E ti ringrazio a nome dei tuoi lettori per questa prova di coraggio ;) Hai davvero abbozzato un leggerissimo ma profondo quadretto di duello fra passato e presente, fra conquista e perdita. E' molto "visiva", come oneshot, mi hai reso facile (quasi dolce) immaginarmi una giornata qualunque-ma-non-proprio-qualunque nella vita della protagonista. Ben fatto, cheers :)

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Ciao Alis, "questa piccola scena malinconica" come tu la definisci è stata una piacevole lettura; una casa solo apparente, come può sembrare casa il rifugiarsi nei ricordi pregni di vitalità dell'amore passato quando il tempo presente ha perso ogni dolcezza, ogni senso proprio a causa della fine dello stesso amore. Rivivere i ricordi come se lui potesse fare ancora parte della sua vita, come se la completezza non avesse mai avuto la possibilità di finire. Ma ciò che era casa, concreta per l'esperienza, è andata in cenere, e ne resta solo una patina di bellezza e nostalgia, il tormento per qualcosa che, essendo finita, non avrà più modo d'essere e si nutre di ricordi e illusioni. Come questo locus amoenus che è ormai un luogo fisico e non più un luogo intimo, psicologico, diventato la sola forma della bellezza che possiede. Mi ha colpita perché è una sensazione che sento molto vicina. In questa storia ho riletto la mia esperienza, ed è stata anche occasione di un momento di riflessione personale, grazie al fatto che le porte dell'interpretazione sono state lasciate aperte.
Un bacio,
_Char

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