Recensioni per
I loved him first
di Alchimista

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/02/17, ore 15:25
Cap. 2:

* Tossisce timidamente e abbassa la testolina *
Buongiorno Alch! Ho letto la seconda parte della Soulmate circa due settimane fa, perciò il ritardo con cui recensisco è imperdonabile, chiedo perdono T.T Oggi finalmente sono tutta tua!
Inizio col dire che quando ho letto questo capitolo era mezzanotte passata, che la sveglia era impostata per le sette e che io avrei dovuto dormire. Mentre leggevo mi dicevo: “vado avanti fino a questo paragrafo, poi continuo domani”, ma mi è stato impossibile. L’ho letto con interesse e con travolgente curiosità, non sono riuscita a saltare nemmeno una parola di ciò che hai scritto e mi hai letteralmente tenuto attaccata allo schermo del cellulare. Per me questo significa già tantissimo, coinvolgere il lettore è, secondo me, il pregio più grande che uno scrittore possa possedere.
Il primo quadro di cui voglio parlare è quello di Kuroo e di Kenma. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che Kuroo, assalito dallo sconforto, dalla tristezza e dalla rabbia per i comportamenti di Tsukishima, corra da Kenma, suo indispensabile pilastro di certezze, senza pensarci due volte. Il fatto che Kenma non avesse la minima intenzione di parlarci è stata indubbiamente l’ennesima pugnalata al cuore di Kuroo, ma è assolutamente comprensibile dal punto di vista di Kozume. Grazie a Dio, Tetsurou è un animale intelligente e, dopo essere venuto a conoscenza dell’assenza di Kenma agli allenamenti, si precipita a cercarlo in un posto in cui sa che lo troverà (HO AMATO QUESTA COSA, SONO COSI’ DEBOLE). Ho trovato estremamente IC i loro comportamenti: Kenma che si chiude in se stesso, lasciando che tutto scorra e che gli eventi vadano come devono andare per non ferire il suo amico, Kuroo più combattivo e disposto a mettersi in discussione, spaventato che qualche suo comportamento forse un po’ troppo egoistico possa aver messo a repentaglio il rapporto con Kozume. Preso dall’euforia del legame, Tetsurou non aveva pensato alla sua mente, al necessario motore delle sue azioni. Non aveva pensato che avrebbe potuto ferirlo. Loro riescono a capirsi subito e a chiarire questa incomprensione, ed io ho tirato un sospirone di sollievo, perché se mai avessero dovuto separarsi non so chi sarebbe stato peggio tra i tre! XD
Ora passiamo a Bokuto e ad Akaashi (e a quel verme di Kobayashi. Madonna se lo odio. Complimenti per averlo reso così bene, perché giuro che mi ha disgustato, senza possibilità di riscatto). Questo legame malato che Akaashi tenta di spezzare penso sia ciò che più mi ha turbato. Soprattutto il fatto che Bokuto non riesca ad accettarlo, che lo giustifichi costantemente, che abbia il costante bisogno della sua presenza per apparire felice e completo. Mi ha disgustato e mi sono immedesimata tantissimo in Keiji, ma proprio a livelli indecenti. Quando si viene a conoscenza che Kobayashi ha messo le mani addosso a Bokuto ho provato davvero una sensazione simile alla nausea. In cuor mio avevo il sentore che sarebbe successo, visti gli atteggiamenti del giocatore di Basket, ma non ho voluto darci peso. La mia scena preferita è stata quella della zuffa per via di tutte le emozioni che galleggiano dietro di essa: l’istinto fraterno di Kuroo, disposto persino a farsi del male pur di vedere felice l’amico, e l’amore di Akaashi, che al solo pensiero che Kobayashi possa aver toccato Bokuto diventa paonazzo di rabbia e forte come un leone. Hanno fatto bene a farlo, e sebbene io non creda che la violenza sia la risposta ad altra violenza, quando ci vuole ci vuole. E IN QUESTO CASO CI VOLEVA, povera stella. Quando finalmente Koutarou si ribella al suo manipolatore (credevo che l’avrebbe stuprato, se fossero andati avanti così) è stato bellissimo, una ventata di aria fresca in una stanza maleodorante e stantia. Alla sottomissione e all’infelicità si sono fatti largo la libertà e l’amicizia, l’affetto e l’amore, racchiuso in un bacio insperato, ma desiderato da troppo tempo.
