Il racconto è conciso e ben strutturato. L'idea è molto originale e nella sua conclusione, attraverso la reazione di Ryoga fa persino sorridere, data l'ingenuità dello stesso e il giochino di parole. Da questo punto di vista, davvero complimenti. E' raro trovare chi sa sorprendere.
Per il lato ortografico, si nota la cura data dall'impaginazione e dal font.
Ciononostante, mi sento di evidenziare un paio di errori che hai commesso, e questo per migliorarti ed evitare di rifarli, dato che scrivi bene, ed è un peccato notarli.
In un racconto, è meglio evitare di scrivere i suoni, a patto che non si abbia la cura di spiegarli, come nel caso di suoni onomatopeici, che racchiudono anche dei significati uniti al suono. Più che altro, è bene ricordare che ci stanno lettori che possono avere un po’ la puzza sotto al naso a leggere certi suoni.
L'altro è quello di ricordarti che il trattino breve, da te usato nel racconto serve per unire le parole composte, e non è accettato per i dialoghi diretti. Per quelli, puoi optare per il tratto medio o linetta (en dash), che è più lungo ( – ) oppure per il tratto lungo em-dash ( — ); quest'ultimo è solo per i dialoghi; mentre la lineetta va bene anche per gli incisi. Dopo aver inserito il tratto medio lineetta o quello lungo, la grammatica vuole uno spazio vuoto, prima di scrivere. Mentre al termine della battuta si va a capo senza aggiungere nuovamente il tratto medio o lungo. (Per evitare di immettere troppi segni grafici che confondono). In word li inserisci tramite la funzione "inserisci simbolo" e la scheda "caratteri speciali", da cui puoi crearti la tua personale combinazione di tasti per attivarli.
Per il resto complimenti: non smettere mai di coltivare la scrittura; sei portata per quest'arte.
|