Buongiorno _Noodle,
ho numerose cose da dire su questo capitolo, quindi tieniti pronta * scrocchia le dita, indossa corona di fiori e si toglie i calzini per stare a piedi nudi *
Ti sei lamentata per una settimana di non sapere bene come rendere questo periodo storico, perché non ti piace la musica degli anni '60. Beh, stavolta devo contraddirti (cosa che succede molto raramente). A me gli anni '60 piacciono, e i TUOI anni '60 mi hanno fatta impazzire. Questa tua storia è una storia sulla ribellione dei figli dei fiori alla guerra, e in generale dei figli ai padri. Generazioni in lotta, scontro di ideali, nascita di nuovi stili di vita. Nel tuo capitolo c'è tutto, e mi inchino ancora una volta alla tua capacità di renderci partecipi di spaccati di storia a cui non abbiamo avuto la fortuna di partecipare (perché sì, un po' di sospiri sfuggono a quelli che sono nati dopo i tumultuosi anni '60 e non li hanno potuti sperimentare). Ma ora scendiamo nel dettaglio della fic ;) Partirei da Tobio, perché ho un paio di cosette da dire. Innanzitutto complimenti per come l'hai reso all'inizio, terribilmente IC. Un figlio diligente, che studia per inerzia (ottenendo scarsi successi) e che rispetta i divieti del suo unico genitore, disgustato da quei degenerati degli hippie. Kageyama, che non si è mai confrontato con loro, finisce per vederli con gli occhi del padre, un veterano che vive ancora nell'ottica guerrafondaia. Il rapporto soffocante padre-figlio che hai descritto mi ha particolarmente coinvolto, perché mi sono sentita molto vicina a Tobio, con quel suo essere sempre rispettoso delle regole e il suo vivere coi paraocchi. Ma passiamo al momento in cui avviene l'incontro fra Hinata e Kageyama. Sono letteralmente deceduta in quella parte perché Hinata è TROPPO IC e awuildhakhsdbahesdva cioè, me lo sono sentita arrivare addosso anche io, con l'odore di tabacco e di sudore, con le mani calde e il sorriso raggiante, all'apparenza senza nessun pensiero ad incupire il suo umore. Come figlio dei fiori Shouyou è bellissimo * droppa in ginocchio, abbraccia gambe dell'autrice e ringrazia sinceramente di questa visione/benedizione * Kageyama-palo-in-culo ci prova ad allontanarlo, ma fallisce miseramente perché quel piccoletto (che in realtà è anche più grande di lui!) non ci pensa proprio ad andarsene. È stato bellissimo pensare che un completo sconociuto come Hinata, si preoccupi più per Kageyama che il suo stesso padre. Hinata è stato ormai 'iniziato' all'idea che siamo tutti fratelli, che l'amore per il prossimo è importante come l'aria che respiriamo, quindi per lui gli è del tutto naturale chiedere come mai Tobio sia imbronciato. Il moro contrariamente a tutte le aspettative si apre un po', forse preso in contropiede, o forse perché ormai ha disperatamente bisogno d'aiuto. Ed eccolo lì il suo salvatore, nei vestiti sudici che porta da due settimane e i capelli rossi arruffati. La cosa che mi è piaciuta in assoluto di più della seconda parte è l'indirizzo scritto coi pennarelli colorati. Ho urlato, sul serio. Perché ci ho rivisto la tua vecchia AsaNoya (Lunghezze d'onda) e so quanta importanza dai ai colori. È stato come curiosare nell'animo della scrittrice, riflesso nella solarità e nella positività di Hinata.
Tobio non ce la fa più e fugge, trovando rifugio all'indirizzo del misterioso ginger. Ora, spero che mi scuserai se mi ritaglio un angolo di recensione per parlare di Terushima Yuuji, il papà spirituale degli Hippie. "[...] Capelli ossigenati, camicia aperta a mostrare il petto leggermente muscoloso, jeans strappati e piedi scalzi. Le unghie delle mani e dei piedi di questo bizzarro individuo sono pitturate di nero. [...]"
TU VUOI CHE IO MUORO? Lo sai che mi piacciono i bad boys, e Terushima con i jeans strappati e la scritta sul fondoschiena mi ha stesa. Poi ahbeh, spacciatore di professione e suonatore di chitarra??? Pazza, sei folle, tu mi vuoi mandare all'ospedale. Il fatto che Terushima faccia sesso con le parole della canzone mi ha fatto correre un brivido su per la spina dorsale, che quasi mi sono dimenticata che la fic era su Hinata e Kageyama (chiedo venia). È la reincarnazione dello spirito dei figli dei fiori, droga libera, sesso libero e tanta musica. Mi sono dovuta asciugare la bava con la manica. L'ho amato ecco. E ancora una volta mi sono ritrovata molto nel personaggio di Kageyama, nel suo scetticismo iniziale e allo stesso tempo nella sua voglia di rompere i muri e vedere cosa c'è oltre alla strada che porta da casa a scuola e viceversa. L'ebbrezza e l'effetto degli stupefacenti spingono Kageyama oltre ai suoi limiti, a rispondere alla mano di Hinata che corre lungo il suo fianco, ad intrecciare le dita con lui, il suo angelo salvatore e il suo demone personale. E un gran fanculo alle barriere costruite dalla società.
Altra scena bellissima è quando si baciano alla manifestazione. È così poetica, dolce ed evocativa. Mi sono venute in mente mille fotografie vecchie e slavate degli hippie che offrono fiori alla polizia, che si baciano, che si abbracciano e innalzano le mani verso il cielo. Kageyama non ha bisogno di alzare le mani per trovare il calore del sole, è accanto a lui e dentro di lui.
La loro prima volta nella House of The Rising Sun mi ha commossa. Lo sai che non amo i sentimentalismi, ma è stato bello varcare la soglia dell'ex bordello con loro due e pensare che là si sono persi nel mondo fluttuante ed effimero del sesso ragazzi e ragazze e che anche Hinata e Kageyama lo stanno per fare. Per una volta ci troviamo a confrontarci con un luogo ritenuto socialmente squallido su un altro piano, quello di un rifugio e di un posto dove mostrare sé stessi 'nudi' al mondo.
Questa tua breve fic è senz'altro fra i miei capitoli preferiti. Ci ho rivisto un po' dell'atmosfera di Across The Universe (quando cominciano quel loro viaggio sotto allucinogeni e si ritrovano nell'erba a cantare "Because") e mi sono sentita avvolta dalla musica di gruppi che hanno segnato la mia infanzia (Crosby Stills Nash and Young, anche se sono dei primi anni '70) e la mia preadolescenza (i Doors).
Non pensavo che il tuo stile, già perfetto in sé per sé, potesse migliorare, ma è come se in ogni fanfiction scoprissi una nuova _Noodle. La lettura è sempre più piacevole, scorrevole, coinvolgente, delicata, ma forte nella comunicazione di un messaggio (in particolare in questa fic). Dato che so cosa mi aspetta nel prossimo capitolo * prende i trucchi necessari e si dipinge la faccia*, non puoi pensare che me ne stia buona in un angolo. Non stavolta. Mi ritroverai sulla tua spalla ad esigere che tu scriva il più presto possibile la prossima gloriosa fic.
Bacio ubriaco di colori
Ems |