E che dire del mio caro Tsukki? SONO COSI’ FIERA DI LUI E CHE ABBIA CAPITO CHE COSA VOLEVA DIRGLI YAMAGUCHI! Non ignorare il legame è il compromesso migliore che avrebbe potuto trovare. Per quanto io sia una fan accanita della KurooTsukki, ho trovato che il loro legame fosse perfetto non soltanto perché sono una coppia che funziona, ma anche perché entrambi sono legati a qualcun altro in una maniera particolare e simile, perché entrambi capiscono che cosa possa voler dire mettere al primo posto qualcuno, a prescindere dal suo ruolo, dai suoi pregi e dai suoi difetti.
E nulla, tutte queste belle parole per ringraziarti e per dirti che trovo che tu sia una delle autrici più brave e complete di questo fandom, e che mi piace tantissimo leggere ciò che scrivi, sebbene ci impieghi anni, settimane e mesi perché sono un bradipo a leggere XD Ti abbraccio fortissimo e spero di leggere qualche cosa di tuo al più presto! <3
_Noodle  

Recensore Master
08/02/17, ore 13:25
Cap. 1:

Ciao. 
Allora,  nonostante la premessa... fantasy? Ehm... non ho la minima idea di cosa sia questo AU... Comunque nonostante la premessa fantasiosa per certi versi la storia mi è risultata molto realistica, nel senso, si può essere estremamente spaventati dall'infatuarsi di una persona che nemmeno conosci ma che così,  senza un motivo logico finisce per diventare il centro della tua esistenza, si può avere paura che a causa di una relazione si finisca per allontanarsi dagli affetti più cari e si può essere gelosi di una persona che si infatua di qualcuno perché si teme che essa finisca per trascurarci nonotante non ci sia di mezzo un interessamento fisico vero e proprio per questa persona. 
Ho apprezzato davvero molto questa storia con un impronta così personale e poi è verissimo, anche quando si è in una relazione non bisogna trascurare gli affetti esterni alla coppia,  una relazione così assoluta decisamente non è sana...
Mi sono piaciuti molto i vari punti di vista in questa storia, in particolare quelli di Kenma e Tsukishima,  per quanto riguarda Tadashi è decisamente quello più sano ed equilibrato.
Inoltre mi ha colpito  molto il tuo concetto di agape e philia... in particolare perché io sono proprio asessuale...
Per quanto riguarda il modo in cui la storia è scritta non ho proprio nulla da ridire ed è stata una buona idea quella di dividerla in due parti.
Ciao, ciao.
