è fantastico come tu riesca a coinvolgermi con le tue storie. è come se fossi stata li' a guardarmi la scena.

Eh, sì, la nostra Cara è molto cocciuta ed orgogliosa, ed ancora un poì immatura... ma è giovane e credo che imparerà ad interfacciarsi meglio con gli altri, anche con le persone più "difficili". Ha però dalla sua anche molta correttezza e lealtà: due doti, queste, molto preziose per un soldato. Io credo che potrà diventare un elemento molto prezioso per il Corpo di Ricerca, perché lei si "dà" completamente, senza se e senza ma: mi sa proprio che sarà lei stessa ad accettare le missioni più pericolose, anche perché vorrà essere degna del cognome che porta, anche a dispetto della strana malattia che la affligge.
Tu che pensi, cara Autrice, ci ho visto giusto ^_^?

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Primi incontri... piuttosto scoppiettanti!
Immaginavo la "gioia" di Levi nell'apprendere che dovrà convivere con una recluta per il peculiare problema "notturno" che la affligge.
Non è facile per il Capitano Ackermann (scusa, ma io "Rivaille" non lo digerisco proprio) accettare una simile decisione, anche se gli viene comunicata da Smith in persona. Obbedisce, suo malgrado.
Immagino pure l'apprensione di Cara che dovrà sopportare il caratteraccio di Levi...e conoscendo il caratterino di lei, di tutto rispetto, mi aspetto scintille!
(Recensione modificata il 21/01/2017 - 10:57 am)

E così, Cara ed Erina si avviano insieme al Comando del Corpo di Ricerca: Irina saprà aiutare l'amica a farsi strada tra le reclute, ad accettare il regolamento e la gerarchia, ad imparare "i trucchi del mestiere".
Intanto, ci mostri i loro personali pensieri e le loro emozioni. Trovo Irina più matura e cosciente, anche grazie all'esperienza d'amore con Eric che la sa rendere già più donna rispetto all'amica.
Attendo di vedere l'esordio di Cara in questo nuovo contesto di vita.
Buona domenica, carissima!

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Io credo che Cara avesse preso la sua decisione già molto tempo prima, solo che non voleva ammetterlo neppure con se stessa, crogiolandosi nel suo dolore e nella sua perdita.
Si è sempre raccontata delle bugie, per tirare avanti: che i genitori fossero morti inutilmente, che le mura potessero ancora reggere... che il modo migliore di proteggere i nostri cari consista nel far finta di nulla.
Irina le ha dato una bella scossa: con il suo esempio e con le parole (dure ma necessarie, o Cara non avrebbe finito mai di ripiegarsi su se stessa come uno straccio bagnato), ha aiutato l'amica a trovare pure lei la sua strada.
Tenerissimo il fratello Eric che "minaccia" Cara tra le lacrime: ora più che mai Cara dovrà mantenere la sua promessa, e cioè quella di tornare a casa, una volta che sarà tutto finito.
Una volta, cioè, che gli esseri umani avranno potuto riprendersi il loro mondo, senza più mostri a piede libero!
Bel capitolo, intenso e struggente, cara koralblu: ora aspetto l'ingresso in scena del mio adorato Erwin Smith e del Capitano Ackermann!!
Buona Epifania!

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Il dolore e la perdita ci mettono di fronte ai nostri personalissimi demoni.
Tu questo lo hai rappresentato in tinte assolutamente vivide e realistiche, presentandoci una Cara ventiduenne e rimasta ferma su se stessa. Il fratello Eric ha cercato e cerca disperatamente di andare avanti, come dice Margherita: vuole vivere fino in fondo, attaccandosi alle persone e traendo gioia da ogni piccola cosa quotidiana, come la visita imminente dell'amica Irina.
Cara no.
Ancora non sa se riesce a voltar pagina. La morte orribile dei genitori, le macabre visioni di concittadini fatti a pezzi, la caduta delle mura... tutto questo l'ha segnata profondamente. Non so se le parole affettuose di Margherita e della famiglia adottiva riusciranno ad aiutare Cara, anche perché da tale impasse di natura psicologica deve tirarsene fuori da sola.
Di certo, la missione che si sta prefiggendo, quella cieè di diventare a sua volta una combattente, è una luce in fondo al tunnel, un modo per rialzarsi e guardare al futuro... senza più voltarsi troppo indietro.
C'è molta partecipazione tua personale e molta sincerità, in questo nuovo capitolo: ed io apprezzo sempre chi scrive con il cuore in mano, come stai facendo tu.
Continua così, cara.

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Ciao cara, e benvenuta in questo fandom.
Come incipit non è affatto male: hai scritto questo prologo con molto sentimento, si sente il tuo amore per questo tuo nuovo lavoro.
Occhio però ai refusini, ne ho visti qua e là (per esempio: "amavo lo schiamazzo dei bambini che correvo tra le vie delle città", laddove dovresti correggere con "correvano"): rileggi con attenzione prima di pubblicare.
Non impazzisco per la prima persona nella narrazione: prediligo, come autrice e come lettrice, la terza persona. Uso la prima persona solo nei racconti brevi, per essere più introspettiva, e non nelle long fic. Però i personaggi da te rappresentati mi piacciono, mi "arrivano", e la storia sembra essere avvincente e ricca di passione, oltre che molto intensa e drammatica.
Il tuo stile mi piace, è molto sciolto e fluido pur rimanendo curato, e non esageri con ridondanze e retorismi vari (che io, personalmente, aborro quando strabordano dal tessuto narrativo).
Eppoi, io adoro le arabe fenici... praticamente da sempre.
Inserisco la tua ff tra le seguite e conto di esprimerti di volta in volta le mie impressioni.
Complimenti ed a presto!
Lou
 
(Recensione modificata il 27/12/2016 - 02:54 pm)
(Recensione modificata il 27/12/2016 - 02:55 pm)

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