assolutamente scriverci su una fic!!!!! XD
Sophie a.k.a. Return to Nibelheim |