(Recensione modificata il 08/02/2017 - 01:29 pm)

Recensore Junior
04/02/17, ore 16:54
Cap. 1:

Ciao dolcezza! *^*
Finalmente ieri sera ho finito di leggere la prima parte di questa bellissima soulmate!AU e per questo mi è sembrato il minimo postare la prima recensione! <3 Perdonami se ci ho messo tantissimo, ma ho fatto un sacco di cose in questa settimana e, cosa più importante, leggo ad una lentezza imbarazzante, quindi ci impiego i secoli. Bando alle ciance! Credo che, come hai specificato anche tu, la forza di questa storia non siano tanto i diversi pairing e le ship, quanto i legami tra i personaggi. Leggendo si va al di là del “secondo me il soulmate perfetto per x è y”, e si colgono una miriade di sfumature caratteriali che, probabilmente, focalizzandosi sulla singola ship non si coglierebbero. Lo sviluppo della vicenda è veramente ricco e contorto, raccontato in modo semplice dal punto di vista dei termini usati, ma estremamente complesso per quanto riguarda le digressioni psicologiche e l’interiorità dei personaggi. Il tuo Tsukishima credo sia uno dei più realistici ed IC di cui io abbia mai letto, ma questo vale per tutti gli altri personaggi, che non si avvicinano nemmeno lontanamente all’OOC. Essendo io, tra l’altro, una che sposta spesso i personaggi in contesti non canonici e che quindi fatica a rimanere nel realistico, grazie a questa storia ho colto molte particolarità dei personaggi che prima non avevo pensato di inserire nelle mie storie. Prenderò sicuramente spunto. Penso che ad ogni personaggio, per come l’hai descritto, possa essere attribuita una qualità. Kei è pavido, Kuroo è entusiasta, Yamaguchi è fedele, Bokuto annichilito, Akaashi sbiadito, Kenma combattuto. Tutti a contatto con il loro compagno e con la loro nuova visione colorata del mondo reagiscono in modo diverso, sia con gioia che con estrema rabbia. Tsukki, prima di chiunque altro, è deciso a troncare questo rapporto non voluto, questo legame tessuto chissà per quale motivo, mentre Kuroo prova sensazioni diametralmente opposte: è felice, curioso, trepidante di conoscere la sua anima gemella, così lontana ed incostante. Se Kei vuole restare chiuso in camera propria, Kuroo vuole uscire allo scoperto, se Kei vuole troncare il rapporto, Kuroo vuole legarsi ad esso. Tuttavia è Kei che prende l’iniziativa di rivelarsi al proprio compagno, di spiegargli (in un modo un po’ brusco) il perché sia giusto interromperlo e Kuroo, destabilizzato quanto Tuskki, finisce per spezzarsi (e anche con più intensità di quanto pensasse Tsukki).
Allo stesso tempo ci sono i consiglieri: Kenma e Yamaguchi, che sostengono l’altro con forza, come se dipendesse da loro la felicità dei loro compagni mancati. Ho amato, in particolare, l’ultimo momento in cui Yamaguchi e Tsukki si stringono la mano per darsi forza a vicenda <3. Il tuo Tadashi è esattamente come me lo immagino, perdutamente innamorato di Kei e talmente audace che sarebbe in grado di uccidersi per lui.
Il personaggio che mi addolora di più è sicuramente Bokuto, soggiogato dalla prepotenza di questo compagno comparso come un’ombra strisciante. È il personaggio che ho visto davvero più logorato e pazzo per amore, per affetto, per dipendenza e possesso. Spero davvero che gli altri possano farlo tornare in sé!
E nulla, spero di leggere presto il secondo capitolo e di commentare anche quello, sei davvero brava in questo genere di storie, cara omonima! <3
_Noodle

Recensore Master
04/02/17, ore 16:22
Cap. 2:

Questo secondo e ultimo capitolo è stupendo, davvero.
Diciamo che di questo secondo e ultimo capitolo ad essere assolutamente stupendo è il modo in cui hai trattato i personaggi, le loro storie, le loro caratteristiche e le loro difficoltà.
Comincerei con la storia di Bokuto e del suo tipo, perché è quella che mi è rimasto più impressa e che si lega perfettamente con tutte le altre della storia.
Sei stata davvero coraggiosa a scegliere questa storia per Bokuto, è davvero difficile affrontare il discorso delle relazioni abusive e quella che hai fatto vivere a lui lo è del tutto. Hai preso una serie di cose che succedono davvero e le hai rese a tutto tondo, in maniera verosimile e dolorosamente realistice e le hai fatte capitare ad una delle poche personalità che potrebbero caderci davvero e senza ombra di dubbio in una relazione così sbagliata. Hai usato bene la sua personalità, hai creato qualcuno che potesse mettere in discussione ogni sua certezza, ogni suo desiderio o sogno. È stata molto sottile il modo in cui hai infiltrato questo personaggio nella sua vita, il modo in cui questo abbia usato il suo amore per Akaashi contro di lui, il modo in cui si è inflitrato in ogni piega della sua esistenza e ha corrotto tutto, il modo in cui lo ha lentamente allontanato da tutti facendogli credere che non avrà mai più nessuno oltre lui. È bello (bruttissimo in realtà) il modo in cui hai reso lentamente Bokuto dipendente da questa persona, di come questo ribadisca il suo possesso giorno dopo giorno e in modo sempre più pressante – in maniera graduale perché queste cose non emergono mai tutte insieme, non si presentano subito con la loro veste, cambiano prima che tu che ci sei dentro possa accorgerti di quello che sta capitando.
