Recensioni per
L'arcolaio
di Arpiria

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/10/20, ore 21:59
Cap. 1:

Povera Merope, che vita squallida che ha avuto. Con un padre ed un fratello deplorevoli e violenti che l’hanno schiavizzata e sottomessa fino a renderla l’ombra di se stessa. Anche per questo alla fine ha fatto quello che ha fatto.
Una storia davvero triste e purtroppo con un orribile finale. Mi intristisce sempre tanto leggere di lei perché purtroppo non ha potuto avere l’esistenza che si meritava quale erede di Salazar.
Spendida fic, complementi

Recensore Master
25/03/17, ore 01:15
Cap. 1:



6 - “L'arcolaio” di One Sky One Destiny
Totale: 43.1/55. 

1) Grammatica e ortografia: 9.6/10.
 
La grammatica va bene, ci sono solo alcune sviste. 
“Mi tiro le ginocchia al petto seppellisco la testa tra le braccia infreddolite”: “e seppellisco” (- 0.10). 
“Cecilia anche solo per una manciata di secondi, poter sentire le sue labbra morbide scontro le mie”: “contro” (- 0.10). 
 “ma una nuova ondata di dolore mi costringe a proiettare tutta la mia attenzione su quanto male abbia intenzione sopportare”: “abbia intenzione di sopportare” (- 0.10). 
“da quando abbiamo scoperto che c'era una piccola via in viaggio dentro di me.”: “vita” 8- 0.10). 

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10. 
 Lo stile di questa storia non mi ha entusiasmata, anche se l'ho trovato semplice, scorrevole e di piacevole lettura. Il lessico è normale, le figure retoriche e le immagini non sono particolarmente varie né particolarmente incisive, ma nel complesso non mi è dispiaciuto. 
 Tuttavia, credo che il vero problema sia un'incapacità comunicativa. Le emozioni dei personaggi non mi sono arrivate – se non nel finale, che sorprendentemente mi ha commossa -, soprattutto nella parte iniziale, che pure doveva essere quella più d'impatto, visti i temi trattati. Non sono riuscita ad immedesimarmi nella protagonista, nella prima persona, e questo ha fatto sì che provassi una sensazione di straniamento: sinceramente, Merope non sembra sufficientemente toccata da ciò che le succede quotidianamente. Vero che dopo un po' ci si abitua alla violenza, ma il punto è che tu hai scritto le cose, le sue reazioni e le sue emozioni, ma questo stile un po' piatto ha fatto in modo che rimanessero sulla carta e non entrassero nello spirito del lettore – almeno per quel che mi riguarda. 

3) Titolo: 4.5/5. 
 Devo dire che questo titolo mi piace molto. È estremamente adatto al pacchetto, in quanto richiama il tema della fiaba, e ho adorato il finale, in cui viene richiamato. 
 Tuttavia, se gli devo trovare un difetto, è che non è molto coinvolto nella storia. A parte il finale, sono abbastanza sicura che tu non l'abbia citato più di due volte – se non direttamente una soltanto -, mentre io preferisco che il titolo sia strettamente legato alla storia e possibilmente che vi venga richiamato spesso, soprattutto se si tratta di un oggetto fisico. 

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 12/15. 
In questo parametro sei stata abbastanza brava. 
 Merope è delineata bene. L'ho trovata forse un po' troppo “romantica” - ma ci tornerò dopo -, ma per il resto mi ha convinta. La sua situazione famigliare è verosimile, sebbene lo stile non contribuisca a renderlo autentico, a sentirlo “vero”. 
 Quello che ho trovato un po' disarmante è questa “ostinazione” di Merope al romanticismo. Non la trovo verosimile, nelle sue condizioni e nell'evidente disprezzo di Tom. D'accordo, Merope è stupida, Merope probabilmente non è troppo sana di mente... ma tutto il romanticismo e la sua visione tenera dell'amore a mio avviso stonano parecchio sul costringere Tom ad amarla. Diciamo che fatico a credere che possa fare tutto ciò che fa nella più totale ingenuità, mi è sembrata una forzatura e non mi ha affatto convinta. 
 Un altro difetto è che manca quasi del tutto Tom. Lo si vede poco – e male – attraverso gli occhi velati di Merope, ed è una grave mancanza che lui non ci sia. La coppia doveva essere tale e lo è, ma il punto di vista unicamente di Merope ha un po' danneggiato la struttura della storia. 

