Recensioni per
A Winter's tale
di M y r t u s

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/17, ore 16:39

Ciao! Sono qui per lo scambio a catena :)
Beh che dire... appena ho visto il tuo account, con all'interno una fanfiction sulla mia OTP di Hetalia, ho prenotato subito! Amo la Russliet da anni ormai, e concordo con le tue note finali... è una coppia che colpisce in bene e in male, e probabilmente è proprio per questo che mi piace così tanto, assieme alla caratterizzazione canon di Ivan che è, sempre nel bene e nel male, una meraviglia.
Mi è piaciuta molto questa tua oneshot. Il tuo stile è molto ricercato, persino poetico. Diverso da quello che sono abituata a leggere (e a scrivere), ma devo dire di aver apprezzato molto! Mi piace esplorare nuovi generi e nuovi stili di scrittura quando leggo, e il tuo si adatta perfettamente alla storia, così delicata e fiabesca, quasi surreale.
Immagino che l'uomo anziano che vende i pinoli sia la versione AU di Generale Inverno... ho adorato questo dettaglio, e il suo racconto riguardante i venti. È la mia parte preferita, assieme al finale, è così evocativa. Hai usato il suo personaggio in modo molto intelligente.
Mi piacerebbe leggere un eventuale seguito, se mai avrai voglia di scriverlo fammi sapere! :)

-Valeria

Recensore Master
01/03/17, ore 14:24

Ciao!
Come promesso, eccomi qui. Prima di cominciare, terrei a dirti che io sono molto (eccessivamente) pignola prima con me stessa e poi con gli altri. Pertanto, mi scuso in anticipo se posso risultare pesante, ma, prima di iniziare la recensione, ci tenevo a sottoporre alla tua attenzione alcune imprecisioni che ho riscontrato nel testo:
- lo scorgeva di presenza >> questa espressione non mi convince molto e non credo sia nemmeno corretta grammaticalmente. Secondo me, sarebbe più appropriato mettere un complemento oggetto dopo "scorgere", ossia ne scorgeva la presenza;
- la strada da casa a scuola era poco intricata: Venti passi avanti >> dopo i due punti, ci va la lettera minuscola;
- -"Scusi, signora!" >> per introdurre il discorso diretto si deve scegliere solo un segno di interpunzione. E, comunque, per essere precisi, sono entrambi sbagliati, visto che la linea deve essere quella lunga –  (non corta -) e che sarebbero preferibili i caporali «» alle virgolette; questo, però, è più una questione di stile e puoi scegliere, anche se comunque devi sceglierne uno solo e non due;
- i capelli alla base della nuca >> anatomicamente parlando, la nuca è già la "base" del cranio (corrisponde all'osso occipitale), quindi non ha molto senso dire la base della nuca. Sarebbe come dire la base dei piedi. Anche perché, nelle situazioni di pericolo eccetera, i capelli alla nuca si rizzano tutti insieme, non a zone;
- Favellò: va con la lettera minuscola, non viene dopo un punto;
- Ansimò: come sopra.

