6 - “Ti amavo, pur non sapendolo” di Eveine.
Totale: 20.9/40 + 2 punti bonus per l'utilizzo della coppia = 22.9/42.
1) Grammatica e ortografia: - 0.6/5.
La grammatica va abbastanza bene, ma ci sono un periodo che va assolutamente rivisto e una piccola svista.
“sia per gli odori emanati dagli incensi che per la tristezza e la disperazione che aleggia sulle teste dei presenti”: penso che tu intendessi come soggetto di “aleggia” “disperazione”, ma il fatto che subito prima ci sia “tristezza” purtroppo lo fa sembrare errato, una dimenticanza. Sarebbe stato più opportuno mettere “aleggiano” (- 0.20).
“nessuno capirà che la ferita che mi lacera non è la stessa di mio fratello, nessuno saprà mai che la tua assenza, per me, non avrà mai la figura dello zio”: questa frase, mi dispiace dirlo, ma è incomprensibile! Già la prima parte non va bene, avrebbe dovuto essere “nessuno capirà che la ferita che mi lacera non è la stessa che lacera mio fratello” (non suona un granché nemmeno così, ma per mantenere la struttura che hai scelto non l'ho cambiata maggiormente). La seconda parte è anche peggio, non saprei nemmeno bene come sistemarla senza stravolgerla. Ti consiglio di cancellarla perché così è senza senso (- 1).
Se vuoi un suggerimento, potresti scrivere una cosa tipo: “nessuno capirà mai che la mia sofferenza non è la stessa di mio fratello, nessuno saprà mai quant'è profonda la mia ferita, perché per me non eri solo uno zio”. Insomma, cambia del tutto la struttura.
Per quanto riguarda la punteggiatura, invece, è un altro discorso. Ce n'è davvero penuria per tutta la storia: ti consiglio di leggere ad alta voce i periodi che scrivi, perché così ce n'è davvero troppo poca per ottenere un ritmo fluido.
“Esco dalla chiesa, l’aria all’interno è irrespirabile, sia per gli odori emanati dagli incensi che per la tristezza e la disperazione che aleggia sulle teste dei presenti, ho bisogno di stare sola per metabolizzare il dolore che non mi ha lasciata un istante dal giorno della tua morte.”: “Esco dalla chiesa, l'aria all'interno è irrespirabile, sia per gli odore emanati dagli incensi che per la tristezza e la disperazione che aleggiano sulle teste dei presenti. Ho bisogno di stare sola per metabolizzare il dolore che non mi ha lasciata un istante dal giorno della tua morte.” (- 0.20).
“Mi hai causato uno di quei dolori che ti penetra all’interno fino ad avvolgere il cuore per poi stringerlo talmente forte in una morsa da farti provare, addirittura, sofferenza fisica.”: “Mi hai causato uno di quei dolori che ti penetra all’interno, fino ad avvolgere il cuore per poi stringerlo talmente forte in una morsa da farti provare, addirittura, sofferenza fisica.” (- 0.20).
“Sono talmente stravolta e confusa da pensare che il turbinio di emozioni che mi sta travolgendo sia quasi piacevole, è il segno tangibile che tu sei esistito, che la tua anima ha toccato la mia, che i nostri cuori si sono appartenuti: è l’unica testimonianza del legame che ci univa.”: “Sono talmente stravolta e confusa da pensare che il turbinio di emozioni che mi sta travolgendo sia quasi piacevole. È il segno tangibile che tu sei esistito, che la tua anima ha toccato la mia, che i nostri cuori si sono appartenuti: è l’unica testimonianza del legame che ci univa.” (- 0.20).
“Essere la tua donna non è stato facile, amare qualcuno in segreto era una novità per me, mi chiedo ancora come io sia riuscita a resistere all’impulso di abbracciarti e baciarti in pubblico, forse sono stata aiutata dal pensiero di un futuro con te, un futuro che, ora che non ci sei più, appare grigio e plumbeo, esattamente come il cielo di oggi.”: “Essere la tua donna non è stato facile, amare qualcuno in segreto era una novità per me. Mi chiedo ancora come io sia riuscita a resistere all’impulso di abbracciarti e baciarti in pubblico. Forse sono stata aiutata dal pensiero di un futuro con te, un futuro che, ora che non ci sei più, appare grigio e plumbeo, esattamente come il cielo di oggi.” (- 0.40).