5) Attinenza alle mie indicazioni: 3/5. 
Hai scelto: “11. Tom Riddle Sr./Cecilia/Merope Gaunt. 
Raccontatemi la storia dell'amore di Merope come fosse una fiaba (dell'orrore).” 
 Sei stata un po' sfortunata in questo parametro, perché questo è uno dei pacchetti che io reputo più difficile e sarei stata sicuramente più elastica se non fosse che un'altra ragazza l'ha sviluppato e ne ha tirato fuori qualcosa di meraviglioso, il genere esatto di cosa che io volevo leggere. 
 Sei stata brava nell'inserire alcuni elementi e il linguaggio tipico delle fiabe, tuttavia la storia non ha la struttura di una fiaba, soprattutto perché hai scelto la prima persona; non ha uno stile cantilenante, sebbene tu abbia cercato di imitarne l'effetto utilizzandone uno fin troppo semplice che comunque non ha reso l'idea e anzi ha penalizzato la bellezza della storia; ma soprattutto la tua storia non ha nulla “dell'orrore” – tutti elementi che invece l'altra ragazza ha inserito. 
 Per quanto riguarda il “fiaba dell'orrore” purtroppo siamo molto lontani da una buona riuscita. Hai inserito degli elementi dark – come il rapporto incestuoso e non consensuale, la violenza paterna e la condizione pietosa in cui vive Merope -, ma il fatto è che l'indicazione non voleva una cornice drammatica e dell'orrore generica: nel pacchetto c'è scritto chiaramente “raccontatemi la storia dell'amore di Merope come fosse una fiaba dell'orrore”, che spiega esplicitamente che il tema centrale a cui applicare l'horror doveva essere l'amore di Merope per Tom, la sua ossessione per lui e tutto il resto. Tu invece hai inserito dettagli macabri e di forte impatto, ma di contro hai reso l'amore di Merope estremamente romantico, inconsapevole, quasi delicato, senza nessuna traccia del morboso che il pacchetto imponeva. 

6) Gradimento personale: 7/10. 
La storia non mi ha fatta impazzire. 
 Non l'ho trovata spiacevole da leggere, il testo era scorrevole e la trama carina, mancava però un po' di pepe. Pur avendola letta più volte, la maggior parte delle quali questa settimana, faccio fatica a ricordarmi la trama e gli eventi, il che è molto strano per me, perché ho una memoria molto buona. La storia non rimane impressa, non è “d'impatto”, non ti sconvolge durante la lettura. Anche le parti “forti” dell'inizio sono scritte con uno stile che non contribuisce a sottolineare la violenza che sottendono, non fanno “male” come dovrebbero, non sono particolarmente disgustose o toccanti. Per quanto io ami la prima persona, ritengo ancora che sceglierla, per questo tipo di storia, non sia stato saggio. 
 Anche il troppo romanticismo attorno all'amore di Merope non mi è piaciuto molto, l'ho trovato un po' inverosimile e, in questo contesto, noioso. Avrei decisamente preferito una storia con più morboso, anche nel lato di coppia – tanto più che, secondo le mie indicazioni, doveva essere una fiaba dell'orrore!

Recensore Junior
12/02/17, ore 00:22
Cap. 1:

Sniff, sniff...questa storia è davvero bellissima e commovente.
Hai descritto in maniera veramente efficace i sentimenti di Merope, i suoi pensieri e sensazioni, sei riuscita a creare un'empatia assurda col lettore (nella fattispecie io). Il finale mi ha proprio distrutto, ma è bellissimo.
Mi ha colpito l'idea della distanza di Merope dalla crudeltà e dallo squallore della propria vita in favore di un mondo dolce e ingenuo di sogni e principesse. Una visione del personaggio secondo me realistica e coerente, che gli dà il giusto spessore.
La metafora dell'arcolaio, i paragoni con strega e principessa e in generale tutta la chiave favolistica del racconto sono usati con molta grazia, in modo per niente pretestuoso.
Anche il linguaggio che usi mi pare perfetto, riesce benissimo a essere suggestivo senza artifici retorici.
Sei anche bravissima con le descrizioni, la scena di Merope che sbuca dal nascondiglio un pezzo alla volta me la sono proprio vista!
Un altro dei pezzi che preferisco è quando Merope si interroga sulla "principessitudine" di Cecilia, il modo in cui capovolge il suo ruolo nella fiaba per legittimare il suo furto di principe.

