OMG, non hai idea di quanto mi siano mancati i tuoi scritti! Ho appena sentito il mio cuore andare a pezzi nel leggere questa piccola perla D:
Alright, iniziamo questa recensione (nella speranza di non dover raccogliere i frammenti del mio piccolo cuoricino).
Per prima cosa, complimenti per lo stile preciso e molto evocativo che ti contraddistingue. In poche, semplici, ma effettive pennellate, hai saputo esprimere il dolore, l'angoscia e la rassegnazione di Byron. Dolore nel sentire le parole dei figli (anzi, di un non meglio precisato figlio di cui però ho qualche idea sull'identità), angoscia e rassegnazionenel realizzare di non essere realmente vivo. Le metafore e le immagini che hai tratteggiato sono semplicemente perfette e comunicano alla perfezione ciò che stai dicendo.
on trovo nulla da ridire nemmeno nella scelta di usare una seconda persona ed un pov onnipotente, quasi come se a parlare con Byron di Byron fosse un Byron esterno ai fatti, una specie di lato buono e razionale (o angelo custode per chi è religioso). Insomma, a quest'ora avrò di sicuro fatto un discorso senza capo, né coda, ma spero che tu abbia capito XD
La scelta di mettere in evidenza con il corsivo alcune parole è azzeccatissima, perciò anche lì, chapeu!
Non ho appunti da farti, non mi sembra di aver notato errori e altro, perciò permettimi di inchinarmi alla Regina dell'Angst.
E adesso scappo a raccogliere i frammenti del mio cuoricino e a piangere in un angolino, chiedendomi quando mai riuscirò a scrivere in modo così semplice e immediato come fai tu :D