“Quello che sognavo per noi è scomparso in una notte, nessuno verrà mai a conoscenza di ciò che siamo stati e ciò che eravamo destinati a essere, nessuno capirà che la ferita che mi lacera non è la stessa di mio fratello, nessuno saprà mai che la tua assenza, per me, non avrà mai la figura dello zio.”: “Quello che sognavo per noi è scomparso in una notte. Nessuno verrà mai a conoscenza di ciò che siamo stati e ciò che eravamo destinati a essere” (- 0.20), il resto della frase te l'ho corretto sopra.
“Sei sempre stato qualcosa di più, l’unico in grado di capirmi, di confortarmi, di entrare nella mia mente e riordinarla, sei sempre stato il mio idolo e io ti amavo, pur non sapendolo.”: “Sei sempre stato qualcosa di più: l’unico in grado di capirmi, di confortarmi, di entrare nella mia mente e riordinarla. Sei sempre stato il mio idolo e io ti amavo, pur non sapendolo.” (- 0.40).
“Un tuono esplode con un rombo, sembra la manifestazione della rabbia che mi ribolle in corpo dopo aver visto zia Ginny disperarsi sulla tua bara, lei non ne aveva il diritto, ormai eravate poco più che estranei, non ti amava più… tu non l’amavi più.”: “Un tuono esplode con un rombo. Sembra la manifestazione della rabbia che mi ribolle in corpo, dopo aver visto zia Ginny disperarsi sulla tua bara. Lei non ne aveva il diritto, ormai eravate poco più che estranei. Non ti amava più… tu non l’amavi più.” (- 0.80).
“Sono io la persona che dovrebbe essere consolata, io sono la vedova, io non avrò più la gioia di sentirti pronunciare parole dolci al mio orecchio, io non mi scalderò più tra le tue braccia rassicuranti, io non sarò più amata come merito.”: “Sono io la persona che dovrebbe essere consolata: io sono la vedova, io non avrò più la gioia di sentirti pronunciare parole dolci al mio orecchio, io non mi scalderò più tra le tue braccia rassicuranti, io non sarò più amata come merito.” (- 0.20).
“Piove, come il giorno in cui mi hai baciata la prima volta, un bacio al sapore di menta misto a liquirizia che non dimenticherò mai, così come il tocco delicato delle tue dita sul viso che mi dava una scarica elettrica che si trasmetteva lungo tutto il corpo fino ad arrivare alle mani e ai piedi, quella sensazione che mi faceva sentire viva.”: “Piove, come il giorno in cui mi hai baciata la prima volta, un bacio al sapore di menta misto a liquirizia che non dimenticherò mai. Così come non dimenticherò mai il tocco delicato delle tue dita sul viso, che mi dava una scarica elettrica che si trasmetteva lungo tutto il corpo fino ad arrivare alle mani e ai piedi. Era una sensazione che mi faceva sentire viva.” (- 0.60), questa frase l'ho ritoccata di più perché era davvero troppo piena di subordinate, e anche così andrebbe rivista.
“Passeggio sul ponte che attraversa il fiume, mi appoggio alla ringhiera, l’acqua scorre sotto di me fregandosene di quello che accade intorno, la superficie è increspata dal vento, tra il riflesso delle nuvole sovrastanti mi sembra di intravedere il tuo viso, chiudo gli occhi e il tuo profumo mi invade le narici, la tua voce si fa strada nelle mie orecchie e nella mia testa. Ti amerò per sempre, Rose!”: “Passeggio sul ponte che attraversa il fiume. Mi appoggio alla ringhiera: l’acqua scorre sotto di me, fregandosene di quello che accade intorno; la superficie è increspata dal vento. Tra il riflesso delle nuvole sovrastanti mi sembra di intravedere il tuo viso, chiudo gli occhi e il tuo profumo mi invade le narici. La tua voce si fa strada nelle mie orecchie e nella mia testa.
Ti amerò per sempre, Rose!” (- 1.2).
2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10.
Devo ammettere che lo stile di questa storia non mi ha entusiasmata. La situazione della punteggiatura ha decisamente rovinato il ritmo, rendendolo ansiogeno: se la leggi ad alta voce rischi di morire soffocato. Il ritmo non è fluido, scorrevole, la storia non risulta musicale.