Per finire, questa storia l'avrei letta anche se fosse stata più lunga!

Complimentissimi e in bocca al lupo per il contest! <3

 

Recensore Veterano
07/02/17, ore 20:58
Cap. 1:

Questa storia è splendida.
Già dalla scelta di trattare di questi personaggi, presi così poco in considerazione nel mondo del fandom, mi hai conquistata.
Hai creato una narrazione semplice, in grado di far percepire chiaramente al lettore le sensazioni ed emozioni di Merope. Gli abusi fisici e verbali risaltano nella loro crudezza e realismo, ma li hai affrontati con delicatezza, non soffermandoti più del necessario su particolari che altrimenti sarebbero potuti apparire troppo disturbanti e scabrosi.
Ho adorato le parti in cui Merope si sofferma a pensare al suo principe azzurro; appare ben chiaro che il suo non sia un reale innamoramento, ma la ricerca e speranza di una via di salvezza, un qualcuno a cui aggrapparsi nei momenti in cui pensa di non farcela, a cui pensare quando è meglio che la mente voli altrove.
Tom viene esaltato, idealizzato, quasi snaturato dalla ragazza; basti pensare come le parole cattive che le rivolge la facciano sentire sbagliata ed inadeguata, come se lui avesse ragione.
Persino alla fine la sua idealizzazione la porta a credere che le parole che lui le rivolge sia sincere, e non dovute al filtro d'amore, perché troppo perfette, troppo simili a tutto ciò che aveva sempre sognato.
Davvero una piccola perla, complimenti :)
Alixia

Recensore Master
07/02/17, ore 19:26
Cap. 1:

Ma quanto è bella questa storia?
Davvero, era assolutamente perfetta. Il punto di vista di Merope è stato reso in modo eccezionale, dal linguaggio (come hai segnalato nelle note d'autore: si vede, eccome) al modo di pensare, alle riflessioni.
L'abuso che subisce è trattato in maniera cruda e realistica, senza sorvolare sugli aspetti più disturbanti e disgustosi: è una parte centrale della vita di Merope, che ne ha formato mentalità e personalità, non solo un modo per renderla pietosa al lettore.
E il modo in cui parla di sé stessa? Quanto ripete di essere brutta e stupida come se fosse un dato di fatto, dopo essersi sentito ripetere per tutta la vita. Splendido, un tocco di realismo sottile ma davvero efficace.
Il suo modo di porsi verso Tom è realizzato in modo incredibile, in questa storia è evidente che il suo non è vero e proprio amore, che per lei è solo una figura idealizzato che incarna il mondo fantastico in cui si rifugia (ho notato e apprezzato il modo in cui, quandquando lui la insulta, lei biasima sé stessa invece di lui). Questa ragazza non sa davvero niente dell'amore, al punto da imporsi su di lui con quella che, più che una 'menzogna', è una droga da stupro. Ed è ovvio che sia così: non ha letteralmente mai visto una relazione sana in vita sua.
Hai reso Merope in modo grandioso; ma anche gli altri personaggi, soprattutto Tom e Cecilia, sono incredibilmente interessanti.
Il primo è affascinante perché, nel corso della storia, si presenta come un fidanzato genuinamente affettuoso (verso Cecilia), uno sbronzo che non afferra il concetto che la povera Merope è umana, e una vittima della stessa Merope.
Cecilia, a sua volta, è molto interessante: è un'innegabile carogna verso la povera Merope, ma riesce anche ad avere con Tom una relazione molto più serena ed equilibrata dei sentimenti della Gaunt verso di lui (parla invece di pendere dalle sue labbra ...)
Hai scritto veramente un piccolo capolavoro, per di più su personaggi che di solito non nota nessuno: i miei più sinceri complimenti!