Ed ora, invece, passiamo ad un giudizio sulla trama e sul resto. Devo dire che l'impostazione è molto carina: parlare attraverso gli occhi di Ivan, gli occhi di un bambino che si confronta con un paesaggio che fa parte della sua città, fa percepire l'atmosfera sotto una luce particolare. Si sente che è un approccio fanciullesco, visto che è ancora permeato dalla meraviglia, cosa che, magari, in un adulto non si riscontrerebbe.
All'attacco, quando ho letto del venditore di pinoli, mi è sorto un paragone con il "vecchierel canuto et biancho" di Petrarca. La figura dell'anziano, tuttavia, l'ho paragonata anche un po' a Mefistofele del Faust, soprattutto quando illustra ad Ivan la leggenda sui venti.
Anzi, a dire il vero, potrebbe essere quasi paragonato ad una sorta di mito, visto che cerca di spoegare l'origine degli otto venti principali e dipinge brevemente alcune caratteristiche note di alcuni di loro.
Mi ero quasi immaginata che il vecchietto fosse magico o altro, invece, alla fine, mi è sembrato un essere umano (anche se, magari, potrei sbagliarmi).
L'introduzione di Toris e la spiegazione del ruolo che avranno nella vita di Ivan sono state davvero fugaci. Capisco che volessi concentrarti più su quell'attimo in particolare, però trovo che tu abbia corso un poco nel raccontare gli eventi. Era una storia autoconclusiva, d'accordo, ma il fatto che Ivan ritroverà Toris più avanti mi sembra un poco "buttato lì a caso", soprattutto perché non c'è stato prima un approfondimento del loro rapporto.
Perché Toris diventa importante per Ivan? L'accenno al loro legame è molto, molto sfumato e ammetto che mi sarebbe piaciuto saperne di più, su cosa ha colpito l'uno dell'altro, per esempio. Forse, non essendo propriamente del fandom, avrei dovuto sapere di alcuni retroscena, anche se, però, credo che sarebbe stato comunque giusto farne un piccolo accenno, più che altro per contestualizzare.
Forse, qualche accenno più introspettivo avrebbe aiutato ad inquadrare meglio la vicenda. Oppure, questo potrebbe essere un punto d'inizio per una long.
Le descrizioni sono state fatte molto bene, mi sembrato proprio di vedere l'immagine della piazzetta innevata, con l'aria greve della Russia d'inverno, prevalentemente buia e gelata. Quasi come in uno dei quadri di Chagall.
Dal punto di vista linguistico, ho notato un bel lessico e l'uso di parole anche non comuni, usate, però, in maniera propria (molto spesso leggo paroloni usati con significati diversi da quelli reali). Ho notato, inoltre, un notevole uso di aggettivi: si vede che hai in mente molti dettagli su ciò che scrivi e che vuoi trasmetterli tutti al lettore. Questo, di per sé, è un'ottima cosa, però dovresti "diluirli" un po': magari, potresti inserire gli aggettivi diretti verso i personaggi che stanno più a lungo sulla scena un po' per volta, in più riprese. Trovarseli tutti insieme disorienta un po', specie quando introduci due elementi nuovi nello stesso momento.
Nel complesso, non è male come lavoro, nonostante ci siano dei punti molto positivi ed altri un po' meno. Ovviamente, quanto detto riflette il mio punto di vista e non è un è un parere universale.
A presto,
*Halley*

Recensore Junior
08/01/17, ore 16:24

Ciao!
Adoro l'atmosfera fiabesca di questa storia. Dà un tocco interessante al racconto principale, un bambino che si è perso ed è preoccpato per le sue sorelle.
Il vecchio che vende pinoli seduto sul marciapiede è un personaggio intrigante: la storia che racconta si lega bene con la trama principale, lasciando intendere che Toris è un dono del vento del Sud. Sembra molto bendisposto verso di lui, annuendo quando il bambino dice ad Ivan che può fidarsi di lui.
Riguardo la RusLiet la coppia mi colpisce e mi piace nei suoi lati negativi, ma mi piace questa interpretazione più dolce con loro due bambini.
Una storia veramente bella!
A presto,
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
04/01/17, ore 21:18

Avevo appena finito di scrivere la recensione e per sbaglio ho chiuso la videata...
Nuooooooooooooooh!

*scratch needle record*
Buonasera, Myrtus! Eccomi per lo scambio di recensioni che avevamo concordato! Con un po' di ritardo, l'ammetto, faccio la mia parte e comincio rompendo il ghiaccio -una scelta di parole non sfortunate considerando l'ambientazione ed il tono della storia- dicendo che il fandom di Hetalia io proprio non lo conosco.
Il livello è sapere che esiste e bon, basta. 
Ciò vuol dire che non so che cosa sia un riferimento e che cosa, invece, sia la tua inventiva dentro questo testo: commento, pertanto, a scatola chiusa in merito a quello che ho letto e solo quello, senza sapere che cosa s'aggancia ad un contesto più vasto e/o caratterizzato. 
Qui comincio dicendoti che quello che ho letto ha una costruzione davvero di pregio, per la quale voglio farti i miei complimenti! :D Il tono fiabesco è ben fatto ma ancora di più, quello che ha reso questa lettura veramente piacevole è stato il lessico.
Hai usato alcuni termini così particolari, non dico ricercati ma adatti per davvero, da fare lavorare più la nostra fantasia di lettori che le descrizioni semplici e chiare del testo.
Ci dici qualcosa ma ci fai vedere di più tramite l'immaginazione, proprio come dovrebbe fare una fiaba od una storia quale quella che il vecchio narra, e ciò vuol dire che il tono da te scelto funziona.
Già questo meriterebbe la bandierina verde ma andiamo avanti, ho ancora qualcosina da dire. Il tono fiabesco scivola pure nel fatto che ci racconti una storia dentro la storia, tramite questo vecchio venditore di pinoli, e che questa stessa narrazione crea un parallelo simbolico. Mi sono immaginato gli otto fratelli come esseri titanici, immensi e nel caso del Fratello del Nord, anche ostili a modo loro.
L'averlo legato al vento freddo degli Urali, forse, ha contribuito perché nella mia testa è emerso come un qualcosa di titanico, robante ed appunto gelido ma il vento del sud, meno presente in scena, sembra portare l'altro bambino dal nostro protagonista.
Magia? Semplice storia? Non è importante saperlo, una spiegazione razionale ci sta ma non è detto sia la sola. Potrebbero benisserimo essere entrambe e chissà quali altre cose.
Il punto è che tutto quanto funziona, dall'inizio alla fine, ed ha la sua migliore qualità nella storia-dentro-la-storia.