Inoltre, lo trovo un po' “piatto”. È molto semplice in quanto hai scelto la prima persona (questo non mi entusiasma per gusto personale, ma è senza dubbio in accordo con la scelta della persona), ma, a parte la mancanza di incisività e di figure retoriche che rendessero il testo un po' più avvincente, trovo che questo stile non trasmetta emozioni. Sinceramente, è una lista di cose che Rose pensa, ma che sembra non provare. Il suo grande amore è morto e lei non pare per nulla addolorata, la sua angoscia e la sua disperazione non traspaiono e non colpiscono il lettore, il che è un problema, soprattutto se pensiamo che l'intera storia si basa su un monologo interiore e introspettivo della protagonista.
3) Titolo: 3/5.
Questo titolo non mi piace un granché. A parte che lo trovo un po' troppo melenso, è proprio il senso a lasciarmi perplessa – come d'altronde la stessa frase nel testo, proprio il concetto. Non capisco come possa essere possibile amare qualcuno “pur non sapendolo”, se con questo qualcuno si ha avuto una storia – come è esplicitamente detto più volte nella storia. L'ho trovato poco comprensibile e poco incisivo, lascia più una sensazione di perplessità che di curiosità.
4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 5.5/10.
Penso che questa storia abbia due problemi fondamentali.
Il primo è che non spieghi come la relazione tra i due nasca. So che essendo una flash qualcosa “per scontato” lo si deve dare, però questa è una coppia molto, molto poco convenzionale e qualche spiegazione, qualche dettaglio erano d'obbligo. Sarebbe bastato un accenno a com'è nata questa relazione (e non basta un “ricordo quando mi hai baciata per la prima volta”), soprattutto perché, più avanti nel testo, alludi a un futuro che lei e Harry potevano avere. Se la relazione era quindi così importante per Harry da arrivare a fargli lasciare la moglie (unico modo di avere un futuro insieme), il lettore si chiede per forza di cose come sia potuta nascere questa storia, tra lo zio quarantenne e la giovane nipote. Oltretutto, il fatto che tu non abbia messo più dettagli fa sì che ci sia una “mancanza di personalizzazione”: potrebbero essere chiunque, non c'è niente nel testo che designi il morto come Harry Potter e la giovane amante come Rose Weasley. Persino l'age gap si perde completamente, mentre il rapporto familiare è appena accennato e non ha la rilevanza che merita.
Il secondo grande problema è la totale assenza di Harry. Capisco che per esigenze di trama era belle che sepolto, però dai ricordi di Rose non traspaiono affatto il suo carattere, i suoi modi, come si rapportava con lei – il che è anche piuttosto inverosimile. Sarebbe bastato concentrarsi meno sul dolore di Rose (che tanto comunque non è trasmesso a dovere e al lettore non arriva) e integrare qualche passaggio in più sulla loro relazione: secondo me avrebbe creato più pathos e sarebbe stata una lettura più interessante.
Per quanto riguarda Rose, invece, va meglio. La sua introspezione è ben fatta (al di là dei problemi di stile, che impediscono al sentimento di fluire verso il lettore) e anche certi pensieri perfidi che fa (tipo zia Ginny che non ha diritto di piangere suo marito) aiutano a renderla più vera, più “concreta”.
5) Gradimento personale: 6/10.
La storia non mi è piaciuta più di tanto. La coppia è una delle mie preferite e, anche se non ne ho mai scritto, trovo che un'interpretazione romantica sia improbabile, proprio per le dinamiche – age gap, nipote/zio. Mi piace vederci del morboso, lo trovo più realistico e anche più interessante.
Della tua storia mi è piaciuta l'atmosfera amara e anche i pensieri un po' cinici, egoisti, di Rose, ma avrei voluto più cura per i dettagli (spiegare meglio com'è iniziata la loro relazione, per esempio, dato che la coppia non è canonica, ma tutt'altro), qualche flash-back per vedere anche Harry e una maggior presa emotiva. I sentimenti di Rose non mi sono arrivati, non ho provato la sua tristezza e il suo dolore, anche se tu hai fatto di tutto perché accadesse, sovrabbondando anche con le spiegazioni. A volte, è meglio essere più brevi e diretti e incisivi, per arrivare al cuore delle persone, senza tanti giri di parole che rovinano l'introspezione, spiegandola eccessivamente.
|