Ciao!
Sono entrata a dare una sbirciatina alla tua storia perché l'incipit esterno mi aveva incuriosita. Ultimamente non si legge nulla sulla dodicesima stagione e, visto che la puntata della scorsa settimana meritava che qualcuno ci scrivesse sopra, ho dato una sbirciatina. Anche se, in realtà, non mi aspettavo proprio una storia così.
Mi spiego meglio: quello che ho letto non è altro che un dialogo tra due persone, senza un minimo di introspezione né di contestualizzazione. Sì, sappiamo che sono dentro quel capanno abbandonato, ma non c'è una descrizione, né dell'ambiente che circonda i ragazzi, né del loro stato d'animo. E' vero che li abbiamo visti in quella stessa scena nell'episodio in cui hai piazzato questo missing moment, ma un conto è vedere una puntata su uno schermo e un altro è leggerne un missing moment. Le due cose sono molto diverse, perché la lettura implica necessariamente l'uso di descrizioni, altrimenti chi legge non riesce a visualizzare il contesto. Anche se ha visto l'episodio mezz'ora prima.
Una'ltra cosa che secondo me ha penalizzato molto la tua storia è la mancanza di introspezione: ti sei incentrata troppo sul dialogo tra i due, finendo anche un po' fuori dai Sam e Dean che conosciamo e che siamo abituati a vedere sullo schermo.
Fondamentalmente, il loro rapporto è basato sul silenzio e sui gesti: non sono mai troppo teatrali, sono sempre molto... molto semplici e difficilmente parlano di ciò che sentono. Nella scena che hai descritto, invece, è tutto più "pomposo". Ti faccio un esempio citando un passaggio, così da rendere meglio ciò che voglio dirti:
"“Oh!! Andiamo Sammy! Ammettiamolo. Jessica, Amelia….tu ce l’avresti fatta a realizzare i tuoi sogni, ma io sono stato capace di mandarli in fumo ogni volta!”
“Ce l’hai fatta solo perché io te l’ho permesso. Perché, in fondo,volevo che la mia vita fosse così. Fosse questa. Fosse al tuo fianco!” (...)
“Sammy, ti prego. Non abbiamo più molto tempo. Ti supplico, devi lasciarmelo fare. Ho bisogno che tu mi lasci fare quest’ultimo passo. Ho un disperato bisogno che tu mi guardi le spalle quest’ultima volta.”
“Non ce la faccio, Dean. Non puoi chiedermi una cosa del genere!”
“Lo so, e mi perdonerai se te lo chiedo lo stesso, fratellino.” "
In questa parte, il tutto è troppo enfatizzato. Soprattutto dalla penultima battuta di Dean: sappiamo lui non è uno che prega, né Dio né chi gli sta intorno, e nella stessa frase l'ha fatto ben quattro volte. Il Dean che sono abituata a vedere (soprattutto adesso, che è un uomo e che per questo si lascia andare ancora meno di quando aveva ventisei-ventisette anni e ne aveva passate molte di meno) non lo avrebbe mai fatto. Così come Sam non sarebbe mai stato tanto supplichevole. Nell'episodio, infatti, gli chiede semplicemente di parlare, ma non lo prega di farlo. Lo fa con delicatezza, cercando di toccare l'argomento in modo sobrio e privo di suppliche.
La caratterizzazione dei personaggi, quindi, risulta un po' fuori controllo e poco IC. Proprio per questa mancanza di introspezione e questa... "esasperazione" che hai messo nel dialogo. Voglio dire, ok che stavano per morire (uno dei due, perlomeno, lo avrebbe fatto sicuramente), ma non si parlerebbero così neanche a parti inverse.
A parte la trama che, appunto, risulta un po' misera per l'utilizzo esagerato del dialogo, la scena è chiara: Dean, al solito, decide che sarà lui a sacrificarsi e Sam è colui che deve rimanere a consolare sua madre e Castiel, oltre che se stesso. E questo, diciamo, ci sta. Non ho interpretato in questo modo il saluto di Billie solo a Dean (non ci avevo neanche fatto caso, in realtà) o la rassegnazione di Sam in questo senso, ma ci sta. Ciò che ha penalizzato il tutto è come hai "esposto" questa tua idea.
Un'altra cosa piuttosto penalizzante è, appunto, come hai scritto. Temo che la tua storia avesse bisogno di qualche rilettura in più prima di essere pubblicata, perché ci sono erroretti piuttosto vistosi:
- In questa parte "“E quando, Dean? Sarà mezzanotte tra poche ore Abbiamo letteralmente le spalle al muro con di fronte a noi le forze speciale e Billie. Dimmi, perciò?!” lo incalzò Sam. “Quando ne dovremmo parlare?!”" sono presenti errori di più tipi: innanzitutto, quell' Abbiamo ha una maiuscola di troppo... o un punto di meno, dipende da cosa volevi fare, se volevi interrompere la frase o no. Poi, ti sei dimenticata di concordare "forze speciali" entrambe al plurale e, infine, quei punti in grassetto, rispettivamente esclamativo e interrogativo, sono di troppo. Prova a rileggere a voce alta e vedi se ti fila, perché quelli in fondo erano sufficienti. Dopo perciò non c'è bisogno di alcun punto di domanda, visto che la domanda vera e propria è quella che segue.
- Qui "“Morire o meglio lasciare che Billie ti porti semplicemente via, credi che sia davvero la cosa giusta?” domandò sarcastico e infuriato , Sam" sarebbe stato meglio se avessi posto la domanda in questo modo "Credi che morire o meglio lasciare che... ", perché fila meglio ma, soprattutto, nell'ultima parte della frase con quella virgola "vagante" (la chiamo così perché non attaccata alla parola che la precede come invece andrebbe fatto) separi il soggetto dal verbo, errore piuttosto grave che ho beccato almeno un'altra volta durante la lettura. O aggiungi una virgola dopo domandò o quella lì la togli, perché è di troppo;
- Più volte ho visto che hai usato o due punti di sospensione o quattro. E' sbagliato: i puntini di sospensione devono essere sempre tre e vanno staccati con uno spazio dalla parola che li segue.
Ci sono varie sviste, quindi, che rendono la lettura più lenta e meno scorrevole. Occorre che tu gli dia un'occhiata in più prima di pubblicare, la prossima volta.
Infine (ma questo è un parere puramente personale) per l'impaginazione sarebbe meglio usare il Giustificato: per chi legge è più bello "esteticamente" leggere un testo che finisce tutto nello stesso punto piuttosto che uno frastagliato come le coste della Scozia.
Mi dispiace averti lasciato una bandierina bianca, ma i vari elementi che ti ho sottolineato non mi hanno permesso di fare diversamente. Ho preferito essere sincera e lasciarti un papier di spiegazioni che scriverti un "brava" o un "avresti potuto fare meglio" che non avrebbero affatto reso ciò che volevo dirti.
Se posso darti un ultimo consiglio, cerca di scrivere meno "di getto" e rileggi più volte la tua storia prima di pubblicarla. Sam e Dean sono due personaggi complessi e non sempre è semplice scrivere su di loro. Ci vuole un pochino di attenzione in più.
Detto questo, ti chiedo scusa se ti ho offesa e per la lunghezza della recensione. Spero non ti abbia in alcun modo infastidita.
Alla prossima! ;) |