Quindi niente, tantissimi complimenti per come hai reso questa parte della storia, tantissimi complimenti per il modo in cui non hai banalizzato un problema reale e concreto anche prima di arrivare alla violenza fisica è già violenza. Niente, ci tenevo a fartelo presente.
Ed ora arriviamo alla questione dei rapporti, terremo Kuroo per dopo perché sì.
Akaashi è davvero una cosa bella, è presente e non pressante, è innamorato e non gira la testa dall'altra parte. Non smette di tenerci a Bokuto anche se questo sembra volerlo in ogni modo allontanare, anche se sembra non avere più nulla di se stesso da dare e da condividere... la scena della cena, di loro quattro felici e sereni interrotta dall'arrivo di lui che urla, che lo maltratta, che non ha nessuna cura di quello che possono essere i suoi desideri è di una violenza infinita, e la reazione immediata e istintintiva delle due persone che tengono più a lui che a se stessi è quasi emozionante. Niente, bello. Quindi torniamo ad Akaashi, che scopre per primo che le violenze che subisce non sono solo morali ed emotive, e gli dice quella frase che poi gli salverà la vita... e la cosa che mi è piaciuta di più è stato il modo in cui ha stretto un nuovo tipo di rapporto con Kuroo, un rapporto basato sul comune amore che provano per quel loro grosso amico iperattivo. Ci hai messo un sacco di cura nel far evolvere anche il loro, di rapporto, ci hai messo un sacco di impegno per far fiorire un'amicizia basata sulla preoccupazione e sulla reciproca consapevolezza del forte sentimento che li lega alla stessa persona.
La scena della scazzottata con il tipo di Bokuto è epica, mi è piaciuta da morire e non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo (del telefono, perché il pc mi da la nausea) anche se era tardi, io ero stanca morta e volevo solo andare a dormire. E invece niente, non potevo smettere di leggere perché c'erano ancora altre parole e io avevo BISOGNO di sapere come sarebbero andate avanti le cose. Anche quella rissa non perde di realismo, e il furore e l'odio di Akaashi e Kuroo cresce anche in te che stai leggendo e hai solo voglia di prendertela con lui un pochio anche tu.
Quanto sono carini poi che si rimettono i cerotti a vicenda? Sono carini perché cominciano a capire che si vogliono sinceramente bene, anche per quella fedeltà al loro amico che condividono in maniera così sconsiderata.
E Bokuto che li chiama, e loro che capiscono che potrebbero aver fatto un'immensa cazzata perché qulla brutta persona potrebbe essersela presa con il loro amico di nuovo e peggio di prima... niente, li amo tutti e tre.
Ho sinceramente tirato un sospiro di sollievo quando Bokuto e Akaashi si sono dichiarati.
Ma veniamo alle cose serie: Kenma. Kenma è la cosa più dolce che emerge da questa storia. È così pulito, fragile e spaventato... è così delicato e piccolo, rannicchiato sotto le scoperte schiacciato dalla consapevolezza che Kuroo ha un compagno e che potrebbe essere proprio come per Bokuto una scusa per cambiare completamente, per lasciarlo indietro... piccolo e fragile di fronte alla scelta di non rispondere alle sue chiamate, alle sue richieste di aiuto perché Kenma /non vuole/ perderlo, non vuole essere lasciato indietro, non vuole essere il suo confidente e conoscere i dettagli di quell'amore che Kuroo così intensamente desidera con qualcuno che non è lui. Kenma e i suoi sentimenti confusi, indistinguibili, vaghi, nebulosi... è molto Kenma. Lui che scappa solo per farsi trovare da Kuroo, che lo mette in crisi e lo salva, unico al mondo che possa davvero influenzare il suo umore e che abbia davvero fatto breccia nel suo cuore.
