Recensioni per
Ciò che raccontò il serpente
di ewigewieder

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/10/20, ore 20:13

Mamma mia.
Che storia stupenda.
Sono davvero sconvolta (positivamente naturalmente) di come tu l’abbia scritta.m! È come una lunga poesia, piena di metafore da interpretare.
Tanto triste, ma la storia di Merope lo è stata (povera anima; se non avesse avuto dei parenti del genere...) e con un epilogo ancora peggiore.
Non dico che Voldemort non sarebbe diventato quello che poi è stato anche con una famiglia “funzionale”; ma di certo la rabbia per come è stato rifiutato (come la madre) non ha certo aiutato.
Tom Riddle senior era proprio uno stronzo patentato e Merope una ragazza troppo stupida per capire che nulla sarebbe cambiato e che Tom è stato con lei solo perché sotto incantesimo e per nessun altro motivo.
Comunque complimenti davvero.
(A volte però mi perdevo un poco mentre leggevo... forse proprio perché era scritta così sotto forma - non so come dire - poetica e ricercata che bisognava davvero leggere con attenzione.

Recensore Veterano
11/05/17, ore 21:21

Finalmente trovo il tempo (e il coraggio!) per recensire questo capolavoro di storia! ** Ti chiedo perdono in anticipo, perché so che questa recensione sarà uno schifo indegno e/o un tripudio di nonsense xD.
Allora, ecco, insomma... io sono ESTASIATA. Ma davvero, non lo dico tanto per dire o per fare la leccaculo o quant'altro. Te l'ho già detto (credo) di aver trascorso un intero viaggio in treno di un'ora e 35 minuti a leggere e rileggere questa storia, a prendere appunti sul tablet, a sottolineare frasi e passaggi, a stupefarmi e a lanciare gridolini di gioia mentali ogni cinque minuti? Bene, ora lo sai xD. Ovviamente, essendo passato un po' di tempo dalle prime letture, ho colto l'occasione oggi per rileggerla, e posso tranquillamente affermare che è stato come rileggerla per la prima volta... a ogni lettura è come se risaltasse una nuova sfumatura, come se emergesse un dettaglio che in precedenza era rimasto in secondo piano... e la cosa bellissima è che è come se i personaggi e le loro dinamiche non facessero altro che "saltare fuori" dallo schermo e palesarsi, come se stessi assistendo a uno spettacolo teatrale... il tuo linguaggio, il tuo stile, tutta la storia e il suo intreccio non è altro che un incanto continuo, volatile e vivido al contempo... sai che è finzione, sai che è una "favola", ma sai anche che non potrai mai leggere una storia più reale e intensa di questa. Tu hai un dono, cara, un grandissimo dono: hai una mente geniale, hai questa capacità di rendere ciò che scrivi un qualcosa di dinamico e vivo, nonché sempre originale e stupefacente.
Io non so cos'altro dire di questa storia... ho adorato davvero tutto, anche le virgole... ho adorato il linguaggio semplice e fiabesco (o favolistico? ho sempre avuto problemi a differenziare le fiabe dalle favole xD), a tratti infantile, una litania, una cantilena, eppure ricco di immagini e metafore, sofisticato e grezzo al contempo... il tutto, poi, si sposa perfettamente con il contesto e con i personaggi scelti, soprattutto con la caratterizzazione favolosa che ne hai fatto... Merope è terribilmente perfetta: è stupida, è ingenua, è marcia, è invidiosa, è disperata, è brutta, è struggente, è delirante... è un personaggio dalle mille sfumature, è praticamente impossibile attribuirle un solo aggettivo! Ho adorato tantissimo le scene nel bosco, con tutti i rimandi alla natura, al selvatico, al mondo animale, all'oscurità del sottobosco, alla crudeltà primordiale. Vorrei dirti anche la mia frase o passo preferito, ma, davvero, dovrei incollarti qui praticamente tutta la storia xD. Ho amato tutto, e ho amato ancor di più le cose all'apparenza senza senso, i deliri di Merope e la sua auto-distruzione. **
Ah, prima che me ne dimentico, ti espongo l'unico dubbio che mi ha tartassato durante le svariate letture: "il mio vano amore bisestile" cosa vuol dire? xD Nel senso di "amore intermittente"? O forse "anomalo" (l'anno bisestile è una sorta di anomalia che interrompe il costante andamento dei mesi dell'anno)? O c'è qualche riferimento astronomico che non colgo?
Storia tra i preferiti seduta stante! Non aspetto altro che un tuo aggiornamento, ormai xD Tanto so che ogni volta riuscirai a stupirmi e ad ammaliarmi! *_*
Buona serata,

Giulia
 

Recensore Master
25/03/17, ore 01:11

1 - “Ciò che raccontò il Serpente” di Ewige96
Totale: 54/55. 

1) Grammatica e ortografia: 9.5/10.
 
