Buonasera!
Vagolavo in cerca di qualcosa di leggero, per archiviare la giornata. Ho letto la descrizione, ho letto AU, e mi sono detta "perché no?". Dunque, eccomi qui.
È un primo capitolo fluido e godibile, esattamente quello di cui avevo bisogno; e trovo delizioso questo Milo in versione maestro, piuttosto mattiniero (approvo! approvo tantissimo!), bravo con i bambini e un po' bambino anche lui - ha quel tipo di assolutezza, passami il termine, Milo -, e con una cotta spettacolare per il rosso che si prende cura del piccolo Hyoga.
L'AU è un genere difficile; personalmente, lo leggo poco e molto raramente, ma è indubbiamente interessante, innanzitutto a livello concettuale: cos'è che caratterizza i personaggi, che li rende chi e ciò che sono, al di là delle loro circostanze, delle esperienze di vita che li hanno formati e in cui si trovano ad operare (soprattutto quando sono circostanze così radicalmente straodinarie come le premesse in Saint Seiya)? Cos'è che rende i nostri eroi riconoscibili in un contesto normale? Io non credo di avere una risposta, almeno non una risposta convincente, ma qui ho riconosciuto tutti - Milo, Camus, Toro, quel piccolo demonio di Seiya (!), etc. - ed ho provato un moto di tenerezza ed affetto.
Dunque, ti seguo.
Solo, occhio a qualche refuso che è sfuggito qua e là - e.g., c'è un "tanté" che dovrebbe essere "tant'è" e un "non lo," dove ho l'impressione che la tastiera si sia mangiata un "so" o qualcosa del genere.
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