Va beh, non so se si è capito, ma questa storia mi è piaciuta da morire. Io credo davvero che tu sia estremamente brava e che sia riuscita a rendere tutte le sfumature di queste relazioni e rapporti che non si limitano all'amore erotico o all'indifferenza, che non possono essere così semplici nemmeno in un universo in cui i rapporti dovrebbero essere effettivamente semplici.
Penso di poter più o meo chiudere qui con la mia recensione, più che altro perché potrei continuare con un commento dettagliato di ogni frase e ogni situazione, come l'abbraccio tra Kuroo e Kenma prima che venga interrotto da quella chiamata alle armi, o la rapida risposta di Kenma che gli dimostra appoggio anche in questo, o il modo in cui Kuroo si senta perso senza il suo timido e riservato amico... no, va beh, adesso credo smetterò davvero.
Sappi che spero tantissimo in qualche altra tua storia, anche se le persone cattive non ti recensiscono sappi che è una gioia leggerti – nonostante il potenziale angst altissimo.
Niente, te lo ripeto, complimenti perché sei bravabrava. E mi hai fatto venir voglia di leggere di una coppia che proprio non mi piace, ma mi sono *così* appassionata di questa che non vedevo l'ora di arrivare alla fine.

Recensore Master
04/02/17, ore 15:37
Cap. 1:

Allora, eccomi, sono qui. Cioè, più o meno ci sono.
Questa cosa dei legami sbagliati mi piace da morire, e mi piace ancora di più il tuo modo di scrivere, lo giuro che ti adoro. Questo vale in modo ancora più evidente perché a me, la KuroTsukki, non piace per niente e quando ho cominciato a rendermi conto che era proprio lì che stavi andando a parare (cioè più o meno nell'introduzione della storia) ho ingoiato il rospo perché avevo adorato così tanto le altre due che mi sono fatta coraggio.
Tu nell'introduzione parli del fatto che in questa serie volevi puntare soprattutto sui personaggi, ma devo dire che la sensazione che ho avuto è che la tua analisi e il tuo lavoro si siano concentrati piuttosto sui sentimenti, sulle loro sfaccettature, sui minusscoli dettagli che fanno la differenza in un rapporto.
Sarei molto tentata di fare un commento unico, perché si sente leggendo che nasce come blocco unitario, ma visto che questa sezione è piena di brutte persone che non commentano mi sento in dovere di dividere in due anche questo commento, così pur rimanendo su un numero assolutamente inaccettabile di commenti ne avrai due, e rappresenteranno il fatto che io ti ho amato due volte. O che ho amato due volte questa storia. E i tuoi personaggi. E le tue ambientazioni. E soprattutto il tuo modo di scrivere.
Bene, magari a questo punto comincio con un commento decente, anche perché visto che non ci sono Suga e Daichi posso mantenere una certa lucidità.
Cominciamo col dire che nonostante sia la terza sull'argomento che scrivi, non ti sei ripetuta né sei scaduta nel banale. Il tema è quello, ma sono a questo punto credo sei modi diversi di articolarlo, prospettive diverse e possibilità diverse di vivere un legame che dovrebbe semplificare di molto la vita. E invece mi sa che quelli che stanno meglio sono prorio Suga e Daichi, che pure loro ringranziando tutti gli dei ne hanno passate di brutte.
