Hi Fis,
È passato un po’ da quando hai pubblicato questa storia, ma non è mai tardi per dare il proprio parere.
Per rispondere subito alla tua nota finale: io ho sempre apprezzato le storie di questo tipo, che mostrano l’universo di un determinato autore. La saga degli Elder Scrolls è una delle più personalizzabili e mi piace scoprire quante cose diverse riescono a immaginare i giocatori, specie quando sono anche autori. Avendo letto le tue precedenti storie, quelle che tu consigli nel prologo, giù conoscevo questa tua versione di Serana come membro e poi capo dell’Accademia di Winterhold e, anche se personalmente non l’avrei mai messa lì, la vampira che presenti nella tua versione sembra essere perfettamente a suo agio in quel ruolo.
La one-shot è più corta rispetto ad altre da te composte, è vero, ma questo non è certo un male. Quello che mi convince poco è il modo in cui è scritta. Non fraintendermi, il tuo stile è sempre quello di sempre, chiaro e pieno di descrizioni vive che sono un piacere per gli occhi e la mente, ma ci sono certi punti che rallentano o infastidiscono la lettura. Niente di grave, semplici refusi che con una limatura sparirebbero, però sono comunque rimasta stupita di trovarli, perché non è da te lasciarne in giro.
Alcuni esempi: le ripetizioni “questo si ripeté per molte volte, mentre le generazioni dell’uomo si consumavano nello scorrere del tempo e delle generazioni”, “ma d’altro canto Serana, come tutti i non morti del resto, era pur sempre immune a quasi tutti i veleni. Così come Fronda che Danza del resto,”
“E con grande dispiacere” e due righe dopo “con grande piacere”
La presenza di fin troppi due punti (“ : “) nelle prime venti righe.
Alcuni tempi verbali che cambiano nella stessa frase nonostante il soggetto sia lo stesso (“I vampiri vedono nella tenebra, ma Fronda che Danza CONOSCE così bene la sua biblioteca da poter trovare ogni tomo al buio semplicemente sfiorandone le coste: là, orientarsi ERA semplice per lei.”)
La frase “Al punto, che il suo nome era poco rispettato al di fuori di Cyrodiil, schernendola più come un’istituzione politica che accademica” dove sia la prima virgola sia il gerundio stonano.
Piccole cose insomma, ma che e a mio parere guastano anche un po’ l’atmosfera, oltre che il ritmo della lettura.
Passando oltre la parte tecnica, che non avevo mai avuto bisogno di approfondire in un tuo racconto, ho alcune domande da farti. Si tratta di chiarimenti e curiosità, quindi spero niente di troppo impegnativo.
Come mai hai adottato la denominazione “magister” per indicare il titolo di Serana all’interno dell’Accademia? Fa molto dragon age e stona un po’ con l’universo TES, dove questa parola non viene mai usata, né in italiano né in inglese (dove il titolo per Savos è sempre arch-mage)
Perché Fronda che Danza inserisce linfa di spriggan nel… chiamiamolo cocktail, di Serana? Non è esattamente sangue, e non sono nemmeno sicura che si possa bere (ok gli argoniani bevono linfa di Hist, ma loro sono appunto argoniani e un Hist non è uno Spriggan).
E infine, la domandona: perché Serana scrive le sue “memorie”, se ritiene che nessuno possa leggerle? E come ha intenzione di disfarsene? Quando ho letto il titolo “il libro proibito” ho come avuto un flash di Hermaeus Mora che allunga i tentacoli per ottenere il manoscritto e ammetto che mi farebbe ben poco piacere saperlo in mano a lui (anche se probabilmente ci sono cose peggiori nella sua collezione). Narrativamente parlando quindi, perché inserire questo dettaglio? Era solo uno spunto per scrivere questa storia, o hai altro in mente?
Concludo dicendo che la presenza di un’argoniana nella one-shot mi ha fatto sorridere. Il fascino che gli uomini rettile esercitano su di te è innegabile, ma lo è anche la tua abilità nel muoverli e personalizzarli. So per certo che se mai mi dovessi trovare a far parlare un argoniano, mi verrebbe automatico prendere te come modello.
Alla prossima storia
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