Non sono sempre così pieno di elogi verso le one-shot, lo ammetto, perché non sono un genere semplice e spesso è facile lasciarle con qualcosa che manca o che non è allo stesso livello del resto. Qui non accade e quindi merita tutti i complimenti che posso darti, lasciati senza precognizioni di sorta sul genere o sul fandom che come sai non conosco.

Complimenti ancora, a rileggerci presto ed eccoti una bandierina verde! ^.^
 

Recensore Veterano
01/01/17, ore 14:13

*Gli angeli cantano nell'alto del Cielo*
Non ci posso credere, una Russia x Lituania; lo dico spesso, ma ho avuto la riconferma che non si è mai da soli al mondo.
Intanto inizio con il dire che coppie del genere sono sempre le migliori, davvero, sopratutto se si trovano fanfic ben scritte come questa.
Russia non è uno dei miei personaggi preferiti (nonostante io ami il paese che rappresenta), ma leggo sempre volentieri qualcosa su di lui e mi è piaciuto moltissimo in questa storia.
Adoro le fiabe e le favole in genere e credo che tu sia stata capace di ricreare perfettamente un'atmosfera surreale, in un certo senso.
E poi hai un bellissimo stile, non credo di aver mai letto nulla di tuo, ma davvero, ho apprezzato ogni singola riga di questa fanfiction.
Sicuramente hai utilizzato un linguaggio "impegnato", il che la rende una storia "impegnativa" - in senso buono, ovviamente - nonostante i protagonisti siano dei bambini.
Non so come mai, ma mi ha trasmesso un po' di malinconia, sarà l'ambientazione in generale e il fatto che si rincontrano dopo anni - aspetto che adoro moltissimo in una storia.
Probabilmente andrò a cercare qualcos'altro di tuo (?), non ho idea cosa, dato che ho gusti difficili, ma spero di ritrovarti di nuovo anche in sezione.
Alla prossima!

Recensore Veterano
28/12/16, ore 23:21

Ciao e scusa il mio immenso ritardo ^^" tra una cosa e l'altra mi sono ritrovata al pc a lavorare sul prossimo esame da dare :/
Comunque passiamo alla recensione vera e propria (ti prego di perdonarmi nel caso dovessero sserci errori, il touch screen del mio telefono sta dando i numeri)
Già dall'introduzione si viene catapultati nella gelida Russia, descritta da pochi ed esseziali dettagli che colgono a pieno la natura del posto: ho infatti adorao come hai descritto il freddo e la neve imminente, come hai fatto capire che le strde della città fossero quasi deserte con piccole descrizioni che sembrano perle, molto molto bello. E il vecchietto ha dato al tutto un'atmosfera quasi onirica e fiabesca, diventando il saggio un po' strambo che attira sempre l'attenzione. Ed ecco che arriva Ivan (faccio fatica a chimare i personaggi per nome, sono più abituata ai nomi della nazione che portano) che si presenta come un bambino che pende dalle labbra del vecchio. Il mito che ha raccontato ha catturato anche me e se fosse stato possibile lo avrei ascoltato anche io con Ivan :3
Ed è proprio il mito che porta con sé Toris, proprio come il vento porta i doni :3 che cosa carinissima!
Da una primo incontro a qualcosa che si ripete, come lo spirare del vento a riportare Toris da Ivan.
Mi è piaciuta davvero molto questa shot, ben scritta e con un linguaggio molto raffinato e fluido, che non presenta la minima sbavatura e comunica immagini molto nitide! Hai fatto davvero un ottimo lavoro e come prima fic che leggo su Hetalia da molto, l'ho letteralmente adorata :3
Scusa ancora per il ritardo e ancora complimenti!

Zenya

Recensore Junior
28/12/16, ore 11:44

Ciao! Una storia carina, che fa tenerezza (complice il piccolo Ivan?). L'idea fiabesca è riuscita bene, e la figura del vecchio ispira simpatia e sicurezza. Lo stile favorisce la lettura e, cosa per me importante, la visualizzazione mentale della storia. Nessun errore di ortografia o sintassi, tantomeno di struttura dei periodi. Sinceramente la RusLiet non l'apprezzo (più che altro perché non riesco a figurarmi un Russia omosessuale e perché adoro la LietBiel), ma così, appena accennata, non dispiace. Complimenti ancora. До свидания!