La reazione al legame che hai dato a Tsukki è estremamente da lui. È davvero bello il modo in cui hai trattato le sue caratteristiche che, ricordiamolo perché altrimenti rischiamo di non cogliere il punto centrale della cosa, vengono fuori da un cartone sulla pallavolo e gli hai dato uno spessore quasi doloroso ed estremamente reale. Mentre leggevo mi ritrovavo a pensare che non avrebbe potuto che reagire a quel modo, che non avrebbe potuto che rifiutare di dipendere da qualcuno anche se solo in minima parte, che non avrebbe potuto che negare anche solo la possibilità che fosse una cosa buona. È bello perché si ha la sensazione che il biondo preferirebbe sbattere la testa al muro duecento volte prima di accettare di dividere i sentimenti con qualcuno – o meglio, con qualcuno che nemmeno conosce, con qualcuno che non sia Yamaguchi, unica scintilla di umanità che si permette di avere nella sua vita. E quanto è bello e prezioso lui, il dolcissimo Tadashi che resta al suo fianco, che lo ama e lo adora in silenzio e divide questo sentimento con quel suo compagno che sa già che non avrà mai tutto il suo cuore, perché c'è una specie di ghiacciolino con gli occhiali che ne occupa gran parte già da prima.
Mi è piaciuto Asahi e la sua consapevolezza silenziosa, ho amato Daichi che riprende piano piano le redini della sua vita anche se per farlo tende a cercare l'appoggio di Koushi (ma guarda che caso, l'unico minuscolo accenno a loro due è bellissimo. Chissà come mai... bah, perché loro sono belli anche nei legami sbagliati e son o gli unici veramente felici di questa cosa, perché un legame con loro due non può essere sbagliato. Okay, mi sento leggermente fuori di testa, lo so che non esistono davvero, ma mi rendono così felice!) e soprattutto il modo in cui Tsukki interagisce con loro, cercando il loro appoggio e allo stesso tempo nascondendo quello che vorrebbe chiedere davvero, me lo immagino terribilmente in imbarazzo perché deve chiedere una pausa. In effetti stai per collassare perché in queste storie i legami sono sempre discretamente strazianti...
Tutto ciò prima di arrivare alla dolcezza estrema di quel santo di Ennoshita, che secondo me deve aver sinceramente considerato la possibilità di lasciarlo morire sotto una macchina ma che poi è intervenuto lo stesso per salvare la persona che il suo compagno ama di più al mondo. Mi piace da morire anche l'equilibrio che hai dato a questo trio, che hai dipinto come estremamente delicato e necessario. Mi sarebbe piaciuto sapere di ppiù su Yamaguchi ed Ennoshita, sul modo in cui hanno vissuto il loro, di legame, e di come abbiano fatto ad accettare il terzo incomodo.
Basta, mi piace un sacco. E sai anche cosa mi piace? Probabilmente te l'ho scritto, ma mi piace un sacco quanto tutto ciò risulti naturale per quanto naturale possa essere il mondo delle anime gemelle e dei colori. Però ecco, una pecca di questa serie di storie forse è che sono tutti omosessuali, e questo rende la cosa meno realistica per quel che riguarda le propporzioni.
La scena in cui Tsukki va a cercare Kuroo è molto particolare, perché mi è sembrato di sentire l'ansia che saliva pian piano che si avvicinava al suo compagno... solo per poi dirgli che non lo vuole, che non vuole nemmeno provarci, che non gli interessa e non gli interesserà mai perché se non è successo qualcosa tra loro a livello consapevole non potrà capitare mai nella vita. Povero Kuroo, che poi lo raggiunge perché percepisce il suo collasso... sinceramente, quando ho letto che Tsukki lo rifiutava ho davvero sperato che venisse fuori che il vero legame era quello con Kenma.
Avrai notato che non ho parlato di Bokuto, Akaashi, Kenma e Kuroo. Questo perché conto di farlo nel prossimo capitolo, visto che mi pare quello più dedicato a loro e al loro strambo modo di vivere e di viversi, e credo che questa seconda e ultima parte sia anche quella che ti è venuta meglio, dunque niente, spero di riuscire a commentare in qualche modo in maniera soddisfacente, perché penso che tu sia bravissima e che abbia fatto davvero un ottimo lavoro.