Questo secondo e ultimo capitolo è stupendo, davvero.
Diciamo che di questo secondo e ultimo capitolo ad essere assolutamente stupendo è il modo in cui hai trattato i personaggi, le loro storie, le loro caratteristiche e le loro difficoltà.
Comincerei con la storia di Bokuto e del suo tipo, perché è quella che mi è rimasto più impressa e che si lega perfettamente con tutte le altre della storia.
Sei stata davvero coraggiosa a scegliere questa storia per Bokuto, è davvero difficile affrontare il discorso delle relazioni abusive e quella che hai fatto vivere a lui lo è del tutto. Hai preso una serie di cose che succedono davvero e le hai rese a tutto tondo, in maniera verosimile e dolorosamente realistice e le hai fatte capitare ad una delle poche personalità che potrebbero caderci davvero e senza ombra di dubbio in una relazione così sbagliata. Hai usato bene la sua personalità, hai creato qualcuno che potesse mettere in discussione ogni sua certezza, ogni suo desiderio o sogno. È stata molto sottile il modo in cui hai infiltrato questo personaggio nella sua vita, il modo in cui questo abbia usato il suo amore per Akaashi contro di lui, il modo in cui si è inflitrato in ogni piega della sua esistenza e ha corrotto tutto, il modo in cui lo ha lentamente allontanato da tutti facendogli credere che non avrà mai più nessuno oltre lui. È bello (bruttissimo in realtà) il modo in cui hai reso lentamente Bokuto dipendente da questa persona, di come questo ribadisca il suo possesso giorno dopo giorno e in modo sempre più pressante – in maniera graduale perché queste cose non emergono mai tutte insieme, non si presentano subito con la loro veste, cambiano prima che tu che ci sei dentro possa accorgerti di quello che sta capitando.
Quindi niente, tantissimi complimenti per come hai reso questa parte della storia, tantissimi complimenti per il modo in cui non hai banalizzato un problema reale e concreto anche prima di arrivare alla violenza fisica è già violenza. Niente, ci tenevo a fartelo presente.
Ed ora arriviamo alla questione dei rapporti, terremo Kuroo per dopo perché sì.
Akaashi è davvero una cosa bella, è presente e non pressante, è innamorato e non gira la testa dall'altra parte. Non smette di tenerci a Bokuto anche se questo sembra volerlo in ogni modo allontanare, anche se sembra non avere più nulla di se stesso da dare e da condividere... la scena della cena, di loro quattro felici e sereni interrotta dall'arrivo di lui che urla, che lo maltratta, che non ha nessuna cura di quello che possono essere i suoi desideri è di una violenza infinita, e la reazione immediata e istintintiva delle due persone che tengono più a lui che a se stessi è quasi emozionante. Niente, bello. Quindi torniamo ad Akaashi, che scopre per primo che le violenze che subisce non sono solo morali ed emotive, e gli dice quella frase che poi gli salverà la vita... e la cosa che mi è piaciuta di più è stato il modo in cui ha stretto un nuovo tipo di rapporto con Kuroo, un rapporto basato sul comune amore che provano per quel loro grosso amico iperattivo. Ci hai messo un sacco di cura nel far evolvere anche il loro, di rapporto, ci hai messo un sacco di impegno per far fiorire un'amicizia basata sulla preoccupazione e sulla reciproca consapevolezza del forte sentimento che li lega alla stessa persona.
La scena della scazzottata con il tipo di Bokuto è epica, mi è piaciuta da morire e non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo (del telefono, perché il pc mi da la nausea) anche se era tardi, io ero stanca morta e volevo solo andare a dormire. E invece niente, non potevo smettere di leggere perché c'erano ancora altre parole e io avevo BISOGNO di sapere come sarebbero andate avanti le cose. Anche quella rissa non perde di realismo, e il furore e l'odio di Akaashi e Kuroo cresce anche in te che stai leggendo e hai solo voglia di prendertela con lui un pochio anche tu.
Quanto sono carini poi che si rimettono i cerotti a vicenda? Sono carini perché cominciano a capire che si vogliono sinceramente bene, anche per quella fedeltà al loro amico che condividono in maniera così sconsiderata.
E Bokuto che li chiama, e loro che capiscono che potrebbero aver fatto un'immensa cazzata perché qulla brutta persona potrebbe essersela presa con il loro amico di nuovo e peggio di prima... niente, li amo tutti e tre.
Ho sinceramente tirato un sospiro di sollievo quando Bokuto e Akaashi si sono dichiarati.
Ma veniamo alle cose serie: Kenma. Kenma è la cosa più dolce che emerge da questa storia. È così pulito, fragile e spaventato... è così delicato e piccolo, rannicchiato sotto le scoperte schiacciato dalla consapevolezza che Kuroo ha un compagno e che potrebbe essere proprio come per Bokuto una scusa per cambiare completamente, per lasciarlo indietro... piccolo e fragile di fronte alla scelta di non rispondere alle sue chiamate, alle sue richieste di aiuto perché Kenma /non vuole/ perderlo, non vuole essere lasciato indietro, non vuole essere il suo confidente e conoscere i dettagli di quell'amore che Kuroo così intensamente desidera con qualcuno che non è lui. Kenma e i suoi sentimenti confusi, indistinguibili, vaghi, nebulosi... è molto Kenma. Lui che scappa solo per farsi trovare da Kuroo, che lo mette in crisi e lo salva, unico al mondo che possa davvero influenzare il suo umore e che abbia davvero fatto breccia nel suo cuore.
Va beh, non so se si è capito, ma questa storia mi è piaciuta da morire. Io credo davvero che tu sia estremamente brava e che sia riuscita a rendere tutte le sfumature di queste relazioni e rapporti che non si limitano all'amore erotico o all'indifferenza, che non possono essere così semplici nemmeno in un universo in cui i rapporti dovrebbero essere effettivamente semplici.
Penso di poter più o meo chiudere qui con la mia recensione, più che altro perché potrei continuare con un commento dettagliato di ogni frase e ogni situazione, come l'abbraccio tra Kuroo e Kenma prima che venga interrotto da quella chiamata alle armi, o la rapida risposta di Kenma che gli dimostra appoggio anche in questo, o il modo in cui Kuroo si senta perso senza il suo timido e riservato amico... no, va beh, adesso credo smetterò davvero.
Sappi che spero tantissimo in qualche altra tua storia, anche se le persone cattive non ti recensiscono sappi che è una gioia leggerti – nonostante il potenziale angst altissimo.
Niente, te lo ripeto, complimenti perché sei bravabrava. E mi hai fatto venir voglia di leggere di una coppia che proprio non mi piace, ma mi sono *così* appassionata di questa che non vedevo l'ora di arrivare alla fine. |