Eccomi qui, Crybaby. Recensire questa fanfic è impegnativo per me, perché le mie conoscenze su "Naruto" iniziano ad essere arrugginite e sfocate. Soprattutto, considerando quanto tu adori entrambi i personaggi, il terrore di scrivere qualche strafalcione raddoppia, ahahah. Farò del mio meglio!
Cominciamo con un quadro della situazione. Choji viene escluso dai coetanei perché è un goffo paffutello (bisogna fare attenzione al lessico, con lui). Shikamaru è un genio e dovrebbe essere ambito, ma è il primo a non gradire la compagnia convenzionale degli altri. Si sa, le persone intelligenti trovano poco stimolante la normalità. Quindi abbiamo due esclusi. Da una parte un solitario per costrizione, dall'altra un solitario per libera scelta.
E' tenera la timidezza di Choji, tutta racchiusa nella sua prima battuta:
-Sh… Shikamaru?- disse con un filo di voce -sei… sei sveglio? Se non sei sveglio, magari ripasso dopo…
Una timidezza di sicuro screziata di delusione, al pensiero che l'incontro che tanto lo aveva emozionato possa essersi bruciato prima ancora di iniziare.
Ovviamente Shikamaru non stava dormendo, perché lui è tutt'altro che pigro e indolenzito. E visto che ai bambini basta un nonnulla per legare, un pacchetto di cibo spazzatura fa da perfetto collante per il battesimo della loro amicizia. Cibo spazzatura che però si rivela più salutistico del previsto e così i due scoprono un altro terreno condiviso: il rapporto con gli adulti, o meglio coi genitori. Un rapporto difficile già di per sé, ma per Choji e Shikamaru lo è in misura maggiore perché, appunto, sono dei bambini che non si applicano abbastanza per integrarsi con gli altri. "Non sei abbastanza attivo, non sei abbastanza snello, non sei abbastanza come loro."
Arriviamo così al gioco con le nuvole. Ora, l'altra recensione mi fa sospettare che tu lo abbia reinterpretato, trasformandolo da un guardare le nuvole scivolare libere a un cercare significati, dinamiche, storie nel loro scorrere lungo la pellicola azzurra. Arricchendo il manga, insomma, e facendolo davvero bene! Choji è ancora alle prime armi e decisamente le patatine erano troppo dietetiche, ahahah. Shikamaru però è soddisfatto e già me li immagino a trascorrere pomeriggi a intrecciare la loro immaginazione con il movimento dei nembi, per poi scambiarsi le proprie visioni. Anche se per loro parlare non è poi di vitale importanza. Un'amicizia costruita anche sui silenzi, con la consapevolezza che non servano urla, giochi violenti e gesti impetuosi per avere la conferma che l'altro è lì al tuo fianco.
La fanfic è dolce e si respira l'età dei personaggi nel loro modo di parlare ed interagire. Per quanto possa valere, io li trovo IC. Potrei giusto suggerirti qualche accortezza nella formattazione dei dialoghi (sugli incisi e sulle maiuscole), ma sono piccole cose e andrei fuori tema. Ecco, mi ha fatto strano leggere della gocciolona che si materializza sulla testa di Choji. Come gusto mio personale, odora troppo di manga, ma è una mia preferenza di stile.
Spero che questa prima one-shot raduni altri recensori, ma in caso contrario tu non demordere: continua a pubblicare e vedrai che arriveranno! :)
I miei complimenti e grazie per avermi scritto! Per me è stato un piacere :)
francy |