IlMareCalmoDellaSera,
Ma che bel malloppo di lore: quella profonda, poi, che molti ignorano. Il discorso della Ruota e delle Torri è delicato e spesso oscuro, quindi è difficile parlarne e apprezzo che tu lo abbia fatto senza farlo sembrare troppo pesante, almeno a chi già sa di cosa si sta parlando (chi non ha mai avuto a che fare con questo aspetto della lore potrebbe aver capito di meno ma certo non per colpa tua)
Molto carina quindi l'idea di base, ma ammetto che non mi è piaciuta l'esposizione. Non parlo dello stile (il componimento è molto corto e non ci sono incongruenze grammaticali) ma dell'idea di dare a Lorkhan una "voce".
Mi spiego: per quanto profondo e ben articolato, il tuo discorso mi sembra più quello che rivolgerebbe un politico a un Consiglio, o un mago ai membri del suo ordine. È umano, o, per meglio dire, mortale.
Gli aedra nei TES appaiono come divinità lontane, astratte. Stelle e pianeti nel cielo, irrangiungibili, che influiscono in modo diretto col Mundus in occasioni rarissime.
Questo tuo Lorkhan ricorda più un dio greco, che si scusa, si rivolge a un pubblico a cui deve spiegazioni (pubblico che quindi non ha ancora capito cosa è successo), spiega le sue motivazioni. Ecco, questo comportamento nell'universo TES è più riconducibile ai principi daedrici. Sono loro che vediamo interagire e parlare come mortali, proprio perché gli si rivolgono direttamente; loro hanno bisogno di spiegare i propri piani, o di ascoltare una motivazione. Sono loro gli dei greci.
Lo so, all'inizio dei tempi la distinzione tra aedra e daedra era diversa (basta pensare che due dei primi sono diventati parte dei secondi), e in fondo questa fic si basa sulla tua visione personale di Lorkhan, che in quanto ingannatore e "dio degli uomini" può sembrare meno "divino" degli altri. Ma a me proprio non ha convinto.
Curse_My_Name |