La grammatica è perfetta, ci sono solo alcuni errori di distrazione. 
“sento il tuo cuoricino battere, fai tanto rumore tra queste vecchie roccia”: “rocce” (- 0.10). 
“quando le si pone a una domanda”: la “a” è di troppo (- 0.10). 
“Le ha posato una mano sul volto, sì, aggiunge una vipera, una delle più sottoli”: “sottili” (- 0.10). 
“A sentire è il fratello, invece, che le morde una spalla, la tira per i cappelli”: “capelli” (- 0.10). 
“La volta che mi sentì morire e vomitai, fino a bruciarmi la gola.” : “sentii” (- 0.10). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10. 
 Per questa storia hai usato uno stile che mi ha semplicemente fatta innamorare. Non solo è perfettamente in linea col mio pacchetto – da “fiaba dell'orrore” -, ma è estremamente coinvolgente ed incisivo. È indimenticabile, conficca i suoi artigli nel lettore e lascia graffi profondi. Ed è davvero molto adatto anche a trasmettere i sentimenti dei personaggi, sebbene nel testo non ci sia un'introspezione esplicita, “chiara” - com'è giusto che sia visto che Merope è del tutto inconsapevole, è quasi “delirante”, a fine storia si capisce che non è mai stata normale (pensiamo ai teschi di cavallo, che danno l'impressione o che tutto quello sia già successo, o che sia Merope a non ricordare di averlo già fatto, come se fosse “sdoppiata”, come se avesse una doppia personalità, la principessa e la strega). 
 Il punto forte di questo stile sono le immagini, sia ricorrenti (“cimice grigia, cimice mia”, “Ti amo come non ho mai potuto amare lei che ora rantola, il mio vano amore bisestile”) sia occasionali (“con la lingua ti tolse i minerali dai denti”, “Merope piange tanto ma ha uno spirito pratico, piange nell’acqua in cui fa bollire le verdure.”), che sono semplicemente mozzafiato. Questa storia è un continuo di stilettate nello stomaco, fa perdere la testa per la bellezza di questo stile tortuoso, intricato, che nasconde dettagli e indizi, e che più si legge più stupisce. 
 Non sto neanche qua ad indicarti quali sono le metafore che ho preferito perché mi sono piaciute tutte alla follia, però devo dire che mi sono piaciute in maniera particolare quelle riferite ai serpenti (Merope che fa l'amore con le serpi che le stringono le caviglie, o Merope in una versione alternativa di Medusa, ornata di vipere e aspidi) e anche quelle riferite alla sfera sessuale (le rose che coprivano le nudità del corpo dilaniato di Cecilia, o Merope che costringe Tom a triturarle la schiena contro la corteccia di un albero). 
 È uno stile che ho trovato davvero molto sensuale, molto carnale, pieno di dettagli che ondeggiano tra osceno e squisito, tra macabro e infantile (“Mai una volta le viene in mente che potrebbe chiudere la bocca.”), e che ho trovato estremamente affascinante. Certo, non una lettura per bambini! 

3) Titolo: 4.5/5. 
 Devo dire che all'inizio questo titolo non mi ha colpita più di tanto. È un po' lungo per i miei gusti e, se non hai letto la storia e non capisci quello che sottende, rende decisamente meno che a lettura ultimata. Tuttavia, è perfetto per la storia che hai raccontato: chiude il cerchio, sembra esattamente un titolo da fiaba dei fratelli Grimm, e richiama molto bene la trama. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15. 
Non ho nulla da dire su questa storia, se non complimenti. E, visto che te li sei pienamente meritata, mettiti comoda e goditi la mia recensione. 
 In primo luogo mi congratulo perché sei riuscita a costruire una storia perfettamente riuscita e dei personaggi coerenti fino in fondo – e anche difficili, soprattutto Merope – senza mai parlare esplicitamente di sentimenti, ma facendolo sempre in modo velato, allusivo o attraverso immagini e metafore. Non è da tutti riuscire a gestire una trama così horror e allo stesso tempo romantica senza mai scrivere due righe di esplicita spiegazione sui comportamenti dei personaggi. 
 Inoltre, ho apprezzato moltissimo che Tom e Cecilia fossero ben presenti. Hanno una parte tutta loro nella storia e, seppure siano sempre visti attraverso gli occhi di Merope, se ne ha una visione piuttosto chiara ed onesta – probabilmente perché Merope non è abbastanza intelligente da avere un'opinione su di loro, e si limita a semplici constatazioni. Li dipingi come due persone grette, lui in particolare è a tratti meschino, lei mi pare piena di pregiudizi. Mi è piaciuto che il meglio di entrambi venisse fuori soltanto nella loro relazione, l'ho trovato romantico seppure tragico. 
 La vera stella della storia, tuttavia, è Merope. L'ho adorata, così divisa. Così sciocca e stupida, così convinta di meritarsi il male e così avida d'amore – seppure pensi di non meritarlo. Mi sono piaciute tanto tutte le immagini che hai usato per descriverla (la vergine delle radici, la giovane levatrice, la figlia dell'usuraio... come in tutte le fiabe ogni immagine ha un significato, non è messa a casaccio, e nella tua storia è tutto estremamente curato) e questa sua ingenuità che nasconde il tarlo mentale, questa stupidità venata a tratti di consapevolezza che le fa commettere le cose più atroci, e che infine le fa ottenere ciò che vuole – anche se non è davvero ciò che vuole. 
 Per quanto riguarda l'idea di inserire il Serpente, solitamente non l'avrei gradita, ma dato che si trattava di una fiaba l'ho trovato accettabile, e devo dire che mi è anche piaciuto. Il Serpente ha una personalità interessante, non è un bugiardo ma omette, non costringe Merope a fare nulla ma sfrutta la sua ingenuità per farle fare ciò che vuole (come quando le dice come dare a Cecilia ciò che vuole, solo che Merope non sa contare – e il Serpente lo sapeva). È il classico personaggio delle fiabe, si potrebbe quasi dire che è il Fato, ma io ritengo che sarebbe più appropriato associarlo alla pazzia latente in Merope. È come se avesse dei buchi di memoria (i teschi di cavalli), come se avesse una parte buona e cattiva che non si conoscono e che agiscono in due modi diversi. Il Serpente la legittima (col fatto che in una fiaba si può essere egoisti) e la istiga, e anche il fatto che lei cerchi di scappare da lui ma non possa è piuttosto indicativo. Poi dimmi se anche tu l'avevi immaginato fatto per rappresentare la poca sanità mentale di Merope, sono piuttosto curiosa! 
 Anche la trama è degna di nota. Hai dato spunti molto originali (come la treccia fatta dei capelli di Cecilia) e tuoi a una storia che si sapeva già, in gran parte, come dovesse svolgersi. Ho amato tutta la parte precedente, col Serpente che le racconta fiabe e quando fa la domestica a casa Riddle. Ho trovato tutto molto particolare e interessante, ne ho letto con autentico piacere. 
Ancora tanti complimenti! 

