Secondo classificato (parimerito): There is nowhere we can hide. di deliq
» grammatica: 9.5 punti
» stile: 9 punti
» sviluppo della trama: 9 punti
» originalità: 7.5 punti
» caratterizzazione personaggi: 10 punti
» gradimento personale: 8 punti
» eventuali punti bonus: 7 punti
Totale: 60/67
Ottima, ottima storia davvero! Lasciando da parte il fatto che la Kuroo/Tsukishima è una delle mie OTP, ho apprezzato davvero da morire la caratterizzazione che in poche righe hai saputo dare dei personaggi: il taglio sanguigno e spietato che hai dato a Kuroo mi ha fatta gongolare non poco, mentre la presupponenza e lo spregio di Tsukki… assolutamente i suoi. Dunque complimenti vivissimi per aver saputo dipingere così bene i loro caratteri, pur mettendoli in una situazione a loro, per così dire, atipica.
Tuttavia è la situazione stessa che, di fatto, è quella che ti è valsa il punteggio più basso: l’uno inchiodato al muro dall’altro con intenzioni piuttosto bellicose è un trope molto visitato; ma in ogni caso l’hai sfruttato piuttosto bene, quindi la penalizzazione è stata piccola, anche grazie alla già citata visione di Kuroo – sì, mi è piaciuta davvero, si è capito?
Per quanto riguarda l’aspetto grammaticale e quello stilistico ho solo qualche appunto: per il primo ti segnalo “sfidarlo per riprovarci”, al quale sostituirei “sfidarlo a riprovarci” che ritengo più corretto; mentre per il secondo la triplice ridondanza di “arrogante”, che francamente non sono riuscita a capire se sia voluta o meno: quale che sia il caso l’ho trovata abbastanza sgradevole a livello sonoro, onde ti consiglierei qualche sinonimo, come “altezzoso”, “sfrontato”. Al contrario ho apprezzato molto la ripetizione di “in quell’espressione”, che da una parte sottolinea la sconfitta di Tsukishima e dall’altra evidenzia la conquistata supremazia di Kuroo sull’altro, e di “dell'eccitazione, del terrore”, che analogamente sancisce la definitiva piega della vicenda; il tutto condito da uno svolgersi di incisi, l’uno dopo l’altro, che trasmettono davvero bene la frenesia del momento.
In vero, però, devo porti una domanda: tra i generi hai inserito “triste”, quando la tristezza è proprio una dei sentimenti che non ho sentito affiorare – come mai l’hai inserito?
In ogni caso, ti rinnovo il mio apprezzamento per un buon lavoro davvero! |