5) Attinenza alle mie indicazioni: 5/5. 
Hai scelto: “11. Tom Riddle Sr./Cecilia/Merope Gaunt. 
Raccontatemi la storia dell'amore di Merope come fosse una fiaba (dell'orrore).” 
 Devo dire che sei stata straordinaria. Sinceramente non credevo fosse possibile che questo pacchetto venisse sviluppato bene, perché nemmeno io avevo un'idea precisa di cosa desideravo leggere, ma tu mi hai accontentata alla grande. 
 La cosa che mi piace di più di questa storia è che non ha solo la struttura della fiaba, ma anche lo stile – ripetitivo, a tratti, e pieno di immagini e metafore, senza tuttavia perderne, non è eccessivamente semplice, ma complesso e interessante. 
 Inoltre, l'intera storia è davvero agghiacciante, piena di horror e dark. Ci sono un sacco di dettagli già nell'inizio che fanno da preludio a quello che succederà (come la testa di cavallo, per esempio), e questo è un dettaglio che mi piace moltissimo. 
La storia ha tutte le caratteristiche di una fiaba dell'orrore in piena regola, e mi ha molto entusiasmata. L'ho persino letta ad alta voce al mio fidanzato! 

6) Gradimento personale: 10/10. 
 Come avrai notato, mi sono semplicemente innamorata di questa storia. Sei stata davvero bravissima, perché questo pacchetto non era affatto facile da sviluppare e, sinceramente, mi aspettavo una porcheria – soprattutto per l'aspetto fiabesco. Invece mi hai sorpresa e deliziata, conquistandomi con lo stile e con la cura e l'attenzione che, si vede, hai dedicato a questa storia davvero molto particolare e molto bella. 
 Non mi resta che sperare di averti a tutti i miei futuri contest – sia quello delle stagioni, sia quello a tema horror, in particolare!

Nuovo recensore
07/02/17, ore 22:12

Oh-mio-dio. Questa storia è una vera meraviglia. Ho adorato la caratterizzazione di Merope, la sua ingenuità che sconfina quasi nella dolcezza , come se fosse rimasta un'eterna bambina. Bellissima l'immagine di lei intenta a strofinare i fiori contro i propri stracci per dar loro un colore più allegro. Credo che tu abbia colto nel segno l'essenza del personaggio, ma ciò che ho apprezzato di più in assoluto è stato lo stile narrativo. Hai un modo di scrivere unico, semplice eppure complesso, che accaezza quasi i confini della poesia.
Ti faccio davvero i miei complimenti,perché ho adorato ogni sfumatura di ciò che ha scritto.

Recensore Junior
21/01/17, ore 18:55

Stupenda.
Non ho altro da dire, se non che scrivi molto bene, con ricercatezza, senza essere pesante, senza eccessivo citazionismo ma mostrando che hai letto/ascoltato tante belle cose e le hai portate con te.
Felice di aver trovato la tua storia, che finisce tra le preferite! .)